venerdì 21 agosto 2020

LA SERIE A CHE VERRA'.

Sarò banale, ma non posso non iniziare questo post con la frase di Enzo Tortora "Dove eravamo rimasti?".


Un certo pudore mi impedisce di commentare il nuovo logo, dico solo che è intonato al 2020 (Fonte; L football)



Io ero rimasto allo scorso 23 febbraio, a Empoli- Tavagnacco, l'ultima partita vista dal vivo prima dello stop. Erano giorni inquietanti ma ancora non credevamo a una tale catastrofe, a un incubo che ancora non ci ha abbandonati, anzi dovremo ancora conviverci a lungo e una partita allo stadio per ora resterà un sogno nel cassetto, d'altra parte lo abbiamo visto con le discoteche l'affidabilità dell'italiano medio, quindi meglio tenere tutto chiuso, e ve lo dice uno che ci soffre come pochi a non andare allo stadio.
Fu una partita tesa quella di Monteboro, con quel goal a freddo di Kunisawa pareggiato al novantesimo da Cecilia Prugna che trafisse Capelletti, ora sua compagna di squadra, con un destro magico. Era l'Empoli di Alessandro Pistolesi, l'ultima sua partita da tecnico prima dell'immeritato esonero. L'ultimo goal, gli ultimi già rischiosi abbracci tra noi tifosi, un gesto che abbiamo perso da un giorno all'altro e ancora non abbiamo riavuto indietro.
Dopo sei mesi esatti  l'Empoli tornerà in campo, contro il neopromosso San Marino, un Empoli stravolto in tanti sensi, già impegnato in una gara che deve assolutamente vincere, il campionato a dodici squadre permette pochissimi errori. La sera prima, il 22, si sfideranno la nuova Fiorentina wom...scusate, femminile (che ventata di autarchica freschezza!!) contro l'Inter del riconfermato Sorbi, lui allena ancora e Pistolesi no, le barzellette.

Ma non corriamo, vediamole le squadre, cominciando da quelle toscane. Ah, prima uno spoiler; vince la Juventus, che ha fatto un mercato sontuoso, ovvero ha confermato tutte le sue campionesse più la talentuosa Ippolito, ergo comincerà a macinare avversarie fin dalla prima giornata senza risentire di stop e rivoluzioni. 

Ma vediamo la Fiorentina, oggetto misterioso dal potenziale enorme, ma tutto da plasmare.
Dire che la rosa Viola è stata stravolta è usare un simpatico eufemismo; ha perso Ilaria Mauro, ha perso l'immensa  Alice Parisi, Ha perso...scusate non ce la faccio ancora a scriverlo, si, lei, il simbolo, la leggenda. E' una questione proprio a livello psicologico, ancora non riesco a dire ch voi-sapete-chi se ne è andata, zero acredini verso di lei credetemi, ma farsene una ragione e capire le sue motivazioni non significa che dispiaccia di meno, in fondo sono un tifoso. In ogni caso 3 delle 4 fuoriclasse della rosa se ne sono andate, è rimasta solo Tatiana Bonetti. Poi ci sono stati altri addii, da quello stranino forte di Davina Philtjens che ha sposato il progetto Sassuolo (e anche se per me le neroverdi saranno la rivelazione del campionato, il gap con le viola resta) a quelli di Lisa De Vanna, l'acquistone dello scorso anno che però non è mai riuscita a dare del tu al campionato italiano, fino a Paloma Lazaro, arrivederci e grazie, visto che  parte la doppietta iniziale con la Florentia alla prima giornata che fece innamorare un po' tutti è rimasta nella memoria più per gli scherzi da spogliatoio che per le giocate.
La società non è certo rimasta con le mani in mano, gli acquisti ci sono stati e importanti, da Daniela Sabatino a Claudia Neto, da Julia Quinn a Tessel Middag, dalle giovani Baldi e Zanoli (ma che siano tanto più forti di ragazze che avevamo già in primavera? vedremo) le big che sono state prese hanno due cose in comune; l'innegabile talento e una età non più verde, e soprattutto potrebbero fare come la De Vanna, arrivare senza disfare la valigia (almeno mentalmente) e ripartirsene subito, spero siano tutte come le due Stephanie, straniere si ma che hanno dimostrato di amare la maglia, e continuano a onorare i colori viola con grande determinazione, veterane importantissime.  Ma in ogni caso potrebbe essere tranquillamente una rosa da tricolore, visto le conferme della talentuosissima Mascarello, le sempreverdi canterane Fusini, Tortelli, Adami (a lei la fascia di capitano, a lei!!!) e Vigilucci e soprattutto un trio di portieri da paura, che nessuna squadra ha, una qualità incredibile, pure troppo, visto che si rischia di scontentare veramente una tra Katja Schroffenegger, Stephanie Ohrstrom e Camilla Forcinella. Per Katja solo tanti elogi, una dei portieri italiani più forti e una ragazza dolcissima che mi era già molto simpatica già in maglia Florentia, ma avrà il suo bel daffare per scalzare dalle gerarchie Steph, anch'essa un portento e credo la calciatrice più travolgente che abbia mai conosciuto in serie A, della cultura italiana ha preso tutto il meglio conservando la pacatezza e il pragmatismo tipici del nord; tutti i tifosi amano Stephanie Ohrstrom!!! Camilla Forcinella, grande promessa del calcio Italiano e lo scorso anno titolare dell'Hellas Verona, è un bel diamante grezzo ma credo abbia poche speranze, in ogni caso avrà solo da imparare per crescere ulteriormente. E sul fronte portieri attendo con ansia la maturazione di Rebecca Tinti, che mi ha impressionato al torneo di Viareggio, una ragazza da tenere in grande considerazione per la prima squadra.
Cosa penso della nuova Fiorentina? che se le giocatrici prese sposano il progetto e rimangono tutte nel prossimo campionato possono davvero giocarsi lo scudetto, ma non quest'anno, troppo da amalgamare, troppo da digerire, troppo di tutto, ci vorrà il suo tempo per far girare la squadra a ritmi alti e questo campionato tempo non ne da, basta vedere la partenza zoppicante dello scorso anno, con una scontitta e un pareggio nelle prime cinque giornate la vetta era già lontana. In ogni caso credo fermamente in un altro secondo posto, importantissimo in vista della champions 2021/2022 che sarà a gironi nonchè (si spera!!) a porte aperte, dove di partite se ne faranno almeno sei, un appuntamento da non mancare e alla portata delle viola.

Veniamo all'Empoli ladies. Dunque, chi scrive pensa che un rinnovamento del progetto ci poteva stare, che il nuovo corso targato Corsi (Rebecca, figlia del presidente azzurro) porterà molti miglioramenti a livello societario, ma il tutto poteva essere fatto senza mettere alla porta Alessandro Pistolesi, il tecnico più importante del panorama italiano per esperienza e professionalità, che stava portando le azzurre, con una squadra senza i talenti del vivaio Juve che avrà il nuovo tecnico, anch'esso di marca bianconera, Alessandro Spugna, a una tranquilla salvezza espressa con del bel gioco, un esonero che ha la sua sola giustificazione nel voler dare scientemente un taglio al passato, ma non trova un perchè in nessun altro senso. Va bene, ci può stare, lo ha fatto la Juve maschile con Sarri che ha comunque vinto uno scudetto, non può farlo l'Empoli ladies? però ricordatevi una cosa; questa squadra potrà andare meglio sul campo (anche se ne dubito, vista la concorrenza e l'eccellente campionato fatto dalle azzurre lo scorso anno) ma è diventata una squadra come tutte le altre, non è più la squadra-oasi   di un tecnico speciale che insegnava l'umanità insieme al calcio, ora è solo la "solita" compagine che cerca profitti e risultati. Meno male che, pur avendo mandato via Alessandro, ha avuto l'accortezza di tenere tutte le sue pupille, le giocatrici da lui plasmate (della serie non sei degno del nuovo Empoli, però non hai lavorato malaccio, quello che hai creato ce lo teniamo stretto) con la sola eccezione di Giada Morucci che mi è dispiaciuto tantissimo veder andare via, quindi lo scheletro su cui si reggerà questo "Nuovo" Empoli sarà la coppia difensiva Varriale - Giatras, Aurora de Rita e il capitano Lucia di Guglielmo sulle fasce, Cecilia Prugna e Norma Cinotti a rendere grande il centrocampo, Arianna Acuti all'attacco; ecco, queste le veterane, peccato che non abbiano precisamente un'età da veterane, anzi; al netto del nuovo acquisto Eleonora Binazzi, che porterà senz'altro esperienza ma è comunque  nuova in maglia azzurra, la "vecchia" è Zoi Giatras che ha solo 29 anni, e qui c'è da domandarsi se non fosse stato il caso di tenere almeno una tra Elisa Caucci e Simona Parrini, loro si che avrebbero fatto comodo adesso, con tante ragazze giovanissime che lo scorso anno erano in primavera e di straniere come Knol e Leonessi delle quali si dice una gran bene, ma sono veramente molto giovani, una squadra green che da un lato mi emoziona, sull'asse Cecilia Prugna - Benedetta Glionna, due fuoriclasse assolute, potrebbero nascere cose meravigliose, Elisa Polli è la bomber di spessore che mancava lo scorso anno, in porta dopo la fuoriclasse Rachele Baldi passata alla Roma ci sarà una flessione ma Capelletti e Fedele sono due talenti purissimi...insomma questo nuovo Empoli è una squadra che ha due strade; potrebbe essere una rivelazione assoluta oppure una grande delusione. Chi scrive crede che, come per la Fiorentina, questo gruppo abbia bisogno di tempo per riuscire a esprimersi al meglio, e che se le giocatrici, delle quali molte in prestito, saranno confermate in toto per la prossima stagione ci saranno risposte importantissime. Spugna ha un compito molto difficile visto da chi eredita quella panchina, anche per lui è un'occasione colossale ma senza appello in caso di flop. Insomma, vedremo, intanto grande fiducia nelle ragazze del gruppo storico, e domenica col San Marino è già una gara da non sbagliare assolutamente.

E la Florentia San Gimignano? beh, la squadra di patron Becagli è quella che meno ha stravolto la rosa, gli addii di Schroffenegger e Lipman sono importanti e dolorosi (anche se Amanda Tampieri ha una grande occasione per dimostrare la grande portiere che è, spero che Tona e Domenichetti non si sognino di preferire Lia Lonni, Amanda non si tocca e deve giocare lei) così come la decisione di Chiara Abati, Ilaria Leoni ed Evelyn Vicchiarello di lasciare il calcio giocato sono state delle ferite all'intero sistema, ma le riconferme sono state tante così come i nuovi acquisti, si potrà ancora vedere la titanica Tamar Dongus svettare in difesa assieme a Rodella e Serena Ceci, il centrocampo con Cecilia Re, Irene Lotti (spero di vedere questa autentica bandiera del Florentia prendersi il posto al sole che merita) e Florin Wagner,  con la freschezza del Gioiellino Francesca Imprezzabile, altra da tenere d'occhio, poi in attacco Melania Martinovic  assieme a Sara Nillson che tanto aveva impressionato lo scorso inverno e con le giovani Cantore e Anghileri, entrambe in prestito dalla Juve, che potrebbero avere molto spazio; credo che in virtù del mantenimento del gruppo la Sangi sarà la squadra toscana che partirà meglio in campionato, e potrà ragionevolmente sperare di assestarsi sul lato sinistro della classifica, visto che lo scorso anno ha chiuso quinta.

In ogni caso sarà un campionato molto più difficile ed equilibrato del precedente; Milan e Roma hanno fatto un'ottima campagna acquisti e si confermano le avversarie più credibili delle viola in ottica secondo posto, il Sassuolo ha perso Sabatino ma ha preso Parisi e Philtjens e mantenuto tutto il gruppo che tanto bene ha fatto (riflettori su Claudia Ferrato, che per me quest'anno esploderà) poi c'è il Napoli di Lello Carlino, una squadra per le quali nutro forti simpatie perchè mi piace la città, il progetto, la simpatica spacconeria del presidente, il Mister Marino che potrebbe imporsi, e poi ci sono fior di giocatrici come Alessandra Nencioni, Jenny Hjolman, la portera ex viola Catalina Perez (e chi se la dmentica?), Federica di Criscio, Isotta Nocchi, Deppy Xhatzy, Ana Lucia Martinez, Eleonora Goldoni; una campagna acquisti veramente importante che porta il Napoli in quella fascia di mezzo della zona tranquilla (ma con vista ai piani alti, se il progetto decolla) alla quale a parer mio possiamo ascrivere anche l'Inter (che a me continua a non impressionare) e le stesse Empoli e Florentia, mentre Hellas Verona, Pink Bari (Occhio a Noemi Manno e Debora Novellino) e San Marino Academy sono destinate a giocarsi la salvezza; attenzione però che non vedo "Orobiche" all'orizzonte e sia Hellas che Bari mi paiono più forti e compatte dello scorso anno, e lo stesso San Marino con una coppia d'attacco potenzialmente devastante come quella composta da Raffaella Barbieri e Fabiana Vecchione, con Azzurra Corazzi a innescarle e le brave ex Tavagnacco Chandarana e Kunisawa a portare esperienza e geometrie questa squadra potrà fare il suo.

Una stagione tutta da vivere, qualitativamente superiore alla precedente, ma decisamente più allineata al nuovo corso del calcio femminile che ha già iniziato a scimmiottare pateticamente il maschile nei suoi aspetti più deleteri, che va verso il professionismo ma dimentica il fattore umano, quei valori che prima erano un vanto del movimento ma che adesso sembrano già, almeno nella massima serie, quasi un anacronismo; ci sono già i maneggi contrattuali di procuratori che lavorano per loro stessi più che per le loro assistite, ragazze che si sono un filo montate la testa anche coi tifosi,  un circo mediatico di contorno che in parecchi casi invece di informare fa sensazione con bombe di mercato spesso improbabili e articoli acchiappaclic tipo "Clamoroso! la grande giocatrice ha firmato..." (ma per favore....) dice sia il progresso, il professionismo che ancora però non c'è, come se esso non potesse essere possibile senza per forza trasformare tutto in un'azienda, in una catena di montaggio, il calcio - fabbrica senza più bandiere, senza più valori  e senza più poesia.

Inizieranno presto, visto che ormai le società sono epigoni delle maschili anche per nomi e divise, anche gli scontri tra tifoserie, qualcosina è già successo e si può star certi che tutto negli anni verrà esasperato, godiamoci quindi gli stadi tranquilli finchè ci saranno. Vedete, ho la fondata paura che in pochi anni tutto si risolva come nello slogan, che al sottoscritto è sempre rimasto antipatico, della squadra più forte del torneo, in quel "Vincere è l'unica cosa che conta" che travolgerà tutto il resto.

 Seguirò quindi questa serie A per le giocatrici a cui sono affezionato, alcune le ho anche conosciute e sono ragazze che meritano tantissimo, ma quando questa pandemia finirà e si potrà tornare allo stadio vado a vedermi l'Arezzo di Giulia Orlandi e di tante altre ex Firenze, il Montevarchi, la Pistoiese, il Pontedera di Ulivieri e Priscilla del Prete, l'ultimo calcio dove si cerca di vincere con ogni stilla di energia ma nel quale, in fondo, alla fine è bello anche solo partecipare.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

INCONTRO CON SARA COLZI, E L'IMPORTANZA DELL'OPEN DAY DEL PONTEDERA CALCIO FEMMINILE.

 Fin dalla splendida intervista che, ormai più di un anno fa, mi regalò (Potete trovarla qui;  IL VIOLA E IL ROSA: LE PROTAGONISTE; INTERVIS...