lunedì 27 aprile 2020

LE INTERVISTE IN VIOLAROSA; STEFANIA FRARI


Cari lettori, oggi abbiamo con noi una persona che tutti al Bozzi conoscono e stimano, e che per il mio progetto è un profilo davvero ideale perchè è sia una gran tifosa della Fiorentina women's che una ex calciatrice, quindi ci può davvero parlare di calcio femminile a 360 gradi.
Stefania è una di quelle tifose che fa davvero parte del Bozzi, una vera istituzione, una di quelle assieme alla Giada e altre che se non le vedi allo stadio almeno mezz'ora prima del fischio d'inizio c'è da preoccuparsi e chiamare "Chi l'ha visto" perchè davvero senza di loro la curva non sembra più la stessa. Ragazza classe 1957, tutti la conoscono e le vogliono bene, ed è davvero un piacere per me intervistarla, ringraziandola ancora per il tempo concessomi.



-Stefania, è un vero piacere averti ospite sul mio blog, grazie di avere accettato. Tu sei una supertifosa, ma ancora prima sei stata una calciatrice, presentati e raccontaci della tua carriera calcistica.

Ciao, io ho cominciato a giocare a calcio piuttosto tardi, ne avrei avuta anche l'occasione ma un po' per il mio carattere e un po' per altri motivi non ho accettato di iniziare a giocare. Poi, nell'ormai lontano 1987, mentre ero in palestra mi dissero che cercavano ragazze per la squadra femminile Osteria nuova, e finalmente mi decisi a provare. Il gruppo era fantastico, e lo dimostra il fatto che dopo tanti anni ancora siamo in contatto e quando possiamo ci vediamo. Il problema è che eravamo contate, a volte la domenica non riuscivamo nemmeno a essere in undici per giocare...ma il divertimento era tanto. Nell'Osteria nuova ho giocato per 4 stagioni, poi per vari motivi la squadra si sciolse e in diverse ragazze andammo a giocare nel 25 aprile, ci ho giocato per circa 8 anni non saltando mai una partita, e siamo riuscite a vincere anche il campionato regionale. Eravamo un gruppo meraviglioso e incredibilmente unito, una per tutte e tutte per una, e con  sei o sette compagne andavamo insieme anche in vacanza, questi sono veramente tra i ricordi più belli della mia vita. 



-In che ruolo giocavi?

Centravanti, dai piedi piuttosto buoni se posso dirlo, la mia specialità erano le punizioni da fuori area.

- E' bellissimo leggerti Stefania, traspare proprio tutta la passione che hai provato nel fare il tuo sport. Il tuo ricordo più bello da calciatrice?

Quando abbiamo vinto il campionato regionale siamo andate a fare le finali nazionali a Marotta, in un albergo talmente fatiscente da non poterci proprio stare (questo per farti capire la considerazione che ci veniva data..) e a forza di protestare ci hanno spostate a Fano, e proprio da Fano è iniziato il nostro percorso, e come tutte le cose c'è chi le prende sul serio e chi no...comunque giocavamo al ritmo di due partite al giorno sotto il sole di fine giugno e siamo arrivate "Esime" , ma ci siamo divertite un sacco e non ce lo scorderemo mai. Ricordo che alla premiazione ufficiale era presente la grande Carolina Morace, un'esperienza bellissima. Carolina è stata una grandissima giocatrice, anche se l'abbiamo vista giocare poco, giusto qualche partita in nazionale quando si ricordavano di trasmetterla. 





-E dopo l'esperienza col 25 aprile, il tuo apice da calciatrice, dove hai giocato?

Io e altre mie compagne siamo passate in blocco al San Giusto, li finalmente avevamo il nostro campo dove poterci allenare e giocare..anche qui tra alti e bassi ci siamo divertite tantissimo, e qui a San Giusto ho concluso la mia carriera.

-Conosco l'impianto di San Giusto, molto carino e accogliente, per quanto mi riguarda. Per restare in tema, com'era giocare a calcio qualche annetto fa per una donna? com'erano i campi, le strutture, la cornice di pubblico?

Guarda, te li puoi immaginare, spesso erano veramente al limite della praticabilità. Il pubblico era composto da amici e parenti, ci saranno state 20 o 30 persone a partita, a andare bene.

- Quali sono le calciatrici più forti con le quali hai giocato assieme? E le avversarie più temibili?

Tutte le mie compagne del 25 aprile, allenatori compresi! Di avversarie forti ce ne erano tante, le squadre più ostiche da affrontare erano Garfagnana, Palaie e GoGo.

-E quando hai appeso gli scarpini al chiodo come ti sei sentita?

-Sinceramente per me è stato un po' un trauma...ho smesso nel 2004 e per un po' non sono nemmeno andata a vedere le ragazze giocare, mi informavo sul risultato e stop. Ma come tutte le cose, poi passa.

-Ti capisco Stefania, io ho giocato per poco e in serie Z, ma è dispiaciuto anche a me, è tutto un mondo che perdi e che poi ti manca tremendamente, a prescindere dalla categoria in cui hai militato.
Parlaci adesso della Stefania tifosa; da quanto segui le ragazze della Fiorentina women's?

-All'inizio le seguivo solo su Viola channel ma non andavo allo stadio, poi dopo la partita-scudetto al Franchi del 2017 alla quale ho assistito mi sono appassionata e ho cominciato a frequentare il Bozzi, dove ho fatto amicizia con molte persone tra cui la Giada, e abbiamo iniziato a seguire le ragazze anche in trasferta, e speriamo che quanto brutto periodo passi presto così da ricominciare a farlo, perchè seguire le nostre beniamine è bellissimo e ci manca molto.

-Il tuo ricordo più bello vissuto sugli spalti?

Ce ne sono tanti, ma quello che ricordo con più piacere è la supercoppa italiana a La Spezia contro la Juve, una goduria pazzesca anche per come è maturata!!

-Quali sono le tue preferite tra le ragazze della Fiorentina women's?

Ovviamente Alia Guagni, lei è la Fiorentina e Firenze, e anche Ilaria Mauro perchè ho giocato con il numero 9 per diciotto anni e vederlo sulla sua schiena mi trasmette emozione. Ma comunque tutte le nostre ragazze mi piacciono e mi trasmettono qualcosa di bello.

- Per finire; cosa ti auguri per il futuro del movimento?

Che venga finalmente riconosciuto il professionismo, perchè le ragazze si allenano come gli uomini e in campo ci mettono la stessa fatica e passione, e anche qualcosa di più.

Stefania, è stato veramente un piacere entrare nel tuo mondo e nei tuoi ricordi che ci hanno restituito un bellissimo spaccato del calcio fiorentino di una volta, ti ringrazio veramente tanto, appena possiamo vederci ti abbraccio forte!

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