lunedì 3 agosto 2020

INTERVISTA A GIANLUCA FINESCHI, MISTER DEL BADESSE.

Carissime e carissimi,

Oggi abbiamo con noi un mister giovane e dinamico, solo 32 anni ma un'esperienza più che decennale nel femminile, un profilo quindi perfetto per il mio blog,  conosciuto per puro caso e con cui mi sono subito inteso alla perfezione, quelle persone con cui ti capisci in due minuti perché scopri una comunione d'intenti, ovvero parlare di calcio femminile nel miglior modo possibile.
Con Gianluca non ci sono volute molte parole, mi ha entusiasmato con la sua passione per il suo ruolo e l'amore che porta a una squadra, quella del Badesse, compagine di promozione dell'omonima località alle porte di Siena, e abbiamo capito che potevamo regalarci molto a vicenda, e questo ha portato all'ennesima intervista da incorniciare, l'ennesima testimonianza che contribuisce a rendere importante il mio progetto, che sarebbe niente senza chi ha la voglia di raccontarsi.

Mister Fineschi in azione.


Un'avventura, quella di Gianluca, al tempo stesso sportiva e umana, conoscerete infatti tutte le difficoltà di partire da zero, di mettere su una squadra dal niente, e dei sacrifici per mantenerla, spesso non ripagati, ma non per questo Gianluca ha perso entusiasmo, anzi, a forza di provare ha trovato la sua dimensione, e questa si chiama Badesse, una società che inizieremo a scoprire insieme e, perché no, magari in futuro potremmo anche conoscere meglio.
Intanto però conosciamo meglio il nostro ospite.

Ciao Gianluca, grazie ancora di aver accettato questa intervista! vuoi innanzitutto presentarti ai lettori? 

 Ciao Omar, mi chiamo Gianluca Fineschi, ho 32 anni ed abito a Colle Val D'Elsa.
Ho iniziato a giocare a calcio a 10 anni nel San Domenico, società calcistica di Arezzo, da lì dopo un anno mi sono spostato nel senese;prima Raddese, poi Chiantigiana ed infine Berardenga. Ero un esterno con buona corsa ma scarsa classe!
A 17 anni ho intrapreso la carriera di Arbitro per 3 anni dove mi sono tolto la soddisfazione di esordire nel campionato di Promozione. A 20 anni per puro caso è iniziata la mia "carriera" da allenatore.

Secondo me non dovresti virgolettare sai, un Mister è un Mister e tu stai dando al femminile tantissimo, e puoi far crescere il Badesse con te, e questa per me è già una ottima carriera.
Ma cosa ti ha portato a diventare allenatore? e perchè hai scelto fin da subito il femminile? per i casi della vita oppure ci hai visto quel qualcosa in più?

È nato tutto per caso sinceramente; nel paese dove abitavo un gruppo di ragazze giocavano sempre con noi maschi a calcio, e da lì è nata l'idea di creare una squadra, il Real Gaiole, che partecipava al campionato di calcio a 5 Anspi del Valdarno. 
E' quindi partito un percorso nel calcio femminile che per me  oramai dura da 12 anni, con solo una parentesi di un anno nella scuola calcio della Colligiana,tra calcio a 5 ed a 11.



Alla scuola calcio della Colligiana



Ho iniziato per caso.... ma ho continuato per scelta, nonostante qualche opportunità di approdare nel calcio maschile. 

E questo è molto bello, alla fine il caso è stato solo iniziale, la tua è diventata una consapevolezza, alla fine hai visto nel movimento quel qualcosa che lo rende unico, ovvero la dedizione e il sacrificio che difficilmente verrà ripagato a livello economico, il puro sport insomma.
 So che il tuo percorso è iniziato come allenatore di calcio a 5; quali squadre hai allenato?

Nel calcio a 5 ho iniziato come ti dicevo nel Real Gaiole per poi passare dopo due stagioni al Cavriglia calcio a 5, facendo sempre il campionato Anspi.  Dopo due stagioni li ho sposato il progetto(purtroppo durato solo una stagione) della Mens Sana Siena nel campionato Uisp di Siena; poi con il gruppo di ragazze ci siamo spostati sotto lo Sporting Gau(società di Taverne d'arbia) sempre nel campionato Uisp di Siena.
Dopo due stagioni li mi sono fermato un anno per la nascita di mia figlia ed ho ripreso nell'Olimpia Colle. 

Quali sono i tuoi ricordi più belli da Mister, e i tuoi traguardi più importanti?

Sinceramente Omar per raccontare le mie vittorie o trofei servirebbero pochissime righe perché il soprannome che mi do è di "Mister 5° Posto"...in quanto è sempre stato il mio piazzamento. 
Le mie vittorie più belle sono arrivate sicuramente extra-campo perché queste sono tutte società (tranne l'olimpia Colle) che io ho costruito da zero, andando a trovare giocatrici,sponsor e società disponibili a fare tutto questo. 
È credimi tutto questo vale molto più di un trofeo perché vedo ragazze che tutt'ora giocano ed hanno iniziato con me questo cammino. 
Mi porto sicuramente nel cuore la vittoria a Staggia per 2-1 quando allenavo la Mens Sana;
Era 3 anni e mezzo che non perdevano in casa e nonostante avessi ragazze nuove ed alcune che erano veramente all'inizio e non conoscevano praticamente il calcio siamo riusciti in quella che io definisco "la partita perfetta".
Ogni allenatore e ogni squadra ne ha una, di partite perfette, e nessuno può viverla dentro meglio di te; hai fatto delle cose strepitose, facile fare i fenomeni con la squadra già pronta e poter dettare legge anche sugli acquisti, difficilmente te e le tue ragazze guadagnerete soldi da tutto questo ma ti assicuro che se qualche tua giocatrice riuscirà a fare il botto lo dovrà anche a te che hai creato queste realtà dal niente, e queste sono gioie che non si comprano.

Ma adesso ci puoi spiegare meglio questa tua attività di "promoter"? saresti il primo che ne parla sul blog.

Guarda Omar in realtà nasce tutto dalla voglia di dare serietà a dei progetti. Purtroppo, e lo sai meglio di me, a bassi livelli di soldi ne girano pochi, anzi nel femminile punti. 
Quindi il mio andare in giro nel promuovere questi progetti era "semplicemente" per poter dare materiale tecnico alle ragazze(tute, borse ecc) per farle sentire un po' più giocatrici, anche se fortunatamente io ho allenato quasi sempre ragazze che volevano essere calciatrici indipendentemente da questo. 
Non è stato facile, pochi soldi e tanti no, però anche tanta soddisfazione nel portare a termine ciò che mi ero messo in testa quando partivo con un progetto. 
Tutt'ora continuo a farlo anche se in maniera minore visto che ho chi lo fa per me e per noi 😁

Beh ma lascia fare, meglio così per te ma il fatto di aver conosciuto tutto questo di prima mano ti regala un bagaglio di esperienza davvero notevole,  sei una figura di calcio a tutto tondo.
Poi dal calcio a 5, con la chiamata della Colligiana, sei passato al calcio a 11; come è stato questo passaggio, lo hai vissuto in modo immediato oppure ti sei dovuto riadattare? Per quello che me ne intendo io li trovo due sport molto diversi...

Si, dopo un anno di scuola calcio a Colle la società mi propone il progetto della squadra femminile (l'ennesimo che partiva da zero) non avevamo niente di niente nemmeno le giocatrici.
Poi piano piano, grazie anche all'aiuto del Direttore Sportivo, siamo riusciti a creare il gruppo e poterci iscrivere al campionato di Promozione.
Per quanto mi riguarda il passaggio è stato piuttosto naturale perché era ciò che volevo e che aspettavo da tempo, e non finirò mai di ringraziare la società per questa occasione. 
All'inizio diciamo che c'è stato un minimo di emozione ma poi è venuto tutto naturale ed abbiamo fatto un buon campionato con moltissime ragazze al primo anno o che venivano dal Calcio a 5. 
Sono onestamente due sport che possono sembrare lontani ma che in realtà sono molto più vicini di quanto si pensi; basta vedere Brasile o Spagna che formano i loro giovani con un percorso che parte dal Calcio a 5 per poter insegnare loro la tecnica di base, noi su questo purtroppo siamo ancora indietro anni luce. 
Però sempre più spesso molti allenatori internazionali usano nel calcio a 11, soprattutto in fase offensiva, rotazioni e schemi che si usano nel calcio a 5. 

Molto interessante, questo non lo sapevo davvero. Cosa ci puoi raccontare della tua avventura con la Colligiana?

L'anno alla Colligiana è stata una palestra di vita per me, in quanto mi ha rafforzato e mi ha aperto molti gli occhi su alcuni aspetti che prima probabilmente interpretavo male. 
E anche solo il fatto di portare a giro per la Toscana il nome di una società così mi ha reso veramente orgoglioso.

La Colligiana calcio femminile.


Ci siamo tolti diverse soddisfazioni, vincendo 3-2 con il Livorno(poi promosso in Eccellenza) e fermando la capolista Lebowski in casa loro per 1-1 nonostante fossimo arrivate alla partita in 11 giocatrici precise con una delle quali alla sua prima partita dopo 9 mesi dalla rottura del crociato. 
Peccato che ci fosse una società un po' distante dal progetto e forse poco convinta delle potenzialità di esso, da li la decisione mia e delle ragazze di non continuare. 

E di questo mi dispiace, ma visto il tuo presente è stata la soluzione migliore; infatti  approdi alla tua attuale squadra, il Badesse, in promozione; ecco, vorrei che ci presentassi con dovizia di particolari questa realtà; dai, aiutami a far conoscere il Badesse calcio femminile, il blog serve a questo.

Poi.... Badesse... 
Che dire.... 
Diciamo che è stato "amore a prima vista" sia per noi che per la società, in quanto si sono "buttati" a testa bassa in questo progetto, ci stanno vicino e quando possono ci seguono anche. 
Probabilmente questa società per le capacità organizzative e la voglia che ha potrebbe tranquillamente provare ad avanzare il più possibile anche nel femminile, ed io mi auguro di poter far parte di questo progetto il più a lungo possibile. 

Qui e nelle foto successive; Gianluca e il Badesse.



Quest'anno, visto l'impossibilità di giocare allo stadio di Badesse, abbiamo giocato le partite in casa al campo sportivo di Uopini, ma dal prossimo anno ti do un anticipazione, anche la squadra femminile giocherà allo Stadio D.Berni di Badesse e questo per noi è un grosso motivo di orgoglio. 
Il gruppo in realtà è rimasto per lo più quello che avevo a Colle, ed è stata l'ennesima vittoria(che non va nel palmares ma che rimane nel cuore). 
Perché su 18/19 ragazze solo 2 hanno cambiato squadra, una ragazza per andare a giocare in serie C ed un altra per avvicinarsi a casa. 
Mi piacerebbe elencartele per farle conoscere come si meritano;

Portieri; Manuela Dainelli, Linda Di Gasparro 

Difensori:Benedetta Parri, Maria Valentini, Valentina Graziadio,Laura Furi, Claudia Prazza, Anna Lisi, Angela Gambioli, Guendalina Guidarelli 

Centrocampisti:Alice Michelotti, Simona Tarlato,Francesca Cini, Alessandra Massaro(il nostro capitano) Marta Ferraro, Arianna Valente, Sonia Braconi, Giulia Marinoni 

Attaccanti:Maddalena Borri, Lucrezia Betti, Margherita Rossolini, Emina Alibasic, Maddalena Giachi.


E voglio anche sottolineare il gran lavoro svolto dal mio staff che mi supporta e sopporta sempre:Francesco Bragalone, Samuele Fineschi, Alessandro Olivola, Sabrina Polato. 
Quest'anno diciamo che è stato un campionato che ci ha soddisfatto, anche perché lo abbiamo portato avanti con diversi problemi ed infortuni ad alcune delle ragazze più in forma. 
Allo stop del campionato eravamo sesti a pochissimi punti dalle squadre avanti e con diversi scontri diretti da giocare. 
Sicuramente ci sarebbe piaciuto finire per capire il nostro potenziale ma purtroppo così non è stato, e sicuramente ci faremo trovare ancora più pronti la prossima stagione. 



Fantastico Gianluca, hai fatto benissimo a presentare sia squadre che collaboratori, voglio che i lettori sappiano chi siete, e che conoscano la vostra realtà in tutte le sue sfaccettature. Sarà bello veder dove arriverete, se qualcuna delle vostre ragazze sarà chiamata nelle serie maggiori o se nelle serie maggiori ci arriverà proprio con voi Badesse, visto quello che mi hai detto sull'intraprendenza di questa società.
Ma quali sono, per adesso, che come dice Ligabue "Il meglio deve ancora venire" i più bei momenti vissuti col Badesse?

Di momenti belli ce ne sono tanti, anche se purtroppo come detto è stata una stagione a metà. 
Sicuramente la vittoria per 2-1 contro il San Giuliano è stato, almeno per me, il momento di maggior soddisfazione. 
Ma questo gruppo regala momenti bellissimi anche nelle difficoltà, hanno sempre il sorriso pronto e la forza di rialzarsi in qualsiasi momento. 
Sono un gruppo unito, che spesso esce anche insieme al di fuori del campo. 
Sicuramente l'aver creato, o quantomeno aver avviato un progetto come questo con queste ragazze è sicuramente motivo di orgoglio. 



Credo che il gruppo unito sia l'unico terreno fertile dove possono nascere le storie sportive migliori, se le ragazze restano e la società vi è vicina potete scrivere davvero delle belle pagine.
Torniamo adesso al già accennato discorso virus; quale futuro, tenendo conto del ciclone covid, prevedi per le serie minori? pensi che ce la farete o  tante società dovranno ridimensionarsi o peggio? Purtroppo gli alti papaveri non hanno soluzioni per le serie dalla C in giù, e settembre si avvicina senza certezze.

Questo appunto sarà un dilemma fino a settembre perchè quei pochi sponsor che circondano il Femminile faranno fatica a dare nuovamente mano alle società. Purtroppo si legge ogni giorno di società in crisi o che decidono di non continuare e questo per chi fa calcio, fa veramente male. 
Sinceramente faccio fatica, ad oggi, ad immaginare come sarà il prossimo campionato perché i punti interrogativi sono tanti e forse anche la Federazione sta un po' prendendo tempo perché anche loro non sanno bene cosa fare. 
È per questo che in questo momento ti rubo una riga di questa intervista per ringraziare la società Badesse ed il nostro presidente che già ad aprile ci aveva dato la certezza che il nostro progetto sarebbe andato avanti senza dubbio. 
Vedendo ciò che succede in giro sinceramente mi sento un privilegiato a lavorare in questa società.

Ma hai fatto più che bene a ribadirlo, abbiamo bisogno di società che diano garanzie e certezze, ce ne sono tante appese a un filo e anche piuttosto importanti, e ogni squadra che perdiamo sono ragazze che rischiano di vedere un sogno infranto, sono lacrime e ingiustizia, perchè anche in questo caso il maschile verrà privilegiato e i salvagenti maggiori andranno a loro.
Ultima domanda; cosa ti auguri per il futuro delle tue ragazze e del calcio femminile in generale?

Per il futuro nostro non posso che augurarmi un miglioramento rispetto agli scorsi anni e soprattutto che ci siamo sempre quel divertimento e quella sana "leggerezza" che ci accompagna e che ci permette di poter far bene. 
Non sempre il risultato fa la differenza, e fin quando sarà così, mi divertirò da matti a stare seduto(poco in realtà 😁) su quella panchina. 
Per il calcio femminile mi auguro che il mondiale non sia stato solo fumo negli occhi e che si continui ad investire in questo movimento che in Italia è stato scoperto veramente troppo tardi.  Già il professionismo, anche se tardi, arriverà ed è già un bel passo. 

Grazie mille Omar per questa bellissima chiacchierata. 
Badesse merita di farsi conoscere anche nel femminile e te ce ne hai dato la possibilità. 

Ma figurati, sono io Gianluca che ti ringrazio, tutte le tue ragazze sono le benvenute sul blog, sarà sempre bello sentir parlare di calcio femminile toscano, io lo dico sempre a tutte e a tutti, non vi sentiate mai poco importanti rispetto alle compagini più blasonate, non pensiate mai di contare di meno, il movimento ha bisogno di voci e di storie, e spero che con Gianluca abbia solamente iniziato a parlare di Badesse e dintorni, e appena si potrà spero anche di venire a vedervi, che fare una capatina nel Senese è un piacere a prescindere. Grazie ancora Gianluca, e arrivederci Badesse!!

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