giovedì 30 gennaio 2020

IO E... IL VIOLA CLUB GO WOMEN'S

Di solito sono piuttosto restio a legarmi a club e associazioni, vuoi per esperienze passate non proprio esaltanti, vuoi per una certa tendenza da lupo solitario, o per dirla con le parole di Groucho Marx, semplicemente perchè "Non vorrei mai far parte di un club che accetti tra i suoi membri uno come me".
Scherzi a parte, mi sono avvicinato al Bozzi e al mondo del calcio femminile con una certa diffidenza, quella di chi ha visto litigare e offendere anche nelle categorie più infime, quella di chi aveva paura che le calciatrici fossero subissate di offese becere; a dirvela tutta ero pessimista, pensavo che la serie A femminile l'avrei seguita soprattutto dal divano di casa.





E invece l'impatto con lo stadio Bozzi, che considero adesso un luogo di felicità e uno stato d'animo positivo, è stato fin da subito ottimo. Poche persone, e quello è un peccato, ma gente che mi è andata subito a genio, con la testa sulle spalle, che intonava cori variopinti e simpatici, mai offensivi se non per l'arbitro, il povero martire e capro espiatorio di ogni partita (ma come fanno a resistere?...) ma anche in quel caso mai cattivi, sfottò in stile fiorentino, pungenti ma senza violenza.

Dalla seconda partita mi sono avvicinato al gruppo che staziona sempre al centro della tribuna, quella che poi ho scoperto chiamarsi la "Curva Pozzolatico" ho intessuto le prime amicizie, senza nemmeno accorgermene sono diventato uno di loro. E il tifo pulito è continuato, inuna delle ultime partite qualcuno di "esterno" ha provato a dare il via a un coro becero e fuori luogo ma non è stato seguito e ha cercato fortuna altrove, e le mie speranze sono diventate certezze; ho molti difetti ma penso di poter mettere al mio attivo di essere una persona sportiva, che vuole un mondo di bene alla viola ma rispetta le avversarie, e per qualcuna provo anche simpatia, e se c'è da applaudire una bella azione avversaria non mi tiro certo indietro, nemmeno se chi la fa veste bianconero. Quando ho parlato con i membri del consiglio del viola club, che mi hanno invitato, non costretto o che, invitato senza impegno a essere dei loro, ho detto loro chiaro e tondo il mio pensiero, e nessuno di loro ha trovato da ridire, anzi. Per quello nei giorni scorsi sono stato lieto di recarmi alla storica casa del popolo 25 aprile in via Bronzino, che da pistoiese non conoscevo ma io alle case del popolo/circoli arci sono molto legato fin da bambino, e anche oggi le preferisco a ogni altro luogo ricreativo sia perchè appunto mi ci sento a mio agio che per una certa affinità di idee, e quindi è stato un piacere doppio entrare finalmente in sede.

Appena dopo aver ricevuto la tessera

 Una bella stanza piena di foto e di ricordi di una storia appena quadriennale ma già ricca di eventi e trofei, Jacopo che ti mette a tuo agio, che ti lascia il tempo di ambientarti, di decidere, ma che al tempo stesso ti emoziona e ti fa sentire parte di un qualcosa di bello.

 Vi dico la verità, è da pochi anni che risiedo stabilmente a Firenze, non sono abituato alla grande città (cioè, per me Firenze lo è, lo so che un romano o un milanese si metterebbero a ridere, ma per Omar da San Baronto comune di Lamporecchio vi garantisco che è un bel salto) ma ho imparato che ogni città ne nasconde dentro una più piccola, e il quartiere 4, il mio quartiere 4, è pieno di luoghi da scoprire, dove ritrovare genuinità e spontaneità, e nella sede del viola club mi sono sentito bene, e sono diventato con piacere il socio numero 101, ho iniziato quindi un nuovo centenario, che si spera sia colmato in tempi brevi, con tanti altri appassionati che però portino con se la voglia di tifare pulito e il rispetto per le ragazze, nostre e avversarie. Prima ero un semplice tifoso della Fiorentina, ora sono un socio del Viola club Go women's, e questo mi fa davvero un gran piacere.

Cosa accomuna il nuovo corso del calcio femminile, la Fiorentina Wome'n e il club? che sono tutti giovanissimi, movimenti che devono crescere, e devono crescere bene. Sta a noi sostenere questa realtà, conservarla pulita, restare uniti per il bene delle ragazze che meritano un tifo organizzato e costante; sono atlete che lavorano per se stesse e la loro passione ma anche per noi, che ci regalano sabati e domeniche più belli di quello che sarebbero senza di loro, e che ci hanno unito, fatti conoscere, creato amicizie tra persone che altrimenti non avrebbero rapporti.

Se vi va andate sul sito del club violaclubgowomens.it e prendete tutte le informazioni, è tutto scritto nero su bianco, tutto trasparente, niente millanterie o fregature. Parlate con Jacopo e gli altri del consiglio, avvicinatevi a questo piccolo grande mondo, date un'identità al vostro tifo per le ragazze. Viva il Viola club go women's, viva la Fiorentina women's, viva Firenze.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

INCONTRO CON SARA COLZI, E L'IMPORTANZA DELL'OPEN DAY DEL PONTEDERA CALCIO FEMMINILE.

 Fin dalla splendida intervista che, ormai più di un anno fa, mi regalò (Potete trovarla qui;  IL VIOLA E IL ROSA: LE PROTAGONISTE; INTERVIS...