martedì 2 febbraio 2021

GIULIA ORLANDI, L' AREZZO E UN GOAL CAPOLAVORO.

 

Una delle più belle realtà del calcio femminile toscano è l'Arezzo, e in ogni caso è la squadra che più mi entusiasma come rosa, non solo da un punto di vista qualitativo ma perché realizzata quasi esclusivamente a chilometro zero, con calciatrici che non trovavano più spazio in serie A non certo per mancanza di talento ma a causa del "nuovo" che ormai ha travolto la massima serie femminile, dove le società preferiscono perlopiù piazzare (a volte presunti) grandi colpi di mercato esteri creando spesso delle multinazionali senza troppa anima; ma lasciamo stare le cosiddette big, parliamo invece di una compagine che sta entusiasmando per coesione, forza e grandi individualità, che è meritatamente ai vertici del girone C giocandosi una promozione in cadetteria che sarebbe pienamente nelle corde di questa squadra, anche se il campionato (ma questo vale per tutte le squadre) risulta già falsato a causa del lungo stop derivante dalla seconda ondata del covid19, e tante dinamiche saranno da ritrovare, tanti dettagli da registrare di nuovo. 

In questo splendido Arezzo si possono trovare fior di giocatrici che a loro tempo hanno fatto la storia del Firenze, della Fiorentina (e io Firenze e Fiorentina le considero due squadre diverse, non me ne vogliate...) dell'Empoli e del Florentia come Alice Valgimigli, Carolina Cosi, Costanza Esperti, Giada Gnisci, Ginevra Costantino, le veterane Carolina Baracchi e Laura Verdi, la ex primavera viola Maria Sole Lulli, le super bomber Costanza Razzolini e Martina Ceccarelli, e poi lei, la leggenda, la storia del calcio femminile, orgoglio viola e ora amaranto; Giulia Orlandi, faro e trascinatrice delle amaranto, che col suo solo carisma potrebbe pesare nello spogliatoio anche senza scendere in campo, ma invece gioca e lo fa come sa fare lei, alla grande.

Tutta la forza di Giulia (Fonte delle foto; pagina Facebook Acf Arezzo) NB tutte le splendide foto sono della mia amica Andrea Lisa Papini, fotografa ufficiale della società, che avete già ammirato in varie occasioni su questo blog.

E Giulia ieri ci ha regalato un goal incredibile, da vedere e rivedere senza stancarsi mai, un capolavoro di tecnica e balistica da lasciare senza fiato.

La descrizione dell'azione è di quelle che appassionano ogni cronista, trattasi infatti di goal inventato dal niente, inaspettato, di spazio creato dove non ci dovevano essere spazi, prerogativa dei calciatori di genio; rimessa laterale all'altezza dei venti metri e palla direttamente a Giulia, due giocatrici della Torres le si fanno incontro ma lei con un esterno destro si libera, e subito dopo con un altro tocco stavolta di mancino di incantevole verticalità fa di nuovo fuori entrambe le malcapitate marcatrici sarde e contemporaneamente si proietta verso la porta avversaria portandosi la palla sul destro, e lascia partire un bolide imprendibile sul primo palo che si insacca sotto la traversa.

Una rete di classe, di cattiveria e di esperienza, che è un vero compendio di tutto il valore di questa calciatrice leggendaria, alla quale perfino al Franchi dedicarono uno striscione in occasione del suo primo addio al calcio.


L'esultanza delle citte amaranto.

Questo goal permette alle aretine di Mister Luca Bonci di acciuffare il pareggio contro la Torres, una delle favorite della vigilia per la vittoria finale ma che sta invece arrancando in classifica; per qualcuno potrebbe essere un mezzo passo falso, ma questa rete è invece importantissima poiché permette di tenere invariata da distanza da una squadra sempre pericolosissima e da temere anche solo per il nome che porta (La Torres, con sette scudetti, è la società che ha vinto il più alto numero di titoli nazionali, ma purtroppo nel calcio femminile, almeno fino al 2015, nessuna società si poteva dire al sicuro da tracolli e fallimenti, e nemmeno adesso dalla B in giù) per cui il campionato delle amaranto continuerà imperterrito alla ricerca di una vetta distante solo due punti.

Certo, in un articolo su TCF ho letto che a fine stagione Giulia smetterà davvero col calcio, e questo significa una cosa sola; che non la vedremo più giocare dal vivo, e vedere lei e questo Arezzo era una delle cose che mi auguravo di questa stagione, uno dei motivi per cui speravo di tornare presto allo stadio. Ma questo tempo disgraziato ha avuto un risvolto perlomeno positivo, che spero non si abbandoni al ritorno della normalità; le dirette in streaming, che permettono di filmare e immortalare capolavori come questo di Giulia, che lo faranno restare per sempre tra i nostri ricordi. E allora potremo dire, dopo tanto calcio raccontato da chi c'era e come tutti tanti di quei racconti perso poi nel tempo, che nel suo ultimo anno Giulia Orlandi decideva le partite e faceva goal stupendi, e ci saranno sono filmati che lo dimostreranno. Ci fossero stati anni fa le dirette, quante altre prodezze ci sarebbero state da vedere e rivedere, quanti trionfi da immortalare e tramandare? Ma il passato non torna, e noi allo stadio in questa stagione nemmeno, per cui godiamoci gli ultimi bagliori di un talento infinito comodamente seduti sulle nostre poltrone...ma saranno davvero gli ultimi? chissà...se ci ripenserai ancora, Giulia, noi non ci offendiamo di certo.

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