venerdì 31 gennaio 2020

VERSO TAVAGNACCO - FIORENTINA WOMEN'S

Prima di tutto una grande notizia; Lana Clelland torna tra le convocate!!!(fonte; pagina facebook fiorentina women's)




Premessa; oggi insieme all'amico Jacopo sono stato per la prima volta a vedere l'allenamento delle nostre beniamine. E' stato bello osservarle in corso d'opera, le ragazze per me ormai sono volti buoni e puliti che fa piacere rivedere, un'oasi dell'esistenza prima di un turno di lavoro, di rapporti interpersonali dei quali farei volentieri a meno, di una bega da risolvere, di una dichiarazione dei redditi.
E che grinta il nostro mister Cincotta, che geometrie che insegna loro, è il primo allenamento di alto livello a cui assisto, altro che quelli amatoriali di quando giocavo io, si vede tutta la qualità del lavoro di equipe e si capisce come mai questa squadra sia ai vertici fin dalla sua nascita.

Le ragazze durante la seduta

Vedere l'allenamento mi ha dato fiducia riguardo al filotto di partite delicate che ci attendono, cinque sfide in meno di un mese, Tavagnacco, Sassuolo e il Milan per ben tre volte, due in coppa Italia e una in campionato, nel grande match che probabilmente deciderà il secondo posto con champions annessa. Poi fino al 22 marzo le ragazze tireranno il fiato (tranne le nazionali che dovranno affrontare il minitorneo dell'Algarve cup, ma visto lo juvecentrismo bearzotiano della Bertolini probabilmente sarà la sola Alia a indossare l'azzurro e a  giocare) ma sarà un febbraio veramente di fuoco, a cominciare da domani, primo del nuovo mese.
In realtà l'impegno in terra friulana dovrebbe essere il più morbido, ma guai a sottovalutare il Tavagnacco, squadra in forma e battagliera dai limitati mezzi tecnici ma che non si arrende davvero mai, e che attraversa un buon periodo di forma, con 4 punti in 2 partite contro Orobica e Bari.
E poi, non dimentichiamolo, ci misero in seria difficoltà anche al Bozzi; la partita d'andata infatti, dopo un bel primo tempo nel quale cominciò a emergere la vera Fiorentina dopo il difficoltoso inizio di stagione, nella ripresa le ragazze non seppero gestire serenamente il doppio vantaggio, con la nostra ex Kongouli che prima accorciò le distanze con un bel rasoterra e poi fino all'ultimo istante ci tenne sulla graticola.
Però la Fiorentina di adesso è una squadra profondamente più matura e consapevole, tornata su livelli davvero eccellenti. Si, perchè la partita di Roma ci ha detto male solo per il risultato, ma dal punto di vista del gioco la squadra ha saputo imporsi per la maggior parte dell'incontro, cosa davvero non facile visto che si era al Tre fontane, e senza quell'ingenuo rigore sul finale tutti avrebbero parlato di grande viola, di un capolavoro tattico di Cincotta e di scudetto sempre possibile, e se è lecito che il rammarico e la delusione serpeggino tra calciatrici e tifosi, è anche giusto però che un episodio sfavorevole non debba andare a ridimensionare il valore di questa squadra, che è più forte della Roma e anche del Milan, e che a Firenze potrebbe tenere testa anche alla Juventus. Semplicemente le giallorosse sono state una doppia parentesi sfortunata, è mancata della lucidità e della cattiveria ma non certo della qualità nel gioco, sia delle singole che collettivo.
Quindi le ragazze andranno a Tavagnacco in un momento di forma strepitoso, e anche se le gialloblu, come contro la Juventus, tenteranno il tutto per tutto e giocheranno col coltello tra i denti, con tutto il dovuto rispetto non mi sembrano davvero in grado di impensierire questa viola, anche se dovessimo avere delle assenze importanti.
Ma lo spettacolo di questa giornata di serie A sarà anche su due campi toscani, dove si giocano due partite importantissime; Florentia- Juve a San Gimignano e Empoli- Roma a Monteboro.
Come dicevo in un post precedente, se la viola è seconda (seppur in condivisione col Milan) lo si deve anche alle nostre cuginette, che hanno tolto tre punti ciascuna a Milan e Roma. Partiamo dalla Sangi, il Santa Lucia si è rivelato un gran campaccio per giallorosse e rossonere, e siccome non c'è due senza tre, perchè non sognare che anche le bianconere domani vi paghino dazio?e' vero che le neroverdi hanno perso pezzi fondamentali e soprattutto il gioco spumeggiante che dava loro Ardito, ma è anche vero che nove delle giocatrici che hanno compiuto il doppio miracolo sono ancora in rosa e pronte alla battaglia, e la tedesca Florin Wagner è stato un gran bell'acquisto. Ma la Juventus, ahimè, non è squadra da sottovalutare le piccole e peccare di superbia, e a parer mio non si farà sorprendere dall'onda d'urto che sicuramente in casa la Florentia saprà produrre. Ma sognare è gratuito e lecito, e anche un pareggio basterebbe, sempre in caso di nostra vittoria in Friuli, a riaprire un campionato ormai già quasi deciso e ormai monotono.
E un'altra grande manona ce la potrebbe dare l'Empoli contro le giallorosse, che sono sempre a -4 ma comunque pronte ad approfittare di passi falsi altrui, e come sapete io ho una stima immensa per Pistolesi e il suo lavoro, e anche per tante delle ragazze azzurre, che individualmente sono forse inferiori alle romaniste ma presentano un gioco più ordinato e convincente, mentre la Roma tende a procedere a scatti, sfaldarsi, farsi sorprendere, anche se poi spesso sopperisce col talento immenso di fuoriclasse come Andressa e Giugliano. A me non piace questa Roma, troppo piena di straniere e senza un vero progetto, e se onestamente il colpaccio della Sangi appartiene al regno dei sogni quello delle Empolesi è molto più probabile e concreto. Due partite che possono svoltare il campionato, in attesa ovviamente del derby di Milano, con l'Inter di Sorbi che nel girone di ritorno sembra essersi svegliata dal torpore (ma cosa è successo dopo Firenze? evidentemente ci sono stati chiarimenti belli grossi tra le ragazze e il loro allenatore, un bel compromesso all'italiana che però sta pagando) e che potrebbe sorprendere un Milan pesantemente rivoluzionato dal mercato di gennaio (che personalmente detesto, dovrebbe essere solo di riparazione per sostituire giocatrici infortunare, non un compro baratto e vendo a stagione in corso)che si, avrà vinto ma ancora è ben lontano dal trovare un centro di gravità permanente.
Una giornata di campionato letteralmente mozzafiato, che noi viola ci potremo godere già sapendo il risultato delle nostre, sperando che siano tre punti belli rotondi. Ma in questa serie A di certezze non ce ne sono più, persino l'Orobica sta cominciando a onorare il campionato e per poco sabato scorso non inchioda il Milan sullo 0-0. Sempre diffidare delle cosiddette piccole....

giovedì 30 gennaio 2020

IO E... IL VIOLA CLUB GO WOMEN'S

Di solito sono piuttosto restio a legarmi a club e associazioni, vuoi per esperienze passate non proprio esaltanti, vuoi per una certa tendenza da lupo solitario, o per dirla con le parole di Groucho Marx, semplicemente perchè "Non vorrei mai far parte di un club che accetti tra i suoi membri uno come me".
Scherzi a parte, mi sono avvicinato al Bozzi e al mondo del calcio femminile con una certa diffidenza, quella di chi ha visto litigare e offendere anche nelle categorie più infime, quella di chi aveva paura che le calciatrici fossero subissate di offese becere; a dirvela tutta ero pessimista, pensavo che la serie A femminile l'avrei seguita soprattutto dal divano di casa.





E invece l'impatto con lo stadio Bozzi, che considero adesso un luogo di felicità e uno stato d'animo positivo, è stato fin da subito ottimo. Poche persone, e quello è un peccato, ma gente che mi è andata subito a genio, con la testa sulle spalle, che intonava cori variopinti e simpatici, mai offensivi se non per l'arbitro, il povero martire e capro espiatorio di ogni partita (ma come fanno a resistere?...) ma anche in quel caso mai cattivi, sfottò in stile fiorentino, pungenti ma senza violenza.

Dalla seconda partita mi sono avvicinato al gruppo che staziona sempre al centro della tribuna, quella che poi ho scoperto chiamarsi la "Curva Pozzolatico" ho intessuto le prime amicizie, senza nemmeno accorgermene sono diventato uno di loro. E il tifo pulito è continuato, inuna delle ultime partite qualcuno di "esterno" ha provato a dare il via a un coro becero e fuori luogo ma non è stato seguito e ha cercato fortuna altrove, e le mie speranze sono diventate certezze; ho molti difetti ma penso di poter mettere al mio attivo di essere una persona sportiva, che vuole un mondo di bene alla viola ma rispetta le avversarie, e per qualcuna provo anche simpatia, e se c'è da applaudire una bella azione avversaria non mi tiro certo indietro, nemmeno se chi la fa veste bianconero. Quando ho parlato con i membri del consiglio del viola club, che mi hanno invitato, non costretto o che, invitato senza impegno a essere dei loro, ho detto loro chiaro e tondo il mio pensiero, e nessuno di loro ha trovato da ridire, anzi. Per quello nei giorni scorsi sono stato lieto di recarmi alla storica casa del popolo 25 aprile in via Bronzino, che da pistoiese non conoscevo ma io alle case del popolo/circoli arci sono molto legato fin da bambino, e anche oggi le preferisco a ogni altro luogo ricreativo sia perchè appunto mi ci sento a mio agio che per una certa affinità di idee, e quindi è stato un piacere doppio entrare finalmente in sede.

Appena dopo aver ricevuto la tessera

 Una bella stanza piena di foto e di ricordi di una storia appena quadriennale ma già ricca di eventi e trofei, Jacopo che ti mette a tuo agio, che ti lascia il tempo di ambientarti, di decidere, ma che al tempo stesso ti emoziona e ti fa sentire parte di un qualcosa di bello.

 Vi dico la verità, è da pochi anni che risiedo stabilmente a Firenze, non sono abituato alla grande città (cioè, per me Firenze lo è, lo so che un romano o un milanese si metterebbero a ridere, ma per Omar da San Baronto comune di Lamporecchio vi garantisco che è un bel salto) ma ho imparato che ogni città ne nasconde dentro una più piccola, e il quartiere 4, il mio quartiere 4, è pieno di luoghi da scoprire, dove ritrovare genuinità e spontaneità, e nella sede del viola club mi sono sentito bene, e sono diventato con piacere il socio numero 101, ho iniziato quindi un nuovo centenario, che si spera sia colmato in tempi brevi, con tanti altri appassionati che però portino con se la voglia di tifare pulito e il rispetto per le ragazze, nostre e avversarie. Prima ero un semplice tifoso della Fiorentina, ora sono un socio del Viola club Go women's, e questo mi fa davvero un gran piacere.

Cosa accomuna il nuovo corso del calcio femminile, la Fiorentina Wome'n e il club? che sono tutti giovanissimi, movimenti che devono crescere, e devono crescere bene. Sta a noi sostenere questa realtà, conservarla pulita, restare uniti per il bene delle ragazze che meritano un tifo organizzato e costante; sono atlete che lavorano per se stesse e la loro passione ma anche per noi, che ci regalano sabati e domeniche più belli di quello che sarebbero senza di loro, e che ci hanno unito, fatti conoscere, creato amicizie tra persone che altrimenti non avrebbero rapporti.

Se vi va andate sul sito del club violaclubgowomens.it e prendete tutte le informazioni, è tutto scritto nero su bianco, tutto trasparente, niente millanterie o fregature. Parlate con Jacopo e gli altri del consiglio, avvicinatevi a questo piccolo grande mondo, date un'identità al vostro tifo per le ragazze. Viva il Viola club go women's, viva la Fiorentina women's, viva Firenze.

martedì 28 gennaio 2020

ROMA - FIORENTINA WOMEN'S 2-2

AS ROMA: Ceasar, Soffia, Bernauer, Andressa, Bartoli, Thestrup, Thomas, Greggi, Bonfantini, Swaby, Pettenuzzo. A disposizione: Casaroli, Pipitone, Ekroth, Hegerberg, Zecca, Erzen, Serturini, Ciccotti, Coluccini. All. Elisabetta Bavagnoli

FIORENTINA WOMEN'S FC: Ohrstrom, Cordia, Vigilucci, Arnth, Philtjens, Adami, Parisi, De Vanna, Bonetti, Guagni, Mauro. A disposizione: Tortelli, Breitner, Mascarello, Perez, Ripamonti, Catena, Thogersen, Lazaro, Fusini. All. Antonio Cincotta


formazione iniziale (fonte; pagina facebook fiorentina)


E ci risiamo con la Roma; stesso orario da lunch-match, stessa Sky, tutto contribuiva a rimandare alla partita di andata, unica sconfitta stagionale al Bozzi, immeritata dopo una vera e propria sagra della sfiga, specialmente nel primo tempo, dove proprio niente andò per il verso giusto; due legni di Bonetti, rigore sbagliato sempre da Tatiana, un eurogoal di Serturini che probabilmente non le riaccadrà di segnare più e goal bellissimo e regolare annullato della devastante Paloma dello scorso settembre.
Poi un secondo tempo anonimo, con espulsione di Breitner, la seconda rete e altre amenità, e la consapevolezza di aver buttato via una vittoria che avrebbe di fatto, alla seconda giornata già complicato il campionato, perchè con sole 12 squadre e una prima della classe schiacciasassi è in pratica proibito lasciare punti in giro anche nelle primissime partite; nel maschile, con 38 gare a disposizione, le vincitrici del torneo ne possono perdere anche 5 o 6 senza pregiudicare nulla, in questa difficilissima serie A femminile, campionato serrato e per cuori forti, anche un pareggio è un dramma.

Proprio quello che ieri si è materializzato in una partita per certi versi ancora più sfortunata dell'andata. Già si parte male con le due centrali titolari Agard e Tortelli entrambe ai box per problemi fisici; già mi agito se ne manca una, quindi figuratevi entrambe.
Cincotta quindi deve reinventasi la difesa; dentro Arnth, brava ma troppo svagata per far dormire al tifoso sonni tranquilli, e Vigilucci centrale improvvisata, con Cordia e Davina Philtjens sulle fasce. Alia, che ormai si potrebbe ribattezzare "ala" togliendo una sola vocale al suo nome, resta più avanzata sulla fascia con De Vanna sull'altro lato, con Parisi e Adami metronomi di centrocampo e Mauro e Bonetti terminali offensivi. In pratica,centrali a parte, la formazione vincente vista contro la Sangi solo con Parisi titolare al posto di Mascarello, ma quel problema in difesa resta.

La Fiorentina si presenta al tre fontane col lutto al braccio per la scomparsa del grande Narciso Parigi, orgoglio di firenze e voce del nostro inno immortale, quella canzone viola che a ogni partita ci emoziona come fosse la prima volta.

La partita inizia, e la sfiga comincia già a fare capolino beffarda dal quarto minuto, quando lo splendido sinistro a incrociare di Davina, assolutamente imparabile per Ceasar, lambisce il palo più lontano e si spegne fuori. I ritmi sono alti, il gioco frammentato, ma il pallino è delle nostre ragazze, più ordinate e propositive. Al minuto 18 però sale in cattedra Alia, che con una progressione assolutamente spaventosa parte dalla propria area e si fa tutto il campo, con le calciatrici della Roma che la guardano a bocca aperta colte da sindrome di Stendhal e quando si decidono a contrastarla ormai è troppo tardi, Alia si accentra e lascia partire un siluro (dopo almeno 60 metri di corsa eh...) che Ceasar non può trattenere, e De Vanna anticipa Pettenuzzo per la ribattuta vincente; vantaggio meritato e Roma alle corde. Nei minuti successivi il gioco viola tocca il suo zenit, con un altro sfortunatissimo palo di Lisa De Vanna, che con un solo tocco fa fuori difesa avversaria e portiere ma calcia poi sul palo, davvero un peccato. Il forcing continua spietato, e al minuto 31 un cross della scatenata Alia trova il braccio (aderente, in verità) di Soffia e l'arbitro concede un generoso rigore.

E qui in pratica cè lo sliding doors del match. Per qualche misterioso motivo, per la battuta del rigore, con Parisi e Bonett in campo, viene designata Vigilucci. Mordo il bordo del plaid, ricordo il rigore dell'andata, ho brutti presentimenti. Infatti, la famosa saponetta-Ceasar, responsabile di errori portieristici tra i più assurdi della stagione, quando vede viola decide di fare la fenomena, ma a dire il vero col rigore telefonato e impaurito calciato dalla nostra Valery non importava ci fosse Toldo a parare, per cui occasione gettata al vento e squadra che, come all'andata, dopo il rigore sbagliato va nel panico, e la Roma tre minuti dopo (vecchia legge del calcio) trova il pareggio; crossacio di Elisa Bartoli che viene raccolto dalla brava e bella Bonfantini (la migliore delle sue)  che conclude di prima mandando la palla sulla traversa, e sulla respinta Arnth si addormenta e permette a Thestrup di mettere la freccia, sverniciarla e entrare in porta con la palla, con la Orhstrom che non ha il tempo materiale di opporsi.

il pareggio giallorosso (fonte; corrieredellosport.it)

Tutto da rifare, finisce il primo tempo e inizia il secondo con la stessa foga e agonismo,ma ora a comandare sono le giallorosse, con capitan Bartoli che cresce mentre la sua gemella bandiera Alia perde spinta, ma quando il 2-1 delle romaniste sembra nell'aria Cincotta indovina il cambio Adami-Breitner, e cosa ti fa la tedesca? dagli sviluppi di un calcio d'angolo si inventa, con un destro al volo intelligente e vellutato, una pralina al pistacchio che si deposita nell'angolino basso con tutta la Roma a guardarla entrare incredule.

Tutta la gioia di Stephanie Breitner (fonte; pagina facebook fiorentina women's)

In pratica è successo questo; nel momento migliore della Fiorentina ha segnato la Roma, nel momento migliore delle giallorosse sono passate le nostre. Nemmeno Nostradamus poteva vaticinare su questa partita, credetemi.

La Roma però non si demoralizza, ed è una grandissima Stephanie Orhstrom che nega con due interventi strepitosi il goal prima a Andressa e poi a Bonfantini, le due Stephanie ci tengono avanti e in vita. La viola soffre e cerca con le ultime forse di portare a casa tre punti che sarebbero vita pura per la classifica, ma niente, la minuto 91 Chiara Ciccotti, ovvero quella che non ti aspetti, fa la Rivaldo in area e Janelle Cordia, non in grande giornata a dire il vero, la stende ingenuamente colpendola col gomito largo. Poco da fare,rigore netto, e siccome le rigoriste buone loro le fanno tirare, ecco chesulla palla va Andressa Alves, in pratica una sentenza. Stephanie spiazzata, rigore imparabile e 2-2, titoli di coda e un punto a testa che non fa la gioia di nessuno se non della Juve e del Milan.
Il triplice fischio è infatti insieme rabbia e sollievo, la rabbia di non poter ancora cercare un altro goal ma il sollievo di non subirne più in una qualche ripartenza delle giallorosse. Se la partita fosse andata ai supplementari, magari con il vecchio golden goal, sarebbe stato impossibile dire chi avrebbe marcato la rete vincente, tanto la sfida è stata incerta, tesa, con ribaltamenti di fronte imprevisti e imprevedibili.

Una bellissima sfida, e un pari alla fine giusto, ma che consegna di fatto lo scudetto alla Juventus, che ormai è in fuga e ci resterà, anche se mai dire mai, molte cose clamorose hanno ancora il tempo di accadere; si potrebbe sperare in un triplice miracolo Florentia, che al Santa Lucia dopo quello di Roma e Milan si prenda anche lo scalpo delle bianconere,ma peccato che manchino i tre maggiori artefici di quelle imprese; Ardito in panchina, la capitana Giulia Orlandi a dominare il centrocampo e Maegan Kelly in attacco. Senza questi elementi, e senza il carisma e la mentalità vincente che portavano alla squadra, le neroverdi non sembrano davvero in grado di impensierire le Juventine. Se frenassero col Milan (in casa?uhm...) perdessero qualche punto con Inter e Roma e arrivassero a Firenze con qualche certezza polverizzata allora si, con una vittoria tutto sarebbe ancora possibile, ma sinceramente non lo credo. Cerchiamo invece di tenere il secondo posto, cerchiamo di vincere contro tutte le piccole, di non perdere a Milano e che Empoli e Florentia ci continuino a qualificare in champions continuando a beffare le nostre rivali. Per adesso restano solo i rimpianti di una doppia sfida quasi maledetta, punti persi che ci costeranno carissimi e che fanno ancora più male perchè il verdetto del campo, risultato a parte, è stato ben chiaro la Fiorentina è ben più forte di questa deludente, magmatica Roma, forse la delusione vera del campionato in corso visto il sontuoso mercato operato in estate.

IL PAGELLONE DI OMARONE

ORHSTROM 8; Ha parato tutto il parabile con interventi prodigiosi, partita attentissima con parata da annali su Bonfantini, sul primo goal non è assistita da Arnth e sul rigore di Andressa la parata era impossibile per chiunque. Sicurezza assoluta, una Dragowski senza barba e con occhi bellissimi, per Catalina Perez sarà dura imporsi nel breve.
CORDIA; 5,5 ; volontà e sostanza, ma partita nervosa, imprecisa, tocchi facili sbagliati che le attirano l'ira delle compagne, e poi quel fallo ingenuo su Ciccotti, una con la sua velocità poteva opporsi senza fallo.
ARNTH 6- ; non sono un fan della danese, ma non ha giocato male, pericolosa in avanti e attenta in più occasioni, ma quel "prego accomodati" alla Thestrup in occasione dell'1-1 è un errore da matita rossa.
VIGILUCCI 5,5 ; inedita centrale, cerca di sostituire degnamente Tortelli e ci riesce in più occasioni, ma quel rigore loffio ne penalizza la valutazione.
PHILTJENS 5,5 ;  se fosse entrata quella rasoiata di sinistro all'inizio saremmo qua a parlare di eurogoal del folletto belga, ma non avuto fortuna. Propositiva e volenterosa, anche troppo, visto i falli e gli interventi al limite che con un arbitro appena più in giornata grigia le sarebbero costati un meritato rosso. (THOGERSEN S.V. entra per salvare Davina dalla doccia anticipata, ma non ha tempo di costruire granchè)
GUAGNI 7,5 ; il coast-to-coast nell'azione del primo goal è un qualcosa di immenso da vedere e rivedere, si è mangiata il campo con l'appetito di Obelix ed è riuscita comunque, dopo quella corsa folle, a lanciare un missile terra aria che Ceasar non ha potuto trattenere. Peccato che nel secondo tempo sia sparita dal gioco, anche poco cercata dalle compagne.
ADAMI 5,5 ; in giornata così così, geometrie eleganti alternate a passaggi imprecisi e inconcludenti, poco lucida anche in fase d'attacco. E ormai le difese avversarie il giochino dell'angolo sul primo palo con lei che prova il tacco al volo alla Mancini lo hanno capito.(BREITNER 7; un goal di grande opportunismo e furbizia dopo due minuti dall'ingresso in campo, poi qualche attenta chiusura; la nostra guerriera teutonica sta tornando)
PARISI 6; la maga del centrocampo ha le polveri un poco bagnate, più precisa e utile nella manovra di Adami ma senza quei grandi guizzi che nelle giornate migliori illuminano d'immenso il terreno di gioco. (MASCARELLO 6; ordinata e combattiva, ma si vede poco)
MAURO 5,5 mai nel vivo delle azioni, tocca pochi palloni e non in modo memorabile, anche se si fa vedere con due conclusioni piuttosto pericolose. Giornataccia, avrà modo di rifarsi.
BONETTI 5,5 ; la nostra attaccante più in forma e ispirata con la Roma non ha proprio fortuna; dopo la disastrosa gara d'andata, un'altra prova incolore fatta di tentativi perlopiù imprecisi e finanche velleitari (ma perchè cercare un improbabile tiro in porta in quella punizione al minuto 93 invece di crossare in area?) e poi il rigore andava battuto da lei e solo da lei.
DE VANNA 7; conferma il buon momento di forma, è lei che trascina l'attacco, che si fa trovare pronta sulla respinta di Ceasar per l'1-0, che prende un palo sfortunato dopo un'azione perfetta, che si sbatte, cerca e trova pericolose punizioni. Leader tutto cuore, ormai è parte del progetto.

CINCOTTA 6,5; i problemi muscolari di Tortelli e Agard lo costringono a scelte azzardate, ma la squadra fa un primo tempo di altissimo livello in casa di una big, e nel momento di maggior sofferenza azzecca il cambio di Breitner; senza quei pali e quel pareggio in zona Cesarini parleremo di capolavoro tattico, ma anche così è stata davvero una buona partita. Però, mister, con le grandi non se ne vince proprio una, e c'è da chiedersi come mai.

giovedì 23 gennaio 2020

VERSO ROMA - FIORENTINA WOMEN'S



Quando lo scorso settembre la nostra viola affrontò la partita più sfortunata del travagliato inizio di stagione, tra noi tifosi serpeggiò la paura che in quell'inizio autunno a tinte molto grigie si fosse concluso un ciclo, quello della Fiorentina stabilmente al vertice del campionato, mal che vada seconda classificata ma mai relegata nel gradino più basso del podio o addirittura nemmeno su di esso; eppure, dopo la dura lezione ricevuta dall'Arsenal, una vittoria all'ultimo respiro contro una Florentia che però si credeva meno forte di quanto poi lo fosse realmente, arrivò una sconfitta immeritata, assurda, in una partita che a chiamarla sfigatissima si va sempre lontano dalla realtà.


Lo sguardo assorto e concentrato della nostra capitana come simbolo della forza di questa Fiorentina (fonte; pagine facebook Fiorentina women's)


Fu innanzitutto la sagra del goal che non entra nemmeno a pagarlo, con personale via crucis di Tatiana Bonetti, due legni e un rigore parato da una Camelia Ceasar mai più così brava (non mi venite a dire che è una grande portiere perchè in questa stagione ha fatto degli arrosti che neanche alla sagra della pecora in brace,meglio la Pipitone con un braccio legato dietro la schiena) e un goal bellissimo e regolarissimo segnato da Paloma, un capolavoro cancellato dalla terna arbitrale. Come se non bastasse, alla fine di questo primo tempo maledetto un altro talento fin troppo sopravvalutato del nostro calcio, la giallorossa Anna Maria Serturini (che la Bertolini continuerà a portare in azzurro al posto della nostra Tatiana..) lascia partire un siluro da venti metri che con una parabola imprendibile si insacca alle spalle della Durante, il classico golasso della domenica (in tutti i sensi) che non le ricapiterà di segnare per anni, fatto sta che, anche se nel secondo tempo le nostre si sono perse e la Roma è andata a legittimare il risultato raddoppiando, quella sconfitta iniqua grida vendetta al cielo. E sinceramente anche molti di noi tifosi, dopo che il Milan aveva battuto la stessa Roma per 0-3 in trasferta, e quella squadra mazzolata dalle rossonere ce ne viene a dare due al Bozzi, avranno avuto paura che questa stagione fosse quella del passaggio di consegne, Juve imprendibile e Milan e Roma troppo rafforzate...e invece no, cari miei, no. Perlomeno non ancora. Perchè comunque, anche se la Roma ci sgambettasse di nuovo domenica, anche se il Milan (come è molto probabile) battesse il Bari nella partita da recuperare, la classifica direbbe comunque Fiorentina 28, Roma 27 e Milan 26. Questo se andasse tutto proprio male male male. Se invece, come sono fiducioso e speranzoso che accada, con le giallorosse facciamo risultato, le teniamo a -4 o in caso di vittoria addirittura a -7, che vorrebbe dire levarsele di torno e preoccuparsi solo del Milan, ma anche se negli scontri diretti con le tre rivali finora le nostre hanno fatto solo un punto in casa col Milan, rossonere e giallorosse hanno pagato comunque un pesante dazio in Toscana; la Sangi infatto, che ha dato 6 punti a noi, ne ha tolti 3 a tutte e due le nostre rivali, e anche l'Empoli si è cotto il diavolo alla diavola a domicilio. In poche parole, se la Fiorentina è seconda e lo può restare ancora a lungo è grazie alle nostre belle cuginette Florentia e Empoli, che mi stanno ben simpatiche non solo perchè effettivamente mi piace seguirle e tifarle, ma perchè ci stanno aiutando, e le nostre ci hanno messo del loro vincendole tutte contro le provinciali, dopo quella vittoria rocambolesca a Sassuolo  nella quarta giornata, vero e proprio spartiacque in positivo della stagione, le sfide con le compagini di medio-bassa classifica sono state nostre senza troppi patemi,mentre le nostre rivali hanno impattato con tonfi clamorosi e inopinati. Un campionato non si vince solo con gli scontri diretti, si vince onorando gli impegni senza prendere sottogamba avversarie che, Orobica a parte, non meritano assolutamente di essere sminuite.
Comunque, veniamo alla stretta attualità, e definiamo con due parole la situazione di Fiorentina e Roma; viola euforiche e al massimo della forma, giallorosse scornate e depresse dopo una sconfitta rocambolesca e immeritata nello scontro diretto con il Milan, una partita dominata per tre quarti con due reti di vantaggio e poi rossonere che accorciano, trovano un pareggio fortunoso con il cross di Refiloe Jane che diventa un tiro avvelenato imprendibile per Ceasar  e poi i due nuovi acquisti misteriosi, la slovena Begic e l'islandese Tizia (non mi chiedete di ricercare l'impronunciabile cognome, mi fa fatica...no vabbè la so, Thorvaldsdottir) da una traversa di Giacinti riescono a ribadire la palla in rete, per una vittoria suggestiva quanto impensabile fino a pochi minuti prima, con una Elisa Bartoli furiosa che si sarebbe volentieri masticata le caviglie di qualche svagata compagna di reparto.
Le romaniste, che a mio parere soffrono una rosa fin troppo rimaneggiata e piena di straniere ancora lontane dallo spirito del progetto, che hanno giocato insieme ancora poche partite per cementarsi e trovare un equilibrio, con Manuela Giugliano che non riesce a superare i problemi fisici che la affliggono, Andressa ancora non al top della forma e Giada Greggi inopitamente lasciata in panchina perfetti simboli di una squadra senza nessun centro di gravità permanente, che la brava Bavagnoli si affanna a plasmare ma senza ottenere i risultati sperati.
Credo che sia il momento, con buona pace delle giallorosse che non mi hanno comunque fatto niente (anzi, Bartoli e Pipipipipipitone sono due miei idoli assoluti) di andare al tre fontane con il coltello tra i denti, di giocare come nelle ultime memorabili e spumeggianti uscite (dalla Juve in poi sono stati tutti trionfi belli e convincenti) e riprenderci con gli interessi quello che al Bozzi ci è stato tolto, per una sfida che è il vero esame di maturità della stagione; se le nostre fanno saltare il banco a Roma, allora tutto è ancora possibile, scudetto compreso. Io ci credo fermamente, amici, e voi?

lunedì 20 gennaio 2020

FIORENTINA WOMEN'S - FLORENTIA SAN GIMIGNANO 6-1


FIORENTINA WOMEN'S: 87 Ohrstrhom, 2 Cordia, 3 Guagni (c), 5 Tortelli, 7 Adami, 11 Vigilucci, 34 Agard, 12 Mascarello (61’ Parisi), 10 Bonetti, 17 De Vanna (72’ Catena), 9 Mauro (52’ Thogersen).
A disposizione: 14 Perez Jaramillo, 4 Jensen, 8 Parisi, 15 Ripamonti, 20 Catena, 24 Philtjens, 25 Thogersen, 29 Lazaro, 33 Fusini.
All. Antonio Cincotta.


 FLORENTIA SAN GIMIGNANO: 1 Schroffenegger, 6 Ceci, 32 Dongus ©, 2 Lipmann, 14 Bursi, 93 Roche L. (50’ Wagner), 25 Vicchiarello (69’ Imprezzabile), 21 Re, 10 Nocchi, 9 Martinovic, 31 Dupuy (50’ Nilsson).
A disposizione: 64 Tampieri, 4 Wagner, 5 Cosi, 7 Abati, 8 Lotti, 17 Nilsson, 22 Rodella, 27 Natali, 91 Imprezzabile.
All. Stefano Carobbi (assente, al suo posto Elisabetta Tona)



Le undici artefici del capolavoro (fonte; page facebook Firoentina women's)

Ieri mattina Firenze si è svegliata sotto un sole pallido e appena tiepido ma luminoso, e l'aria del Bozzi, dopo le piogge del sabato, era tersa e pulita, ideale preludio a una giornata di sole totale, che avrebbe illuminato gli splendidi colori viola delle magliette e delle bandiere sugli spalti.
Arrivano prima le ragazze della Florentia, non con un pullman ma con varie macchinate, il gruppetto delle toscane di Firenze e dintorni, il gruppetto delle tedesche e italiane altoatesine come Schoffenegger e Kuenrath, in pochi minuti sono già tutte davanti al Bozzi. Le nostre arrivano dopo, in file ordinate, con passo risoluto e battagliero, tutte salutano sorridenti, c'è voglia e ottimismo, anche per loro come per noi tifosi l'astinenza da stadio di casa è stata lunga, 34 lunghi giorni senza partite al Bozzi. Arriva il nuovo acquisto Catalina Perez, capelli lunghissimi colore del grano, si guarda intorno spaesata e curiosa, in quella che potrebbe essere la sua nuova casa per un tempo anche molto lungo. A chiudere la coda di campionesse Alia, che quasi ci invita a entrare, a prendere posto, a ruggire insieme a loro.

Dicevo del sole sopra e intorno a noi, ma non su di noi, gli spalti ahimè nessun raggio a riscaldarci nemmeno per sbaglio, ma è il tifo comune che ci tiene caldi, calore che resiste anche alla brezza di tramontana che implacabile fa di tutto per smorzarci gli entusiasmi, ma quando giocano le ragazze in casa può venire anche il Burian, nessuno farebe una piega.

sole ma non per tutti...

Bene, adesso vorrei raccontare la storia di una partita, ma la storia non c'è, somiglia a una cronaca di marcature sul tabellino, tanto le nostre annichiliscono le avversarie senza nemmeno dar loro il tempo di disporsi in campo, di entrare un minimo con la testa nella partita. Vi dico solo questo, minuto nove 2-0 per noi, minuto quaranta 4-0.
E questo furore del goal, questa sacralità gladiatoria nella pugna, è merito di una squadra ispiratissima, ma ha un terminale nella scatenata, immensa, tonitruante Tatiana Bonetti, in questo momento la miglior calciatrice italiana e la trascinatrice di una viola che sta viaggiando a livelli stratosferici.

Il primo goal è di puro opportunismo; Schoffenegger pressata da Mascarello rinvia a campanile, Bursi vorrebbe spazzare via ma arriva la furia Guagni che si impadronisce della sfera e appoggia a Mauro, ma Bonetti la chiama e Ila la lascia sfilare per Tatiana che appoggia comodamente in rete. Minuto 3 e viola già avanti.

Tatiana regina della partita (fonte; pagina facebook Fiorentina women's)

Il 2-0 invece è una pura gioia per gli occhi; Bonetti, versione assistWoman, regala una palla michelangiolesca a Mauro che di prima aggira Schoffenegger con un cioccolatino dal cuore scioglievole che non termina in rete, vi si adagia.


A questo punto non è che la Sangi non ci provi, che subisca passivamente; per due palle perse piuttosto malamente da Tortelli (errori davvero non da lei) la palla è arrivata a Martinovic che manda al bar due delle nostre ma invece di tirare pecca di altruismo e cerca di servire Nocchi, che subisce il ritorno della velocissima e intelligente Cordia, che sventa la minaccia. Ancora Florentia in avanti, ancora Martinovic che si muove bene ma aspetta un secondo a concludere e niente, arriva sempre Cordia a rimpallare il tiro, con l'americana oggi non ci si ragiona proprio.
In questo buon momento delle neroverdi però arriva il goal che proprio non ti aspetti; o meglio, un altro goal per noi era nell'aria, ma che Tatiana si mettesse a segnare DI TESTA in un'area presidiata dalle chilometriche Dongus e Lipman (la lunga maltese, come l'ho già prattianamente sopranominata) questo credo non lo avesse previsto nessuno. Eppure va così, angolo sul secondo palo, le centrali si perdono Tatiana che stacca imperiosa contrastata curiosamente da Nocchi, forse l'unica giocatrice in campo ancora più piccola di lei di statura, e insacca comodamente, e son tre, e sarebbero 4 subito dopo se la Schoffi non compiesse un grande intervento su conclusione di Alia. La Sangi non ci sta, e Lipman dagli sviluppi di un calcio d'angolo chiama al miracolo la nostra Stephanie, con inutile tap-in vincente della Martinovic in netto fuorigioco. Nell'azione successiva palla a Tatiana, che illumina la manovra, appoggia a Alia che serve una delle sue gustose girelle a Ilaria Mauro che ringrazia e deposita in rete.

Ma da chi andrà a festeggiare Ila, da chi andrà? (fonte; pagina facebook fiorentina women's)


Primo tempo praticamente perfetto, qualche sbavatura difensiva subito corretta dalle altre, tutte per una una per tutte, e Sangi annichilita, che ha giocato a dire il vero meno peggio di come si possa pensare, ma sono le nostre oggi ad avere il fuoco sacro dentro.

Tra i due tempi, bellissimo l'abbraccio del Bozzi a Giulia Orlandi, ex capitana di entrambe le squadre per la prima volta sugli spalti da spettatrice, con uno striscione in curva dedicato a lei e tanti bei cori da entrambe le tifoserie; sei nel cuore di tutti Giulia, senatrice a vita della viola.

striscione per Giulia


Secondo tempo e le ragazze nemmeno ci fanno tornare dal bar; scambio imperioso De Vanna (prova maiuscola dell'australiana, poi ve ne parlo nelle pagelle) Bonetti, e Tatiana scaraventa nell'angolo, manita e tripletta personale (Poi nel dopo partita ci dirà che non si è presa il pallone, ne ha già troppi a casa, bisogna capirla..).
La Florentia a dire il vero ha una reazione d'orgoglio, si sbatte, ci prova perlomeno a salvare la faccia, onore a loro e a Elisabetta Tona che non smette un attimo di incitarle a dare il meglio,ex grande calciatrice che ha smesso da troppo poco per non sentire la voglia di entrare e spaccare tutto. Questa reazione trova il giusto premio al minuto 61; cross di Ceci e apparentemente Martinovic stacca e deposita in rete, ma in realtà tale pregevole marcatura è della nostra Tortelli che cercando di anticipare Melania segna un bellissimo goal nella porta sbagliata. Vabbè, succede, anche perchè la Martinovic difficilmente avrebbe sbagliato se ci fosse arrivata lei.

Ma tale reazione d'orgoglio è appunto destinata a rimanere il classico goal della bandiera, perchè l'inesauribile immensa Bonetti si improvvisa Zidane con untocco di arrogante bellezza sl secondo palo sul quale si precipita la scatenata De Vanna, e il punteggio si fa tennistico.

Poi la partita si affievolisce,a nessuna interessa infierire, a rovinare la giornata perfetta è l'entrata killer e inutile su Alia del nuovo acquisto neroverde Nilsson, che al minuto 80 si prende l'unico giallo della sfida; piede a martello e nemmeno si va a scusare, spero che qualcuno insegni alla ragazzina un po' di educazione, perchè così non si fa, è vero che il calcio  è uno sport di contatto ma almeno vai li e scusati, specialmente con un monumento del calcio mondiale come Alia, hai leso maestà, non so se te ne rendi conto. Spero che il capitano non risenta troppo di questa botta per la gara con la Roma, ci mancherebbe anche questa ora.
La gara finisce con questo retrogusto amaro, ma alla fine grandi festeggiamenti, un pubblico gasato, solo un brusio di delusione per la Juve che l'ha spuntata a Empoli seppur soffrendo molto, ma non ci fa paura più niente, i grnadi sogni non sono più proibiti, dieci partite alla fine, tante.

Festa, festa, festa!! (fonte, pagina facebook Fiorentina women's)

Concludo la cronaca con un pensiero per questa Florentia; dove è finita la squadra tutta cuore che tanto aveva incantato? qualcosa si è spaccato nello spogliatoio o nella società, l'addio di Ardito, ingiustificato e traumatico, ha fatto crollare le certezze, tolto punti fermi, e le imprese contro Roma e Milan di novembre sembrano appartenere a un altro campionato, a un'altra squadra. Ma siete sempre voi ragazze, non avete più Orlandi e Kelly ma nove di voi chehanno scritto quelle pagine di storia ci sono ancora, dovete ricominciare a credere in voi, riprendetevi il vostro posto al sole.

Ma ora veniamo alla nuova rubrica
IL PAGELLONE DI OMARONE (che schifo di titolo, lo so...)


ORHSTROM 7 ; Chiamata poco in causa ma quando c'è bisogno di lei risponde sempre presente. Paratone su Lipman e sempre attenta.

ALIA 7,5; agonismo e grinta da vendere al mercato centrale, forse meno precisa del solito nelle verticalizzazioni, ma quando c'è il cap la squadra gira a mille.

TORTELLI 6; al passivo due svarioni difensivi che non le appartengono e un'autorete comunque sfortunata, all'attivo un secondo tempo impeccabile dove ha arginato con maestria le ripartenze neroverdi; la media è una sufficienza.

AGARD 7; elegante, composta, glaciale, non si scompone mai, ed è sempre dove deve essere. Sicurezza, valium per tifosi.

CORDIA 8; domina sulla fascia destra, pota palloni in avanti, in pratica si sostituisce a Stephanie per sventare due conclusioni di Nocchi e Martinovic; datele una falciatrice almeno taglia anche l'erba già che c'è.

VIGILUCCI 7; dovrà pagare qualcosa per l'affitto della fascia sinistra, visto che è sua e solo sua e non ci vuole altra gente di passaggio. Gladiatrice silenziosa.

MASCARELLO 7,5; qualche sbavatura all'avvio, ma poi si acchiappa il pallino del centrocampo come Harry Potter il boccino del quidditch, e chi passa di li deve fare i conti con lei. Piccola Gattuso dai piedi più educati, e sempre più importante. (61' Parisi 6,5; entra a gara già indirizzata ma è sempre utile nel dettare i tempi)

ADAMI 7; geometrie eleganti, flipper della manovra sempre a segno nei punti giusti, tessitrice instancabile di manovre vellutate.

MAURO 8 ; sempre al posto giusto al momento giusto, quando c'è da lasciare palla la lascia, quando c'è da metterla dentro lo fa di prima e benissimo. Bomber insostituibile. .  (52' THOGERSEN 5,5; corre corre corre poi arriva in area e si mangia goal colossali. Film visto parecchie volte, che inizia a stufare..)

BONETTI 10; tre goal, due assist ancora più belli dei goal, no ha sbagliato nulla, il partitone dei partitoni; come direbbero in tanti può  fare ancora meglio, ma sinceramente non so come si possa fare meglio di così, diccelo te Tatiana.

DE VANNA 8,5 ; quesito; ma dove è finita la calciatrice di inizio stagione, che non passava mai il centrocampo, ripetitiva e quasi indisponente nel suo reiterare dei soliti movimenti e sostanzialmente avulsa dal gioco della squadra? evidentemente la fuoriclasse australiana, che fuoriclasse lo è sempre stata ma doveva dimostrarlo anche qua in Italia, si è messa al servizio della squadra e si è innamorata del progetto, ora torna a difendere, si è fatta imprevedibile, ha più feeling con le compagne e perfino con noi tifosi. Brava Lisa, continua così, hai un mio post critico da ricacciarmi in gola. Lei è leggenda.  (72' CATENA S.V.; che bello rivederti in campo Michela, sapessi Clelland e Durante dietro di me come ti applaudivano e incitavano, amicizia vera di un grande gruppo).

E ora Roma ragazze, riprendetevi con gli interessi quei tre punti che ci hanno ladrato al Bozzi, ora siete più forti voi.

sabato 18 gennaio 2020

VERSO FIORENTINA - FLORENTIA SAN GIMIGNANO...E NON SOLO

Ci siamo, ragazze e ragazzi della curva Pozzolatico e non. Dopo ben 35 giorni  possiamo tornare al nostro caro Bozzi, dove le ragazze ci aspettano per farci sognare ancora.
Partiamo subito da una lieta notizia; la portiere colombiana Catalina Perez è il nostro nuovo acquisto!!


Catalina davanti al giglio e con Joe Barone (uno di noi!!)(fonte; pagina facebook fiorentina women's)


25 anni, viene dal campionato statunitense e in prospettiva potrebbe essere un ottimo acquisto, anche se una sua eventuale esplosione provocherebbe sconquassi di mercato, perchè almeno una tra Orhstrom e Durante diventerebbe di troppo. Ma come tutte le scommesse straniere potrebbe anche risolversi in un nulla di fatto, infatti la società le ha fatto un contratto di soli 6 mesi,a limite grazie lo stesso e via senza troppi danni. In ogni caso si è presentata molto bene,sembra una ragazza seria e determinata,e se è brava quanto è grazioso il suo sorriso allora ne vedremo delle belle.
Ma le note liete non finiscono qui. Le ragazze attraversano un ottimo momento di forma, riprendendo dal punto in cui erano rimaste prima di natale. Ora, la gara con l'Orobica non fa molto testo, le bergamasche sono l'unica squadra veramente materasso della serie A, che sinceramente merita  la retrocessione; ripescate inopinatamente per il campionato  in corso dopo le defezioni di Chievo e Mozzanica, 6 punti in un campionato e mezzo, senza uno straccio di progetto tecnico, sono un imbarazzo per questo campionato, loro si vere dilettanti allo sbaraglio, e c'è da chiedersi come le nostre abbiano fatto a prendere un goal da questa formazione. In ogni caso viola che c'è,cattiva sotto porta, De Vanna in crescita, ma ora c'è da affrontare una squadra che si, è in crisi e frastornata, ma comunque sul pezzo e assai pericolosa.
La Sangi, infatti, da dicembre in poi ha subito veri e propri terremoti societari che ne hanno compromesso la finora solida struttura. Dopo i trionfi contro Roma e Milan prima è arrivato l'addio di Giulia Orlandi, poi l'esonero molto discutibile di Ardito (che non credo fosse dovuto solo alle sconfitte contro Sassuolo e Tavagnacco, c'è di più anche se noi non lo sapremo mai) e soprattutto la loro bomber Meagan Kelly che dal Canada ha fatto sapere "Grazie a tutti ma mi sposo, non torno, arrangiatevi" altra botta micidiale per la società di Becagli, al punto da minarne la credibilità tra i tifosi, facendo ipotizzare un progetto sull'orlo del fallimento; ma con gli acquisti della tedesca Wagner e della svedese Nilsson, due straniere ancora tutte da scoprire ma comunque due acquisti che in teoria possono rimpiazzare Orlandi e Kelly (eh, vedremo, mica facile..) segno che la società ha dato segni di vita.
Il nuovo tecnico delle neroverdi Stefano Carobbi contro l'Inter ha usato una tattica più difensivista, bloccando le non irresistibili nerazzure sullo zero a zero grazie anche a una strepitosa Katja Schroffenegger, ma creando poco o nulla in avanti. Cercare di congelare il risultato con le nostre pimpanti Bonetti, Mauro, Paloma (anzi, Mauro&Paloma, ormai sono un binomio consolidato, tra risate sul web e scherzacci da caserma alla povera Tatiana...) credo porti loro solo a raccattarne una fraccata, le Sangimignanesi dovranno giocare ed essere propositive se vogliono uscirne senza danni.
Cincotta ha solo l'imbarazzo della scelta, a parte in porta, dove presumibilmente giocherà ancora Stephanie per dare alla Perez almeno il tempo di ambientarsi,  la difesa con Agard, Arnht e Tortelli a contendersi due posti su tre (Per me la coppia centrale è Agard-Tortelli o altrimenti mi sale l'ansia, ma vedremo...) Alia e Davina sulle fasce, centrocampo con il nostro faro Parisi e la bravissima Mascarello (che vi avevo detto?) sempre più nei progetti dell'allenatore e l'attacco con l'abbondanza di sempre, probabilmente schiererà il 4-2-4 che tanto bene ha fatto con De Vanna/Paloma  e Thogersen sulle fasce, e il dinamicissimo duo Mauro-Bonetti come terminali offensivi.



Due immagini della gara d'andata al Santa Lucia, che finì 4-2 per le nostre con doppietta di Paloma (fonte; pagina facebook Fiorentina women's)


Personalmente sono piuttosto fiducioso, anche se la Sangi non va mai sottovalutata, con la sua solida difesa e la Martinovic cliente scomoda in avanti, ma si può fare senza troppi patemi.
Ma questo weekend, oltre al derby toscano, vede anche un'altra grande sfida, quella tra Empoli ladies e Juventus eccezionalmente al Castellani anzichè a Monteboro. Ora, sarebbe stato bellissimo vedere entrambe le sfide, ma qualche genio le ha messe in contemporanea, peccato perchè un Empoli al massimo della condizione e della garra dopo la grande vittoria con il Milan (che con le toscane ci sbatte i denti non poco...) è un bruttissimo cliente per le ragazze di Rita Guarino, tira aria di grande impresa ed è un gran peccato perdersela, ma con l'illogicità degli organi deputati a  "organizzare" il palinsesto tv c'è poco da discutere, ormai noi tifosi non si conta più del due a briscola nemmeno nel femminile.

 Comunque un grande in bocca al lupo alle ragazze del grande Pistolesi, il tecnico che stimo di più in questa serie A, capace, simpatico e veramente paterno con le sue atlete. Sarà soprattutto la partita di Rachele Baldi, la strepitosa Baldi che tanto vorrei in viola; dai Rachele, piglia anche gli spilli, fai vedere a tutti che sei più forte della Giuliani e meriti la maglia titolare della nazionale. Varriale e Giatras, siete tra le tre  coppie di centrali più forti del campionato, annullate la Girelli e la Bonansea, ce la potete fare. Lucia di Guglielmo, sei una delle calciatrici tatticamente più disciplinate della serie A, è un piacere vedere come padroneggi la fascia. Simonetti, stai diventando sempre più una piccola Parisi, e non è un complimento da poco. Prugna, sei la toscana più talentuosa del campionato, terrorizza Gama e Sembrant con le tue incursioni. La Juve sarà sempre la più forte, ok, ma queste ragazze empolesi possono tenere loro testa come all'andata, con le bianconere che videro i sorci verdi fino al novantesimo.Io ci credo, anche in ottica scudetto, la Juve deve perdere punti da qualche parte prima o poi, e il Castellani sembra un buon posto per pagare dazio.

Le ragazze terribili di Pistolesi dopo la gara contro il Milan; potremo rivederle così anche domenica? (fonte; pagina facebook Empoli ladies)


Insomma, un weekend eccitante da non dormirci stanotte, nel quale ci sarebbe potuto essere anche Milan-Roma, che invece verrà giocata, tenetevi forte...lunedì alle, aspetta non ce la faccio...alle 12 e 30. Ora, io vorrei proprio sapere veramente perchè ca**spita il calcio femminile debba essere così mortificato, una partita che vedranno in pochissimi, sarà off limits per studenti, lavoratori, persino chi è a casa a quell'ora vorrà prepararsi il pranzo. Io ho paura, ho veramente paura, qui c'è da ritrovarsi a vedere Fiorentina -Juve di mercoledi alle 3 del mattino, io non ho parole. Vabbè, continuiamo così, facciamoci del male.

giovedì 16 gennaio 2020

TAMARA GOMBOLI LASCIA LA FIORENTINA WOMEN'S

Chi è Tamara Gomboli? non una calciatrice, o un'allenatrice in seconda, ma una figura altrettanto importante. E, purtroppo era, la team manager della società, la prima persona che arrivava allo stadio, quella che era accanto alle calciatrici durante il riscaldamento, che nelle sostituzioni incitava la giocatrice entrante e si complimentava (o consolava) con  quella uscente, un elemento insostituibile durante le partite della Fiorentina women's, facente parte di quel paesaggio viola che dagli spalti entra nella memoria e nel cuore dei tifosi partita dopo partita. Appena più adulta delle calciatrici, donna bella ed elegante, Tamara dava uno stile a tutto l'insieme.

Tamara con Alia Guagni e Giulia Orlandi (fonte; facebook)

Oggi pomeriggio, per motivi che come è giusto che sia sa solo lei, ha annunciato con un commovente post sui social il suo addio alla carica che ricopriva, lasciando tra noi tifosi e appassionati un rammarico vivo e sincero, come se avesse lasciato una calciatrice tra le più quotate. Per chi segue la società da più tempo di me la costernazione è veramente tanta, e anche se in questi mesi non l'ho mai conosciuta o salutata ho sempre sentito parlare molto di lei, e bene, dagli altri tifosi. Prima di ogni fischio d'inizio sentivo domandare dagli habituè se "C'era già la Tamara" un talismano, una istituzione che andava ben al di la del semplice ruolo manageriale.

 Mi ero sempre ripromesso di parlarle, di chiederle un autografo, ma ero convinto che ci fosse tutto il tempo del mondo, che come spesso accade invece non c'era. La convinzione è che per noi supporter, per noi popolo del Bozzi al quale appartengo da poco ma mi sembra di appartenere da sempre, una delle frasi più pronunciate nei prossimi mesi, o forse nei prossimi anni sarà "Ma ve la ricordate la Tamara a fianco della panchina?".

Come tante figure apparentemente di contorno, quando poi lasciano il loro posto diventano di colpo importanti, la loro inaspettata assenza viene notata più della discreta presenza, e tutti ci sentiremo per qualche tempo orfani di lei, e il paesaggio del Bozzi, quello familiare a tanti di noi, cambierà di colpo, come se nella Colazione dei canottieri di Renoir la signora che beve da sola si alzasse e se ne andasse via, o nella cover di Abbey Road George Harrison tornasse indietro a prendere una cosa in macchina.
Sarà dura abituarsi al nuovo sfondo senza di te, ma in questi casi non possiamo altro che augurarti buona fortuna per il futuro e ringraziarti di esserci stata a ogni partita per anni, e lasciarti alla consapevolezza che sarai ricordata negli anni da centinaia di calciatrici, addetti ai lavori e tifosi. Buon domani, Tamara.

martedì 14 gennaio 2020

IL NEREO ROCCO DI TRIESTE E LA MEZZ'ORA DA SOGNO DEL TAVAGNACCO

Una delle mie segrete aspirazioni è di andare a vedere almeno una partita per ogni giornata di campionato, ovviamente la viola se gioca in casa ma non disdegno certo puntate a Empoli o San Gimignano. L'ultima giornata del girone di andata si presentava però particolarmente grama; tutte e tre in trasferta e pure lontano, ma prima di natale leggo che Tavagnacco - Juventus si giocherà al Nereo Rocco di Trieste, città che da parecchi anni sognavo di visitare, vista la mia passione per Svevo e la cultura mitteleruropea. E quindi, viste anche le giornate stupende di questo inizio gennaio, mi sono detto; perchè non godersi il capoluogo giuliano e andare a tifare Tavagnacco contro le dirette rivali di noi tifosi viola? Mia moglie ha avallato entusiasta la proposta, e il giorno dopo i biglietti erano già prenotati. 


favoloso colpo d'occhio

Beh, a parte il viaggio riuscitissimo, la bellezza genuina di paesi pedemontani incantevoli come la Sequals di Primo Carnera e San Daniele del friuli (Indovinate cosa abbiamo mangiato a pranzo? si, proprio lui, un enorme tagliere del prosciutto dei prosciutti) e la città che davvero ha mantenuto le promesse in tutto, entrare al Nereo Rocco è stato davvero emozionante. Perfino mia moglie, praticamente digiuna di calcio, ha ammirato la struttura, davvero uno degli stadi più belli d'Italia, si spera che la Triestina torni presto nella massima serie sia per il suo blasone che per poter dare maggiore risalto a questo impianto.

Tifoso del Tavagnacco per un pomeriggio


Ma parliamo adesso della partita; naturalmente sulla carta un Davide contro Golia, la capolista indiscussa contro la penultima, ma mi sentivo che per le ragazze di Rita Guarino non sarebbe stata certo la totale passeggiata di salute pronosticata da tanti. Perchè il Tavagnacco è in zona retrocessione ma è tutt'altro che una squadra materasso, non lo è mai stata in realtà; la Fiorentina ci ha vinto di misura e la nostra ex Sofia Kongouli ci ha fatto tremare fino all'ultimo secondo, il Milan ci ha chiuso i conti solo al novantesimo, hanno perso spesso ma sempre con onore e lottando, e poi ricordatevi dell'epica vittoria del 13 dicembre a San Gimignano, vittoria al minuto 94, di rabbia e di fatica, un capolavoro di stakanovismo calcistico.

Per le gasatissime ragazze di Lugnan la sosta natalizia è arrivata quindi nel momento meno opportuno, perchè sulle ali dell'entusiasmo i miracoli sono meno impossibili. Ma dopo una meravigliosa (lo dico davvero, senza nessuna ironia) cena di auguri con fanta, coca cola, piatti e bicchieri di carta e tanta allegria (le feste migliori della mia vita sono state così, nessun ristorante stellato potrà mai restituire la magia della convivialità e dei pentoloni di pasta al sugo con la pancetta) le friulane sono tornate al lavoro belle ottimiste e determinate, e fin dal fischio d'inizio hanno ripreso a giocare con lo stesso spirito di quel fantastico secondo tempo in val d'elsa.

La prima che si è accorta della pericolosità delle gialloblù è stata la capitana bianconera Sara Gama, che da triestina doc è tornata a giocare a casa, nello stadio che guardava trasognata da bambina, e contro la sua ex squadra, che nel Tavagnacco Sara ci ha giocato ben quattro stagioni e ci avrà lasciato certamente un pezzetto del suo cuore grande. Complice anche la giornata no di una irriconoscibile Linda Sembrant, la Gama ha cercato subito di mettere ordine per sventare le minacce crescenti di una squadra che andava a mille e di timori reverenziali non ne aveva nemmeno per sbaglio.

La Juve prova a far gioco ma la difesa è attenta, le due giapponesi Kato e Kunizawa (che dal Giappone venire a giocare in provincia di Udine è già poesia...) fermano le pericolose esterne zebrate, anche il centrocampo non molla un colpo, le bianconere sbagliano e iniziano anche a discutere tra di loro, non si capacitano di tanta resistenza, come tutte le squadre titolate in fondo hanno un orgoglio da difendere, non sopportano di essere messe alla frusta dalle penultime. Ma Veritti, Babnik,Chandarana e Puglisi continuano a battersi come leonesse, in attacco non ci sono ne Kongouli ne Polli ma la Ferin ci mette sempre un'energia e una voglia incredibili. I tifosi friulani, persi in mezzo all'organizzato e martellante (pure troppo) tifo juventino si fanno sentire sempre di più (persino mia moglie, improvvisatasi tifosa delle gialloblu, inizia a intonare il coro inventato da lei sul momento "Tavagnacco mettile nel sacco" ) e al minuto 20 accade davvero quello che nemmeno i più fiduciosi in fondo ipotizzavano; parte una palla, Chandarana si mangia la Sembrant che commette anche un vistoso fallo di mano che senza il vantaggio sarebbe stato rigore e probabilmente espulsione, e con un delizioso tocco di destro batte l'altissima Doris Bacic sul secondo palo.

E' il tripudio, il composto pubblico esplode di gioia, e a questo punto però lascio la parola a un triestino illustre più bravo di me a parlare di calcio, Umberto Saba, e alla sua poesia bellissima che si intitola semplicemente "Goal", perchè una rete in questo stadio non è una rete normale, è una rete cantata da Saba.

"Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla – unita ebrezza – par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
– l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa – egli dice – anch’io son parte."



Ecco, quest'ultima strofa però non rispecchia la reltà della partita di domenica, perchè la portiere Alessia Capelletti, che pochi minuti prima aveva salvato alla grande su conclusione di Girelli, non ci pensa neanche a mandare baci di lontano, ma corre velocissima ad abbracciare le sue compagne, ci si butta proprio addosso, ragazze in delirio, momento magico che tante di loro ricorderanno a lungo.


La statua di Saba in centro a Trieste

 E qui, personalmente, ho realizzato distintamente due cose; che il Tavagnacco avrebbe perso la partita e che di fatto si è salvato. Si, perchè le ragazze friulane non avrebbero avuto, con questa partenza sprint, le energie per contenere il ritorno dell'armata di Rita Guarino, ma questa squadra, credetemi tutti, con questo goal ha capito di essere forte, di avere il coraggio e anche la tecnica per mettere due o più squadre dietro a loro. Quello che poi è successo dopo vale solo per il tabellino e per assegnare i soliti tre punti alla Juve, ma non deve contare per voi ragazze e per Lugnan, del quale ammiro il lavoro.Perchè il Tavagnacco è una istituzione di questo campionato, una nobile vera, paradossalmente le prime in classifica sono le ultime arrivate solo con più soldi a disposizione, il Tavagnacco è in serie A da dodici anni consecutivi, è la tradizione e una società che ha fatto tanto per tutto il calcio femminile. Ragazze, vi voglio tra le big anche l'anno prossimo, ma dopo il goal alla Juve ora tutti i vostri tifosi, dei quali per una volta è stato davvero bello fare parte, crederanno per voi e vi sosterranno.
E' stato un piacere Tavagnacco, è stato un piacere Trieste, e spero arrivederci a presto.

martedì 7 gennaio 2020

LISA DE VANNA, OVVERO CRONACA DI UN (TEMPORANEO) FLOP.

Inizio il nuovo anno mio e del blog con il primo post critico, anche se spero costruttivamente critico, sulla calciatrice che forse ha reso di meno proporzionalmente alle aspettative su di lei.

Quando a fine agosto venne annunciato sui social l’acquisto di Lisa de Vanna, provai una forte emozione composta in egual maniera  da stupore e subitanea perplessità. Da giorni si annunciava un misterioso grande colpo, e la 35enne De Vanna era appunto un nome gettonato, anche se mi ero convinto (forse perché lo speravo di più) che arrivasse Daniela Sabatino.

Lisa de Vanna (fonte; tuttomercatoweb)

Ovviamente il nome incute rispetto, è davvero uno di quelli che pesano; la De Vanna, alias legend, è stata la bandiera del calcio australiano (quello con la federazione che non voleva mandare le sue calciatrici in Italia perché il nostro campionato non era ritenuto all’altezza, e poi pum pam! due schiaffi presi al mondiale e tutti zitti) ha disputato mondiali, vinto partite importanti, insomma una calciatrice che non ha più niente da dimostrare, un po’ come Ribery arrivato a Firenze più o meno negli stessi giorni.
Ma io, fin dagli albori della mia passione calcistica, non ho mai gradito molto il “vecchio  saggio” che viene in serie A, maschile o femminile che sia, a sparare le ultime cartucce. Certo, ci sono le eccezioni, vedi Klose alla Lazio, vedi lo stesso  Ribery che prima di infortunarsi ha regalato perle assolute, ma la serie A, a un livello tattico, è il campionato più difficile in assoluto, quello dove le difese sono più rocciose e organizzate e tanti attaccanti che hanno segnato a grappoli in altri campionati seppur prestigiosi qui diminuiscono drasticamente il loro score realizzativo.

Nel suo esordio nel proibitivo match contro l’Arsenal perso per 0-4 al Franchi la De Vanna, a dire il vero, non fece affatto male, anzi fu una delle poche a salvarsi dal disastro, anche se apparve subito chiaro che il feeling con le altre attaccanti era ancora tutto da stabilire; ogni dialogo con Tatiana Bonetti fu inesistente, e Lisa cominciò ben presto a fare quello che le è sempre piaciuto durante tutta la sua carriera; prendere palla quasi a centrocampo, puntare le avversarie, saltarle in velocità e poi concludere; solo che con una difesa come quella delle londinesi l'impresa era davvero ardua.
Nella prima di campionato contro la Florentia stesso copione; stavolta l’avversaria era più morbida (ma perché aveva ancora da trovare una sua identità, poi avrebbe fatto ricredere tutti) e De Vanna, entrata a partita in corso, seppe creare scompiglio e sorprendere le avversarie, riuscendo anche a trovare un goal di rabbia e potenza al minuto 94, quello (sostanzialmente inutile) che fissò il risultato sul 4-2 per le viola.

Lisa in azione (fonte;firenzeViola.it)

In pratica, però, l’evoluzione di Lisa in viola per parecchie giornate si ferma qua. Un’altra buona prova con goal contro il morbido Tavagnacco e poi tante partite da subentrata, tante azioni furiose e donchisciottesche contro difese che, ormai capito il giochino, si sono limitate a scortarla verso la linea di fondo; chiedere alla retroguardia della Juventus, con Gama, Boattin  e Sembrant che hanno arginato le azioni della nostra senza sforzo apparente, anche se a dire il vero anche le altre attaccanti gigliate non sono state molto più propositive.
Però l'avventura di Lisa in viola dal mese di dicembre sembra aver trovato un punto di svolta; nelle ultime due vittorie contro Empoli e Inter il mister Cincotta, con la sua indiscutibile perizia tattica,le ha trovato infatti una sua possibile collocazione; non più punta ma esterna di fascia destra, sempre con il vizio del dribbling reiterato ma almeno più utile alla manovra, con le pericolose incursioni che hanno mandato in tilt la solitamente attenta difesa empolese e il bell’assist di prima alla Bonetti per il 2-0 contro l’Inter, ma anche se le cose vanno meglio in questo stesso ruolo a me piace più Paloma, che è meno veloce ma più elegante, la passa prima e con più precisione, ha una visione di gioco più ampia e soprattutto dialoga con le altre centravanti, quel dialogo che alla De Vanna nelle prime partite è drammaticamente mancato e ora procede a singhiozzo.

Insomma, per una che arrivava come il colpo estivo più eclatante della serie A, che doveva vincere la classifica marcatori e insegnare calcio alle “acerbe” attaccanti italiane, due goal e qualche assist mi pare un bottino ben magro. Non è stata davvero una seconda Patrizia Panico, lei si una leggenda, che quando nella stagione 2015-2016  arrivò in viola per l’ultimo suo atto da giocatrice di anni ne aveva ben 40, ma segnò 20 goal in 21 partite (!!!).

Ora non voglio dire, anche perché non lo penso, che Lisa deVanna sia un problema per la squadra, un fardello del quale liberarsi prima possibile, anche perché come detto nelle ultime partite sta crescendo, ed è apprezzabile che per le feste natalizie, anzichè tornare a casa, sia rimasta a Firenze ad allenarsi; ma certamente deve cercare di adeguarsi di più alla serie A, comprendere che il suo stile e il suo tipo di giocate potevano essere efficaci nei campionati australiani e americani ma non qua da noi, e trovare in se quella giusta umiltà per dimenticare il suo blasone e mettersi davvero al servizio delle compagne e della squadra.

Ma comunque questa situazione non è colpa di Lisa, ma della politica societaria.  A mio modesto parere quello che la dirigenza viola (e di tante altre squadre, non solo italiane) non vogliono più capire è che non bisogna puntare solo sulle straniere, blasonate o meno che siano, bisogna scommettere soprattutto su ragazze di talento cresciute qua, che amino Firenze e la Fiorentina, che dormano con la maglia viola addosso e per questa stessa maglia diano fino all’ultima goccia di sangue probabilmente di colore viola anch’esso, nel calcio femminile si può ancora fare, si può ancora costruire una squadra con ragazze di cuore, come quelle aggregate da poco  in prima squadra che meritano più spazio, talenti come Marta Varriale o Cecilia Prugna delle quali vi ho già parlato in precedenza, una Rachele Baldi che blindi la porta per anni. E se per qualche anno non si vince un gran che pazienza, ma se i talenti si confermano e si cementa il gruppo poi i risultati comincerebbero ad arrivare a valanga (e questo vale anche per la squadra maschile; ogni anno mezza squadra che va e viene, zero punti fermi, capitani che sono in rosa da 2-3 stagioni , e a cosa ci ha portato? a lottare per la salvezza, la FIORENTINA che lotta per non retrocedere, serve aggiungere altro?) i campionati belli li fanno le moschettiere, i gruppi affiatati, dalla Juventus che ha poche straniere e molti talenti italiani se li sta coltivando (Glionna, Caruso, Cantore, Panzeri, Boglioni già presa e lasciata a Empoli, e non mi venite a dire che ha ereditato anche loro dal Brescia, questo è superlavoro dei talent scout e di una ispirata gestione societaria) all’Empoli ladies dell’ottimo Pistolesi, un tecnico che vuole bene alle proprie ragazze, basta sentirlo in campo come infonde loro sicurezza e personalità. Proprio come Rita Guarino, si vede che  fa fare gruppo alle sue atlete, appare evidente che le ragazze bianconere per lei su butterebbero nel fuoco, ed è questo che fa la differenza. Anche il Tavagnacco, con una rosa poco competitiva ma con un allenatore che a San Gimignano ha pianto con le sue ragazze dopo la vittoria in extremis, che fanno le cene di natale a pizza, fanta e coca cola (che spettacolo, grande Lugnan) vedrete che ora riemerge, ce la fa perlomeno a lottare per la salvezza fino in fondo. Facciamo una Fiorentina women’s sui talenti di casa e poche straniere scelte con cura, e torneremo grandi.

Abbiate la bontà di rileggervi  la rosa che ha vinto il campionato 2016-2017; Orhstrom, Durante, Fedele, Alia Guagni, Linari, Tortelli, Bartoli, Parisi, Adami, Vigilucci, Orlandi, Carissimi, Zazzera, Mauro, Bonetti, Salvatori Rinaldi, Caccamo; la viola più forte di sempre, e con solo Stephanie Orhstrom non italiana. Lascio a voi le conclusioni.

La viola vincente..e italiana (fonte;tuttosesto.it)

Momenti felici (fonte;calcio femminile italiano)


In ogni caso Lisa de Vanna, sia come sia, merita rispetto e fiducia, magari coi mesi cresce sempre di più e diventa un punto fermo (ma dovrà vedersela anche con la rientrante Clelland...) e mi smentisce alla grande, e in quel caso non mi parrà vero di scrivere un post stavolta celebrativo, e di ammettere che mi sono sbagliato; dai Lisa, fammelo scrivere presto.

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