giovedì 16 gennaio 2020

TAMARA GOMBOLI LASCIA LA FIORENTINA WOMEN'S

Chi è Tamara Gomboli? non una calciatrice, o un'allenatrice in seconda, ma una figura altrettanto importante. E, purtroppo era, la team manager della società, la prima persona che arrivava allo stadio, quella che era accanto alle calciatrici durante il riscaldamento, che nelle sostituzioni incitava la giocatrice entrante e si complimentava (o consolava) con  quella uscente, un elemento insostituibile durante le partite della Fiorentina women's, facente parte di quel paesaggio viola che dagli spalti entra nella memoria e nel cuore dei tifosi partita dopo partita. Appena più adulta delle calciatrici, donna bella ed elegante, Tamara dava uno stile a tutto l'insieme.

Tamara con Alia Guagni e Giulia Orlandi (fonte; facebook)

Oggi pomeriggio, per motivi che come è giusto che sia sa solo lei, ha annunciato con un commovente post sui social il suo addio alla carica che ricopriva, lasciando tra noi tifosi e appassionati un rammarico vivo e sincero, come se avesse lasciato una calciatrice tra le più quotate. Per chi segue la società da più tempo di me la costernazione è veramente tanta, e anche se in questi mesi non l'ho mai conosciuta o salutata ho sempre sentito parlare molto di lei, e bene, dagli altri tifosi. Prima di ogni fischio d'inizio sentivo domandare dagli habituè se "C'era già la Tamara" un talismano, una istituzione che andava ben al di la del semplice ruolo manageriale.

 Mi ero sempre ripromesso di parlarle, di chiederle un autografo, ma ero convinto che ci fosse tutto il tempo del mondo, che come spesso accade invece non c'era. La convinzione è che per noi supporter, per noi popolo del Bozzi al quale appartengo da poco ma mi sembra di appartenere da sempre, una delle frasi più pronunciate nei prossimi mesi, o forse nei prossimi anni sarà "Ma ve la ricordate la Tamara a fianco della panchina?".

Come tante figure apparentemente di contorno, quando poi lasciano il loro posto diventano di colpo importanti, la loro inaspettata assenza viene notata più della discreta presenza, e tutti ci sentiremo per qualche tempo orfani di lei, e il paesaggio del Bozzi, quello familiare a tanti di noi, cambierà di colpo, come se nella Colazione dei canottieri di Renoir la signora che beve da sola si alzasse e se ne andasse via, o nella cover di Abbey Road George Harrison tornasse indietro a prendere una cosa in macchina.
Sarà dura abituarsi al nuovo sfondo senza di te, ma in questi casi non possiamo altro che augurarti buona fortuna per il futuro e ringraziarti di esserci stata a ogni partita per anni, e lasciarti alla consapevolezza che sarai ricordata negli anni da centinaia di calciatrici, addetti ai lavori e tifosi. Buon domani, Tamara.

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