sabato 16 gennaio 2021

UN COLPO DI TACCO...CON COSTANZA MASCILLI.

 Per un talento cristallino come quello di Costanza Mascilli Migliorini i colpi di tacco non sono nemmeno il meglio del repertorio, visto che col pallone tra i piedi le ho visto fare cose che voi umani non potete neanche immaginare; ma comunque mercoledì scorso Costanza il suo "Colpo di tacco" ce lo ha regalato  in televisione, nell'omonima trasmissione di Valentina Buttini e Paolo del Ry, un appuntamento imperdibile per chi ama e segue il calcio femminile, in onda ogni mercoledì sera su 50canale ma poi sempre proposta anche in streaming  (e la puntata viene poi lasciata a disposizione degli utenti che se la fossero persa, e si può condividere anche sui nostri profili) sulla pagina Facebook dell'emittente. 



Il bel sorriso di Costanza.

Lo studio di Colpo di tacco. Voglio ringraziare la splendida Valentina Buttini per gli elogi nei miei confronti, la stima è del tutto reciproca.


Una trasmissione, della quale spero di parlare più in dettaglio in futuro, sempre più di qualità, con ospiti importanti e condotta con garbo e brio, che la rende assolutamente unica, un'eccellenza toscana come il Brunello e la schiacciata all'olio.

Tra le ospiti dell'ultima puntata c'era appunto la mia cara amica Costanza, che nello spazio a lei dedicato  ha parlato di tutto ciò che crea di bello, dal calcio alla recitazione fino alla poesia, presentando tra l'altro la sua raccolta di poesie "La logica delle crepe" che è un testo che ho già letto e riletto, anche per averlo conosciuto bambino, ancora prima che uscisse, visto che Costanza a suo tempo mi ha fatto l'onore di chiedere proprio a me una prefazione. Vorrei riassumere  il bellissimo parallelismo di Costanza tra la sua poesia e il calcio femminile; ci ha ricordato infatti che la donna che gioca a calcio è la crepa nella logica, e lo è stata fin dagli anni trenta, quando a Milano si formarono le prime squadre femminili, una crepa che solo molto dopo ha cominciato ad avere una logica, poiché prima non aveva senso, per tutti, che le donne giocassero a calcio, poi il movimento si è pian piano evoluto, negli anni sessanta è stata fondata la nazionale, fino ad arrivare ai giorni nostri dove il calcio femminile è uno sport non solo sempre più socialmente accettato ma anche sempre più seguito e amato. 



Fronte retro del libro di Costanza; la copertina è opera dell'amica Giada Marcucci, e dietro potete leggere un estratto della mia prefazione.

Il vostro blogger e la fuoriclasse.

E a un certo punto, continuando a parlare del libro, Costanza  mi ha spiazzato e atterrato, in quanto ha voluto ringraziarmi pubblicamente per questa prefazione, non era assolutamente tenuta a farlo poiché sono io che casomai devo ringraziare lei per il grande onore, per aver trovato le mie parole stampate su un vero libro in vendita (ve lo ricordo, 12 euro che spenderete benissimo, un prezzo irrisorio per le emozioni che questa raccolta regala, se amate la poesia non ve lo fate sfuggire) una cosa che da bibliofilo mi emoziona moltissimo, e soprattutto perché ha detto di me che sono una persona che da una logica alle crepe; beh, credo che nessuno potrà mai fare un elogio più bello al mio lavoro, cerco di battermi nel mio piccolo perché una donna che gioca a calcio non sia più considerata nemmeno una crepa, che per troppe persone quello ancora sono, specialmente per coloro che si definiscono appassionati di calcio "Ma quello vero, il maschile..." ecco, guardatevi una puntata di Colpo di tacco, leggete un libro di Costanza Mascilli (sempre che sappiate  comprendere un testo più elaborato di un trafiletto della Gazzetta)  e cercate una logica nelle VOSTRE irrimediabilmente illogiche crepe, così magari il calcio femminile sarà percepito in un tempo più breve per quello che è, pura bellezza naturale, come un sorriso o un'aurora. E come la poesia.

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