giovedì 23 gennaio 2020

VERSO ROMA - FIORENTINA WOMEN'S



Quando lo scorso settembre la nostra viola affrontò la partita più sfortunata del travagliato inizio di stagione, tra noi tifosi serpeggiò la paura che in quell'inizio autunno a tinte molto grigie si fosse concluso un ciclo, quello della Fiorentina stabilmente al vertice del campionato, mal che vada seconda classificata ma mai relegata nel gradino più basso del podio o addirittura nemmeno su di esso; eppure, dopo la dura lezione ricevuta dall'Arsenal, una vittoria all'ultimo respiro contro una Florentia che però si credeva meno forte di quanto poi lo fosse realmente, arrivò una sconfitta immeritata, assurda, in una partita che a chiamarla sfigatissima si va sempre lontano dalla realtà.


Lo sguardo assorto e concentrato della nostra capitana come simbolo della forza di questa Fiorentina (fonte; pagine facebook Fiorentina women's)


Fu innanzitutto la sagra del goal che non entra nemmeno a pagarlo, con personale via crucis di Tatiana Bonetti, due legni e un rigore parato da una Camelia Ceasar mai più così brava (non mi venite a dire che è una grande portiere perchè in questa stagione ha fatto degli arrosti che neanche alla sagra della pecora in brace,meglio la Pipitone con un braccio legato dietro la schiena) e un goal bellissimo e regolarissimo segnato da Paloma, un capolavoro cancellato dalla terna arbitrale. Come se non bastasse, alla fine di questo primo tempo maledetto un altro talento fin troppo sopravvalutato del nostro calcio, la giallorossa Anna Maria Serturini (che la Bertolini continuerà a portare in azzurro al posto della nostra Tatiana..) lascia partire un siluro da venti metri che con una parabola imprendibile si insacca alle spalle della Durante, il classico golasso della domenica (in tutti i sensi) che non le ricapiterà di segnare per anni, fatto sta che, anche se nel secondo tempo le nostre si sono perse e la Roma è andata a legittimare il risultato raddoppiando, quella sconfitta iniqua grida vendetta al cielo. E sinceramente anche molti di noi tifosi, dopo che il Milan aveva battuto la stessa Roma per 0-3 in trasferta, e quella squadra mazzolata dalle rossonere ce ne viene a dare due al Bozzi, avranno avuto paura che questa stagione fosse quella del passaggio di consegne, Juve imprendibile e Milan e Roma troppo rafforzate...e invece no, cari miei, no. Perlomeno non ancora. Perchè comunque, anche se la Roma ci sgambettasse di nuovo domenica, anche se il Milan (come è molto probabile) battesse il Bari nella partita da recuperare, la classifica direbbe comunque Fiorentina 28, Roma 27 e Milan 26. Questo se andasse tutto proprio male male male. Se invece, come sono fiducioso e speranzoso che accada, con le giallorosse facciamo risultato, le teniamo a -4 o in caso di vittoria addirittura a -7, che vorrebbe dire levarsele di torno e preoccuparsi solo del Milan, ma anche se negli scontri diretti con le tre rivali finora le nostre hanno fatto solo un punto in casa col Milan, rossonere e giallorosse hanno pagato comunque un pesante dazio in Toscana; la Sangi infatto, che ha dato 6 punti a noi, ne ha tolti 3 a tutte e due le nostre rivali, e anche l'Empoli si è cotto il diavolo alla diavola a domicilio. In poche parole, se la Fiorentina è seconda e lo può restare ancora a lungo è grazie alle nostre belle cuginette Florentia e Empoli, che mi stanno ben simpatiche non solo perchè effettivamente mi piace seguirle e tifarle, ma perchè ci stanno aiutando, e le nostre ci hanno messo del loro vincendole tutte contro le provinciali, dopo quella vittoria rocambolesca a Sassuolo  nella quarta giornata, vero e proprio spartiacque in positivo della stagione, le sfide con le compagini di medio-bassa classifica sono state nostre senza troppi patemi,mentre le nostre rivali hanno impattato con tonfi clamorosi e inopinati. Un campionato non si vince solo con gli scontri diretti, si vince onorando gli impegni senza prendere sottogamba avversarie che, Orobica a parte, non meritano assolutamente di essere sminuite.
Comunque, veniamo alla stretta attualità, e definiamo con due parole la situazione di Fiorentina e Roma; viola euforiche e al massimo della forma, giallorosse scornate e depresse dopo una sconfitta rocambolesca e immeritata nello scontro diretto con il Milan, una partita dominata per tre quarti con due reti di vantaggio e poi rossonere che accorciano, trovano un pareggio fortunoso con il cross di Refiloe Jane che diventa un tiro avvelenato imprendibile per Ceasar  e poi i due nuovi acquisti misteriosi, la slovena Begic e l'islandese Tizia (non mi chiedete di ricercare l'impronunciabile cognome, mi fa fatica...no vabbè la so, Thorvaldsdottir) da una traversa di Giacinti riescono a ribadire la palla in rete, per una vittoria suggestiva quanto impensabile fino a pochi minuti prima, con una Elisa Bartoli furiosa che si sarebbe volentieri masticata le caviglie di qualche svagata compagna di reparto.
Le romaniste, che a mio parere soffrono una rosa fin troppo rimaneggiata e piena di straniere ancora lontane dallo spirito del progetto, che hanno giocato insieme ancora poche partite per cementarsi e trovare un equilibrio, con Manuela Giugliano che non riesce a superare i problemi fisici che la affliggono, Andressa ancora non al top della forma e Giada Greggi inopitamente lasciata in panchina perfetti simboli di una squadra senza nessun centro di gravità permanente, che la brava Bavagnoli si affanna a plasmare ma senza ottenere i risultati sperati.
Credo che sia il momento, con buona pace delle giallorosse che non mi hanno comunque fatto niente (anzi, Bartoli e Pipipipipipitone sono due miei idoli assoluti) di andare al tre fontane con il coltello tra i denti, di giocare come nelle ultime memorabili e spumeggianti uscite (dalla Juve in poi sono stati tutti trionfi belli e convincenti) e riprenderci con gli interessi quello che al Bozzi ci è stato tolto, per una sfida che è il vero esame di maturità della stagione; se le nostre fanno saltare il banco a Roma, allora tutto è ancora possibile, scudetto compreso. Io ci credo fermamente, amici, e voi?

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