Care lettrici e cari lettori,
per il nostro consueto sabato Badesse non vi presento, come già accaduto per il preparatore atletico Alessandro Olivola, una mia canonica intervista ma un articolo, dove vi parlo di Anna Maria Mancuso, ovvero una delle calciatrici più esperte nel panorama toscano, una protagonista vera da quest'anno in biancazzurro.
Dire Anna Maria Mancuso significa semplicemente dire storia, sia del futsal che del calcio a 11. Conosciutissima nell'ambiente e molto stimata, Per il Badesse Calcio Anna Maria è un doppio colpo, anzi triplo, perché servirà sul campo, nello spogliatoio e al progetto.
La storia di Anna Maria parte da lontano, sia nel tempo (ma è giovanissima eh, ha la mia età, una ragazzina..) che relativamente anche nello spazio, poiché Campoleone, località tra Roma e Latina dove Anna Maria è cresciuta, per un blog che si occupa di calcio toscano è già una località remota, come la Puglia di Marta Ferraro o il Veneto di Linda di Gasparro, ed è sempre bello uscire dai confini e raccontare altre realtà.
Campoleone è stato il background che ha visto formare il talento di Anna Maria, ha ovviamente giocato coi ragazzi fino a quando il regolamento lo ha consentito, poi dopo lo stop ha preferito smettere momentaneamente con il calcio e dedicarsi all'atletica e poi al karate, ma il richiamo del pallone per lei era un chiodo fisso, e un giorno, a 13 anni, una ragazza più grande di lei la vide a un torneo e le propose di andare a giocare a calcio a 5, e Anna Maria accettò senza esitare.
Giocò quindi per due anni (anche se con molta panchina) in Serie A con la Go.Ca e poi in prestito al Real Torvaglianica in serie B, dove giocava e si divertiva un sacco, prendendosi anche qualche rivincita personale, fino a ricevere anche una chiamata per la rappresentativa della regione Lazio.
Poi per lavoro si trasferì a Siena e per diverso tempo le è stato impossibile dedicarsi al calcio; cercò, provando ad allenarsi con Siena, di restare connessa all'ambiente, ma i molteplici impegni lavorativi la portavano spesso lontano, e dovette rinunciare quasi subito.
Nel 2007 riuscì però a ricominciare a giocare con il Cus Siena, una squadra di calcio a 5 UISP, niente a che vedere con i fasti delle esperienze precedenti ma un buon modo per riprendere contatto con la realtà del futsal.
Nel 2011 la svolta verso il calcio a 11; Anna Maria infatti decide di giocare con il San Miniato Siena che vantava già tra le sue fila Clara Meattini, Ilaria Ciofini, Alice Carniani, Laura Gurgugli e tante altre bandiere, e vi rimane per 4 anni, fino a che problemi fisici la contrinsero a interrompere l'esperienza, ma riuscendo a rimanere nell'ambiente grazie al suo ruolo di giocatrice/ allenatrice dell'Alberino, squadra di calcio a 5.
L'intenso lavoro la costringe a interrompere il percorso da coach, preferendo tornare a giocare, sempre a 5 ma con il Castellina.
Nella stagione 2019/2020 si profila per lei un'altra importante esperienza, quella di secondo allenatore della Robur assieme a Valentina Fambrini, icona del calcio femminile senese con cui Anna Maria vive, fino all'interruzione causa pandemia, una bella esperienza calcistica per la quale ci tiene a sottolineare che le sarà sempre molto grata.
Quest'estate decide infine di accettare la proposta del Badesse, portando tutto il suo enorme bagaglio di esperienza e talento al servizio di una causa che merita il suo rimettersi in gioco, per tante sue vecchie compagne è stata un'emozione vera saperla di nuovo sui campi verdi, e posso dire senza alcuna piaggeria che per poche persone ho avvertito altrettanto trasporto nell'ambiente.
Per cui, Anna Maria, grazie infinite per avermi raccontato la tua storia, lo considero un grande onore per il blog, le ragazze hanno bisogno di te e so già che sarai un grande punto di riferimento per loro, quindi davvero tantissimi auguri per questa ennesima grande avventura.
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