lunedì 27 aprile 2020

LE INTERVISTE IN ROSAZZURRO; ANDREA ARZILLI


Oggi inauguriamo le interviste in rosazzurro, quelle dedicate al pianeta Empoli ladies, come sapete una squadra che ho molto a cuore per vari motivi.
E' un piacere inaugurarle con una figura che è assolutamente indispensabile per questa società, ovvero Andrea Arzilli, il cuore pulsante del tifo azzurro, colui che per primo ha dato un'identità alla curva di Monteboro, e che è anche un mio caro amico.

Andrea ha accettato di raccontarsi e raccontare la sua passione, in una intervista che risulterà imperdibile per ogni tifoso e addetto ai lavori delle ladies empolesi,o anche solo per chi ama il calcio femminile nel suo aspetto più pulito e genuino.


Prima foto che ho scattato a Andrea, appena conosciuti, che ho molto cara.


-Andrea, non sai quanto sono felice di averti su questo blog. Sei ben più di un tifoso,sei il motore degli spalti di Monteboro, quello che coinvolge, che cementa la curva, a cui vogliono bene gli altri tifosi e le ragazze stesse. Ma dicci, come è nata questa passione travolgente per le ladies azzurre, che tra l'altro mi hai trasmesso alla grande?

E' iniziata a nascere quando il Castelfranco si tramutò in Empoli Ladies nel 2016, da grande tifoso azzurro (seguo la prima squadra maschile da quasi 40 anni)  vedere la maglia che amo indossata da ragazze di talento mi ha fatto scattare la scintilla in automatico. Il primo anno  ricordo che le ragazze militavano in serie B e mi limitavo a seguirle a distanza tenendomi informato sui risultati, e ho visto dal vivo solo la prima partita nell'autunno del 2016, l'1-1 contro la Novese all'inizio del secondo campionato in B, poi vinto con seguente promozione nella massima serie. Ho continuato a seguirla sporadicamente fino al 2018 (con l'Empoli maschile di Andreazzoli che mieteva successi a valanga era difficile seguire entrambe le mie passioni) Ma dall'avvio della stagione 2018/2019, il campionato della nuova promozione in A, sono diventato tifoso sfegatato di queste ragazze, e non le ho più lasciate.


-Da quanto tempo hai preso le redini del tifo azzurro?

Ufficialmente nell'autunno del 2018, quando, come ti dicevo, sono diventato un assiduo frequentatore di Monteboro.  All'inizio eravamo una decina, tutti provenienti dal maschile, e con tempo si sono aggiunti nuovi tifosi tra cui tu. 


- E non sai che mondo fantastico ho scoperto grazie a te; lo racconto io adesso un aneddoto, prima della gara contro la Roma sei venuto da me che ero tutto solo a seguire il riscaldamento delle ragazze, ti sei presentato in quanto hai riconosciuto in me (Ricordandoti della foto del profilo) Il grafomane che imperversa sulla pagina facebook Empoli ladies, mi hai preso sottobraccio e mi hai fatto diventare parte della curva, non mi dimenticherò mai del tuo gesto così bello e spontaneo perchè da esso è nata l'amicizia con te, Ilaria, Sabatino e tanti altri frequentatori della curva di Monteboro. 

Tornando a noi, so che ami ideare striscioni per le ragazze, e realizzarli tu stesso. Quali sono quelli che ti sono riusciti meglio? ce li puoi descrivere? 

Il primo che ho fatto è stato quello presentato alla cena di natale del 2018, mentre le ragazze lo firmavano hanno fatto il fioretto di tornare in serie A al termine della stagione, e così è stato, lo considero uno striscione portafortuna.



Un altro molto simpatico e famoso tra i tifosi è quello per Cecilia Prugna, che come sai indossa il numero 7, e mi è venuta l'idea di scrivere semplicemente CP7, sulla falsariga di Cr7; da allora Cecilia è diventata per tutti CP7.

-In questi giorni hai anche creato di tua iniziativa anche la prima sciarpa dedicata all'Empoli ladies, che non vedo l'ora di avere.

Si, sono molto felice e orgoglioso di questa mia creazione, speriamo di tornare presto tutti insieme a Monteboro e di sfoggiarla tifando le nostre ragazze.


Tifo in tempi di quarantena; Andrea e il figlio Alessio con la nuova sciarpa (la bramo!!)


-E parlando di cori, qual è il tuo preferito, quello che è più bello da cantare insieme alla curva?

Uno che mi piace molto è quello per Cecilia "E facci un goal, Cecilia Prugna facci un goal...." Ma quello che la curva sente di più è senz'altro "Siamo sempre con voi, siamo sempre con voi, siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai"

-Concordo, mi piace tantissimo cantare quel coro insieme a voi, col tuo tamburo a scandirlo. Apprezzo molto anche quello per la Hjolman, "Alè alè alè alè,Jenny, Jenny".

 Sei anche un ottimo organizzatore di trasferte; quali sono state le più lunghe e avventurose?


La prima trasferta in assoluto per me è stata il 6  gennaio del 2019  a Roma contro la Lazio, tutta in solitaria. La partita era di domenica, il giorno prima sono andato a Roma in treno, ho dormito da mio figlio che vive nella capitale e il giorno dopo siamo andati insieme allo stadio, le nostre ragazze non sapevano nulla e mi guardarono ammirate e felici perchè era la prima volta che qualcuno metteva gli striscioni delle ladies in trasferta, e per giunta la Lazio per le sue giocatrici non aveva preparato alcuno striscione, e mescolati con qualche genitore delle ragazze ricordo che facemmo davvero un bel tifo, e per giunta vincemmo 1-0, al termine di una partita tiratissima.
In un'altra trasferta a Vinovo, nella prima gara di questa stagione contro la Juventus, per caso conobbi una signora molto gentile accanto a me che tifava per le bianconere,  ci mettemmo a tifarle Empoli accanto e a sventolarle le bandiere quasi in faccia, sfottendoci in modo del tutto scherzoso con lei ea altri Juventini,anche perchè il vantaggio iniziale di Prugna su rigore mi aveva decisamente imbaldanzito, poi purtroppo la Juve ribaltò il risultato ma fu una partita bellissima e intensa fino all'ultimo. Insomma, alla fine  risultò che questa signora era la mamma di Sara Gama, la ricordo con piacere perchè era una signora davvero molto gentile e simpatica.


Alcuni dei protagonisti del tifo azzurro.



Lo spettacolo della curva empolese a Vinovo.


-Credo che tifare Empoli sia un privilegio anche per un ambiente unico, una vera oasi del calcio, e questo grazie soprattutto ad Alessandro Pistolesi. Che rapporto hai con il mitico mister azzurro?

Col mister ho rapporti ottimi, perchè è una persona come sai anche tu squisitissima, c'è proprio una simpatia reciproca a livello umano, condividiamo ideali non solo calcistici. Lo stimo molto per il suo lavoro, è fantastico sotto tutti gli aspetti ed ha in se una passione che ti travolge.

-Verissimo, entri a Monteboro da ignaro ed esci innamorato di tutto l'ambiente, e questo può succedere solo se in esso c'è positività e magia, cose che Alessandro garantisce da 35 anni. 
Parliamo adesso di calciatrici; so che vuoi bene a tutte, ma quali sono le giocatrici azzurre che più ti entusiasmano a livello tecnico, e che ti hanno entusiasmato in passato tra quelle non più in rosa?

Come hai detto te mi piacciono tutte e non ce n'è una che non vorrei ancora in rosa il prossimo anno, ma i talenti migliori in assoluto per me sono Rachele Baldi, che ha conquistato anche un meritato posto in nazionale, Cecilia Prugna, Lucia di Guglielmo e Marta Varriale, tutte ragazze brave e anche molto simpatiche. Due giocatrici del Passato che ho nel cuore sono Giulia Orlandi e Costanza Esperti, oltre a Elisa Caucci, capitana storica di Castelfranco prima ed Empoli poi, che poi ha passato la fascia a Lucia di Guglielmo.





I selfie che invidio di più in assoluto!!nell'ultimo si vede la maglia che Cecilia Prugna ha regalato al nostro tifoso numero 1, con dedica.


-E tra le avversarie, quali sono quelle che ti fanno tremare più i polsi?

Oltre a quelle più note che giocano anche in nazionale, a me piace molto Elisa Polli, una ragazza del Tavagnacco che nell'ultima gara veramente ci ha messo in apprensione, forte fisicamente e molto brava a muoversi in area.

- Concordo, un vero incubo. Tra l'altro a mio parere sarebbe un profilo ideale per l'attacco azzurro...ma non divaghiamo. Qual è stato il momento più bello vissuto da tifoso a Monteboro?

Ovviamente la promozione in serie A alla fine della scorsa stagione, i meravigliosi festeggiamenti sul campo di Monteboro, ricordo che fui coinvolto dalle ragazze, chiamato in campo a festeggiare con loro, un'emozione incancellabile.




Beato tra le ..campionesse.


- Dove può arrivare questo Empoli ladies, se nella prossima stagione riesce a trattenere tutte le giocatrici migliori?

Secondo me la squadra se  mantiene tutti i suoi effettivi può crescere ancora, con altri 2-3 elementi interessanti per garantire più turnover questa squadra potrebbe lottare per entrare tra le prime cinque. Il tutto però a prescindere dalla permanenza di Pistolesi, questo gruppo ha bisogno del nostro mister e non voglio nemmeno pensare che per qualche motivo possa andare ad allenare altre squadre, è un appello che faccio alla società e ad Alessandro stesso.

-E al quale mi unisco di tutto cuore, un Empoli senza il mister non lo voglio proprio immaginare, lui è la storia e la memoria di questo club. Un'ultima domanda e poi ti lascio andare; cosa ti auguri per il futuro del movimento?

Che continui a crescere come nelle ultime due stagioni, e soprattutto che non si torni indietro di un passo.

E' proprio vero Andrea, ma sappi che questa crescita è dovuta anche a persone come te, che organizzano, che coinvolgono, che mantengono un ambiente sereno e un tifo pulito e sportivo, che in questo sei impareggiabile. Sono davvero felice di averti avuto ospite nel mio spazio virtuale, nell'attesa di rivederci presto e tifare ancora insieme per i colori azzurri, l'altra metà del cielo del mio tifo calcistico.

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