domenica 30 agosto 2020

INTERVISTA A JACOPO POGGESI, DS DEL MONTEVARCHI FEMMINILE.





Care amiche e amici de "Il viola e il rosa"
sono veramente felice che la prima intervista di questo nuovo ciclo dopo le vacanze sia dedicata a una persona giovane, energica e vitale, con cui ho auto fin da subito sintonia, forse perchè, ne i nostri rispettivi ruoli, io e Jacopo Poggesi, dirigente del Montevarchi calcio femminile, nutriamo una passione sincera per il movimento e vogliamo bene alle ragazze che ne fanno parte; Jacopo, nella breve seppur intensa storia della compagine femminile di questa società, ha fatto moltissimo, e nessuno meglio di lui può raccontarne la storia, una storia emozionante di persone e destini, tutta da vivere, perché una partita è come un film, in campo si vede solo il prodotto finale ignorando il lavoro svolto per arrivare sul rettangolo verde, ed è sempre bello quando qualcuno come Jacopo trova il tempo di  raccontarci i retroscena, i dietro le quinte.

Jacopo Poggesi.



Quindi mettetevi comodi e venite a conoscere il Montevarchi femminile.

Ciao Jacopo, grazie ancora per aver accettato di comparire su "Il viola e il rosa" Vuoi innanzitutto presentarti ai lettori?

Con piacere Omar, sono Jacopo Poggesi, dirigente quasi trentaduenne dell’Aquila 1902 Montevarchi. Ho cominciato in questa società nel 2013 come vice di Matteo Spaghetti con i Giovanissimi Regionali ‘99, da li ho continuato fino al 2016 a svolgere principalmente il ruolo di allenatore, poi in quell’estate nacque l’idea di creare una formazione femminile rossoblù insieme ad altri ragazzi montevarchini e il mio percorso a Montevarchi si sdoppia, istruttore e dirigente. 

Ce la puoi raccontare nei dettagli, la nascita e l'evoluzione di questa vostra idea?

L’idea nasce perché erano già almeno quattro, cinque anni che con altri ragazzi di zona eravamo impegnati con squadre diverse nel campionato di calcio a 5 Anspi Femminile e il desiderio comune era quello di creare un’unica realtà a 11. La vicinanza con Sangiovanni, che già aveva una formazione femminile, ci ha poi convinto a lanciarci nella creazione di una rosa femminile anche per la nostra società, non potevamo certo essere da meno. Il percorso parte con il supporto di Matteo Montefusco, allenatore delle Gordine, Luca Panichi, preparatore del primo anno fino a settembre, Paolo Baldini e Nicola Verderosa, allenatore e collaboratore del Sant’Andrea Corsini, che da lì a poco diverranno lo staff della neonata Aquila Femminile.


Matteo Montefusco e Paolo Baldini.


 Ad aiutarci nell’ingresso in società ci hanno poi pensato Stefano Brocci, membro del CDA montevarchino nonché attuale responsabile del femminile, Rossella Paggini, già dirigente e ora segretaria della società e Marcello Sani, attuale fotografo ufficiale rossoblù e membro di Aquila Channel.

Lasciamelo dire, parecchia gente unita per un sogno, fosse anche solo per rivalità con la Sangiovannese...nel calcio a 5 sono ahimè per te assai di parte verso i colori azzurro Sangio, ma nel calcio a 11 diciamo che per il buon per la pace resto neutrale.
Uno dei racconti che più mi hanno impressionato è la composizione della squadra, avvenuta in modo assai rocambolesco; senza anticipare altro, ci vuoi raccontare come si è formato il primo nucleo di calciatrici della vostra squadra?

La formazione della squadra è uno dei momenti che chi come me che è partito sin dall’inizio non può non ricordare. 
L’avventura comincia con la presentazione del progetto a stampa e tifosi già a maggio, cioè alla fine della stagione 2015/2016, e in quel momento avevamo già la quasi certezza di avere una base di partenza per la creazione dell’intera rosa. 


Prima conferenza del maggio 2016



La situazione sembrava in discesa, ma l’estate ha portato un po’ di caos e difficoltà, gran parte delle ragazze che avevano già dato l’ok erano di proprietà della Sangiovannese e la trattativa è stata abbastanza lunga e complicata, per di più i numeri non decollavano e a pochi giorni dalla scadenza per le iscrizioni avevamo praticamente circa dieci giocatrici. Nella notte fra il 18 e 19 agosto (data ultima per l’iscrizione), siamo riusciti a convincere ad unirsi a noi la squadra di calcio a 5 del Sant’Andrea Corsini, fresca vincitrice del campionato amatoriale Anspi di serie B. 
Un colpo last minute che ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo e cominciare l’avventura. 






Presentazione della squadra per il suo primo campionato.


Accidenti, un vero e proprio film Hitchcockiano, suspense a mille!!

 Il vostro primo campionato è stato quello 2016/2017, in promozione/serie D Cosa ci puoi raccontare del vostro primo anno? e ti ricordi l'organico del primissimo Montevarchi femminile, dalle ragazze al Mister e al resto allo staff? e quali sono i momenti da ricordare, sia personali che di squadra, di questa stagione?


Il primo giorno di allenamento.


 Il nostro primo campionato, l’allora serie D, comincia con la coppa Toscana, due match e altrettante sconfitte brucianti, di cui una interna con la Sangiovannese. 


Montevarchi 2016-2017

La prima di campionato invece regala il primo storico punto contro il Prato, a segnare il goal rossoblù è Rebecca Agnoletti, l’emozione indescrivibile.


Rebecca Agnoletti segna il primo storico goal del Montevarchi Femminile.

Sempre dalla partita di Prato.



 La prima vittoria arriverà solo a novembre con il 2-0 esterno sul Bellaria Cappuccini con le reti di Stefania Ugolini e Margherita Bigazzi e sette giorni dopo ci ripetiamo con il 3-0 interno sul Pontassieve con la splendida tripletta di Bigazzi. 



Immagini dalla vittoria di Bellaria.


Grande gioia anche per il punto esterno nel derby con la Sangiovannese, uno 0-0 veramente combattuto. La stagione si conclude con il 10º posto finale e la sensazione di non poter far altro che crescere nel futuro. 

Posizione più che onesta per il primo anno, avete mantenuto la categoria, credo che per un esordio assoluto fosse difficile fare di meglio.
Se il primo campionato ha regalato una dignitosa salvezza il secondo anno è da incorniciare, in quanto riuscite a vincere il campionato. Tu hai parlato di "Innesti giusti" quali sono state le giocatrici che vi hanno fatto cambiare marcia tanto repentinamente? e a parte questo secondo te qual è stato l'ingrediente che ha formato l'alchimia necessaria per il successo?

Ospiti a "Colpo di tacco" di Valentina Buttini (Che è sempre un piacere salutare)


L’estate che ci separava dalla nostra seconda stagione in serie D è passata decisamente più serena rispetto a quella precedente in quanto l’intero gruppo era stato confermato e ad arricchirlo sono arrivate giocatrici motivate e pronte per una nuova avventura dopo le loro esperienze passate. Passando al capitolo acquisti dalla Sangiovannese arrivarono Martina Sciarradi, Lucia Grifoni, Chiara Faleppi e Emma Fabbri, dal San Miniato arrivò Giulia Martini, dal mondo del calcio a 5 Sara Butini e Sara Bertozzi. 
Naturalmente gli acquisti non erano fatti a caso, oltre al valore tecnico delle giocatrici in entrata sapevamo di inserire nel gruppo ragazze valide anche sotto l’aspetto umano ed in grado di inserirsi al meglio nel nostro spogliatoio. Risultato poi evidenziato dalla vittoria del campionato.






Immagini dalla stagione 2017-2018


Complimenti a tutti e a tutte le ragazze, e lo so che sono di parte, ma voglio mandare un salutone e un abbraccio specialmente alla bomber Giulia Martini, amica sincera e protagonista di una delle più belle interviste di questo blog.

Restando alla stagione della promozione, puoi dirci qual è stato il momento da incorniciare? E quello in cui hai capito, tu e la squadra, che l'impresa era fattibile e vicina?

 Facile ricordarlo! La prima vittoria in un derby a parer mio è coincisa con la consapevolezza di essere la squadra più forte e pronta per il salto di categoria. 
Al Brilli Peri l’11 febbraio 2018 la cornice di pubblico è quella sperata, quasi 300 spettatori, la Curva Sud si anima e anche i tifosi ospiti si fanno sentire. Prima dell’inizio del match le due squadre si presentano rispettivamente prima e seconda del campionato di Serie D femminile.
Primo tempo che non si sblocca dallo 0-0 ma, al nono minuto della ripresa arriva il vantaggio rossoblù, Sciarradi crossa verso il dischetto azzurro, salta Martini che anticipa portiere e difensore servendo Bigazzi che raccoglie il pallone sulla sinistra e con precisione e potenza insacca sotto la traversa alle spalle di Grifoni. Il Brilli-Peri e la sua curva esplodono come la panchina rossoblù. 1-0 finale.





Il vittorioso derby 2018.


A fine gara la classifica racconta che l’Aquila Montevarchi è sempre più capolista perchè la sua vittoria ed il contemporaneo pareggio del Centro Storico Lebowski ed il turno di riposo del Filecchio Fratres la fanno balzare a quattro punti di vantaggio sulla seconda posizione condivisa a pari merito da queste con la Sangiovannese.
Un giorno speciale vissuto in una cornice incredibile. Io ho praticamente pianto in campo. 

Credo che siano emozioni talmente belle da travolgerti, credo mi sarei emozionato anche solo da spettatore neutrale, mi immagino tu che cosa possa aver provato.
Ci puoi raccontare adesso la storia più recente della squadra, che attualmente milita nella serie C regionale, coi momenti salienti dei vostri campionati fino alla pausa per il covid?

Dopo la vittoria matematica del campionato l’11 marzo 2018 con la vittoria per 4-2 sul Filecchio, il Montevarchi comincia già a prepararsi con largo anticipo su quella che sarà la prima stagione in una categoria superiore. 







Trionfo contro il Filecchio e vittoria del campionato.

Con la bandiera rossoblu esibita con orgoglio



Già nei primi mesi post vittoria mi sono incontrato con l’intera rosa e staff per costruire la nuova compagine 2018/2019. 
Le conferme di gran parte delle giocatrici, dello staff e l’entusiasmo per il salto di categoria hanno reso più facile del previsto il lavoro estivo. 
Di comune accordo lasciano la squadra Paolo Baldini e un gruppo di ragazze che poi formeranno una nuova squadra di calcio a 5 nel campionato Anspi proprio con il nome Montevarchi. 



Un momento di relax; la squadra ad assistere a Fiorentina - Brescia al Bozzi.



Arrivano tante ragazze nuove, alcune con esperienze importanti in campionati superiori come Ginevra Valgimigli, Simona Giorgini, Marta Brandani, Jessica Marraccini, Francesca Pecorelli, Giulia Bartolini ed alcune ragazze più giovani come Martina Achenza, Viola Chellini, Kiara Cherici e Federica Fucci. Il primo campionato fra alti e bassi finisce con un onesto sesto posto in graduatoria. A fine anno Matteo Montefusco non viene confermato alla guida rossoblù, con lui lascia anche Moreno Magini che aveva coadiuvato il lavoro del primo, nel frattempo durante la stagione avevo interrotto anch’io il mio percorso nel settore femminile rimanendo comunque a far parte dell’organico del settore giovanile maschile della società. 
Alla guida delle ragazze arriva Riccardo Mussi, allenatore esperto, negli ultimi anni alla Castelnuovese, affiancato dal confermato Francesco Pasquini, entrato nello staff insieme ad Elisa Achenza, preparatrice atletica, nella stagione precedente, preparatori dei portieri saranno Simone Moretti e Nicola Verderosa. Fra le ragazze arrivano Irene Biolo, Irene Grifoni, Agnese Zeghini e Asia Musella. A dicembre dopo la sconfitta di Siena, Mussi lascia e Pasquini gli succede alla guida aiutato dal neo entrato Alessio Batistini. Da lì il Montevarchi farà otto punti prima dello stop per il Covid. Sesto posto confermato come nella stagione precedente e un po’ d’amaro in bocca per i tanti infortuni che hanno caratterizzato l’intera annata e che potevano cambiare il posizionamento finale. 

Prima di passare alla prossima stagione 2020 /2021  nel dettaglio, vuoi ricordare i Mister che si sono avvicendati sulla panchina della squadra?

 Come detto siamo partiti con una coppia giovane, due miei amici, Matteo Montefusco e Paolo Baldini, il primo in carica per tre stagioni, il secondo fino alla vittoria del campionato di serie D; in serie C o Eccellenza arriva anche Moreno Magini che poi lascerà a fine anno. 



Moreno Magini, al suo fianco Elisa Achenza.



Quarta stagione che parte con la guida di Riccardo Mussi e termina con la coppia Francesco Pasquini e Alessio Batistini.

Alessio Batistini.

Francesco Pasquini.



 Ti ringrazio. Veniamo al recentissimo presente; per motivi tuoi avevi lasciato la dirigenza per un periodo, ma ora sei tornato come DS e insieme al resto dello staff avete imbastito una mini rivoluzione per affrontare al meglio la stagione che verrà; in cosa consistono esattamente questi cambiamenti? e per quali motivi li avete decisi?in cosa vuoi lasciare la tua impronta, quali sono le idee che vuoi portare avanti?

Il mio riavvicinamento al settore femminile era partito con l’allestimento di una squadra femminile giovanile nella stagione appena terminata. Un gruppetto di bambine del 2010/2011 che tutt’oggi fanno parte della nostra squadra. Parallelamente mi è stato chiesto di rientrare nello staff e dopo un periodo di valutazione ho deciso di riprovare partendo a modo mio, cioè organizzando al meglio possibile tutto ciò che circonda l’ambiente. Naturalmente siamo partiti dalle conferme, lo staff non ha avuto problemi nel dare la propria disponibilità, unica eccezione l’avvicendamento fra Elisa Achenza e Gianpietro Colcelli nel ruolo di preparatore atletico. Quest’ultimo è stato mio compagno di viaggio nel periodo da collaboratore nel biennio con gli Allievi Élite dell’Aquila. L’intento era quello di ringiovanire la squadra e prendere in sostituzione delle partenti solo ragazze pronte ad affrontare una nuova sfida con entusiasmo. Sono arrivate le conferme da quindici ragazze su venti già presenti e questo non poteva che essere già una buona base di partenza. Dobbiamo creare un gruppo sia nello spogliatoio che al di fuori, alchimia necessaria per lavorare bene ed andare avanti senza patemi. Il calcio a questi livelli e soprattutto, purtroppo, nel femminile non permette di prendere questo sport come un lavoro, il divertimento deve essere un punto cardine.




Ecco, accetta un consiglio per questa volta; stampa pari pari l'ultima frase che hai scritto e appendila nello spogliatoio, in essa c'è tutta l'essenza ma anche la disillusione del calio femminile, il bello e il brutto, ossia la passione pura e il precariato assoluto con cui dovete farei conti.
 Presentaci adesso per favore il Montevarchi femminile che verrà.

Lo staff come detto è confermato quasi per intero con Francesco Pasquini e Alessio Batistini alla guida, preparatore atletico Gianpietro Colcelli, preparatore dei portieri Simone Morettie Nicola  Verderosa che andrà a ricoprire il ruolo di Team Manager. 
Rimangono con la casacca aquilotta le seguenti giocatrici: Grifoni, Achenza, Mussi, Zeghini, Bartolini, Giorgini, Piccioli, Bernini, Sciarradi, Bigazzi, Fabbri, Martini, Bertozzi, Musella, Brandani.
 I nuovi arrivi ad ora sono Aurora Prosperi, Camilla Pesci dall’Acf Arezzo, Elena Gualdani dal Florentia, il ritorno di Giada Montefusco, fino al 2019 in rossoblù ed Alice Carniani dal San Miniato. 




Numerazione della rosa;

-Grifoni 1
-Bartolini 3
-Achenza 4
-Mussi 5
-Piccioli 6
-Bigazzi 7
- Sciarradi 8
-Martini 9
-Bertozzi 10
-Fabbri 11
-Brandani 13
-Musella 16
-Gualdani 17
- Montefusco 18
- Prosperi 19
-Cariani 20
-Giorgini 21
-Bernini 23
-Pesci 27
-Zeghini 28


Non escludo qualche colpo last minute come regalino ai miei allenatori. 

Molto bene, ho letto nomi importanti per il calcio femminile toscano, che sicuramente sapranno onorare al meglio questa maglia.
E casomai fammelo sapere di eventuali colpi, che ne parlerei volentieri qui sul blog.
Quali obiettivi vi ponete per l'anno in corso? pensi che la promozione alla serie C a gironi nazionale sia un obiettivo alla portata? e quali squadre consideri le rivali più temibili per l'anno che verrà?

L’obiettivo principale l’ho già detto e lo ripeto volentieri: divertirsi. Non posso chiedere e augurare altro a questo gruppo per questa stagione. Sono comunque certo che lavorando con serietà e con serenità arriveranno anche risultati importanti. Il balzo in serie C nazionale lo accoglieremo con entusiasmo ma, siamo anche consci che non sarebbe come bere un bicchier d’acqua, anzi...
Il campionato che si va a delineare a più di un’incognita, tante squadre sono in via di cambiamento ed alcune anche a rischio scomparsa. Non sappiamo che fine farà il Siena, il Livorno si sta rinforzando abbastanza, la Vigor ormai è un'esperta di questo campionato, direi che sarà comunque molto più equilibrato degli anni passati.




Più è equilibrato e più  bello, speriamo di poterlo seguire quanto prima, saranno volate appassionanti che sarà dura non vivere fin dal principio, ma sapere che voi continuerete a giocare è già di grandissimo conforto, vorrà dire che i tifosi saranno una nuova arma in più appena sarà possibile, quel fattore campo che renderà completo questo sport meraviglioso.
Dunque, si parla di professionismo per la serie A, che nella scorsa stagione ha visto un grande incremento della visibilità con la proposta di tutte le partite in diretta, e il futuro per la massima serie si preannuncia abbastanza roseo almeno sulla carta, ma per le serie minori come la vedi, per il futuro? la batosta covid lascerà dei segni profondi in serie C, eccellenza e promozione? e come si può fare, all'orizzonte di una stagione a porte chiuse con tanti sponsor che probabilmente verranno meno per questo motivo, a salvare la categoria? qualcuno secondo te vi potrebbe e dovrebbe aiutare oppure siete già rassegnati a trovare voi le risorse per andare avanti?

Il professionismo per le categorie più alte del nostro settore è un riconoscimento sacrosanto. Però finché non vedo non credo, quindi aspettiamo questo avvenimento ormai declarato da anni. Per le categorie più basse è una vera catastrofe, una serie C è dispendiosa a livello economico e trovare sponsor adeguati è difficilissimo, scommettere su squadre di Eccellenza e Promozione non ne parliamo. Noi abbiamo il nome Montevarchi che da una grande mano ed un’organizzazione societaria importante. Siamo coperti per la gran parte delle cose che servono per fare una buona stagione. Vediamo se riusciremo ad attirare qualche sponsor in più grazie ai risultati e alla serietà delle ragazze. Dobbiamo sfruttare al massimo questi anni di grande audience per il settore femminile del nostro calcio.




E' un piacere enorme per me sapervi in salute e con le spalle coperte, spero che i fallimenti dolorosi che hanno sconvolto il calcio toscano, San Miniato e Robur su tutti, siano gli ultimi, che già il movimento ha perso tanto.

Ultima domanda; che cos'è per te il Montevarchi? e cosa diresti a un appassionato di calcio femminile che vorrebbe seguirvi ma sta esitando?

 Domandona, cos’è per me Montevarchi?! Beh la mia passione negli ultimi anni è aumentata sicuramente.
Da piccolo seguivo la squadra in serie C, mi ricordo il nubifragio in occasione della gara con il Sandonà vinta in rimonta 4-2 negli ultimi 5 minuti, la retrocessione in C2, la vittoria all’Artemio Franchi con il goal di Cellini alla Fiorentina o Florentia Viola (sono juventino quindi goduria doppia). Negli anni della prima serie D ho un po’ mollato perché la dirigenza di quegli anni era imbarazzante e un male per Montevarchi. Con la chiamata nel 2013 nel settore giovanile mi sono riattaccato ai colori rossoblù, lavorare con i ragazzi da una soddisfazione incredibile, essere d’aiuto nella loro crescita umana e calcistica è davvero emozionante. Con l’avvento del femminile tutto questo non poteva che aumentare ancora, tanto che ho anche un tatuaggio di un Aquila con la data della vittoria del campionato di serie D nel 2018. Sono orgoglioso di portare questi colori, ho sempre detto che difficilmente riuscirei a fare calcio altrove, poi se dovesse chiamare la Juventus ci penserei eh!
Invogliare a vedere le ragazze? La passione che ci mettono in campo basterebbe per far ricredere anche il più diffidente. 

Omar ti ringrazio per questa fantastica e dettagliata intervista e per l’opportunità e visibilità che stai dando a questo mondo e soprattutto a coloro che sono meno in copertina di altri. È un lavoro splendido e ti auguro di continuare a lungo. Ringraziando tutti coloro che mi hanno aiutato nel mio percorso fino ad ora, ti invito ad un nostro match al glorioso Brilli Peri.


Le ragazze del Montevarchi ci salutano così.


Sono io che ti ringrazio Jacopo (Anche per avermi confermato che in Valdarno siete tutti Juventini :D ma non ci andare alla Juve, le tue aquilotte valgono di più di un CR7 qualsiasi, ti diverti di più qua) in ogni caso l'opportunità ce la stiamo dando a vicenda, visto che io non potrei andare avanti senza le vostre storie. Il mio progetto continuerà fino a che ci saranno persone e società che hanno voglia di raccontarsi, e lasciami dire che un dirigente di una squadra importante come il Montevarchi non capita tutti i giorni, solo in Toscana sono state travolte dalla crisi società di categorie superiori alla vostra e vedere invece che c'è chi resiste, chi assicura alle giocatrici la possibilità di continuare a credere nel proprio sogno, di vivere il calcio come si deve e come il loro talento merita, lasciami dire che è un qualcosa di straordinario, che scalda il cuore di ogni appassionato di questa disciplina splendida ma condannata al precariato più che altro dal menefreghismo dei media e dall'ignoranza della gente che spesso non da a priori una possibilità al femminile, perché poi è proprio come dici te, basta che vengano una volta allo stadio e guardino coi loro occhi la passione e la serietà che ci mettono per poi ricredersi. Sei una brava persona Jacopo, il calcio femminile ha bisogno di ragazzi come te, giovani, determinati e di cuore, e certo che ci vengo al Brilli-Peri appena sarà possibile, voglio stringerti la mano, congratularmi ma anche ringraziarti per tutto il tuo lavoro, e tifare insieme a te per queste ragazze che sapranno sicuramente farsi valere in questa realtà calcistica che gli ignoranti potranno snobbare quanto vogliono, per chi la pratica e la ama è tutto.



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