martedì 28 aprile 2020

LE PROTAGONISTE; INTERVISTA A MARTA VARRIALE


Ladies and gentleman, 


Oggi per me è un giorno importante, che rappresenta una vera tappa nella piccola storia de Il viola e il rosa. Non speravo mai infatti di avere ospite su questi lidi una calciatrice di serie A in attività, era un'eventualità che avevo più sognato che sperato, ma a volte i sogni si realizzano. E tra l'altro colei che presento non è una qualunque, ma una delle mie favorite, che ho rammentato tantissime volte per i meriti derivati da una stagione di grande livello; si, cari miei lettori fedeli, avete capito, è qui con noi il numero 26 dell'Empoli Ladies MARTA VARRIALE!!!!

Una bella foto recente di Marta (fonte; pagina facebook Empoli ladies)


Sapete, mi ricordo ancora di un giorno di dicembre nel quale scrissi un articolo dove mi auspicavo di vederla in viola, perchè già nelle mie primissime visite a Monteboro, senza conoscere niente dell'ambiente e della squadra, Marta mi ha sempre impressionato (e con lei tutta la retroguardia empolese) per i suoi interventi attenti, perentori ma anche eleganti, di solito un difensore o è l'una o è l'altra cosa, Marta è una delle poche che riesce a essere entrambe.
 Insomma, dopo aver letto l'articolo  mi scrisse per ringraziarmi, è stata la prima a farlo per il mio modesto blog, e per i casi stupendi della vita è ora la prima ad apparirvi di persona.
 Poi col tempo ci siamo tenuti in contatto via social, e mi ha sempre ringraziato per ogni parola che ho speso su di lei, anche se io non ho mai scritto niente che non fosse vero, non ho mai parlato con piaggeria o calcolo di nessuna calciatrice in questo blog, spero mi crediate. Però dovete sapere che per un blogger che lavora solo per pura passione (tradotto; non ci guadagna ne ci guadagnerà mai un centesimo) i complimenti di una diretta interessata sono veramente una soddisfazione impareggiabile, vuol dire che in qualche modo sono riuscito a raggiungere l'obiettivo che mi sono prefissato fin dal primo momento, ovvero restituire in minima parte quelle emozioni che ricevo dagli spalti.

E quando qualche giorno fa le ho chiesto aiuto per il mio neonato progetto mi ha risposto di si con quella cortesia e quell'entusiasmo che fa di lei una persona unica dal punto di vista umano, che ha dalla sua oltre alla gentilezza una carica di  simpatia  impareggiabile, seguire su Instagram per credere. (E tra l'altro voglio aggiungere che non è stata la sola, anche altre calciatrici, gentilissime, hanno deciso di partecipare, mi sembra di sognare, veramente...ma non voglio anticipare troppo) .
Insomma, io spero di potere ormai definire Marta un'amica, e sono felicissimo che proprio lei sia la prima calciatrice dell'attuale serie A a concedermi l'onore di apparire sul blog.

Ma lasciamo la parola alla nostra protagonista di oggi;

Ciao Marta, lasciami ribadire il piacere che, da tuo fan, mi fa averti ospite sul mio blog, sono persone e storie come la tua che mi rendono orgoglioso di aver creato il mio spazio virtuale.
Ultimamente ti sei raccontata molto tramite video interviste su Instagram, raccogliendo  consensi tra appassionate e appassionati. Presentati ancora una volta al pubblico e parlaci di Marta bambina, come si è innamorata del pallone e grazie a chi.

Ciao Omar, è un piacere per me poter rispondere a questa tua intervista.
 Sono nata il 30/08/1994 a Bagno a Ripoli (Firenze). Fin da quando ero piccola ho sempre avuto la passione per il calcio,giocavo in giardino con mio fratello e amici. La passione mi è stata trasmessa da Lorenzo, mio fratello, più grande di due anni rispetto a me. Ho seguito le sue orme e i miei genitori mi hanno sempre appoggiata. A dire la verità è stato mio babbo un giorno a propormi di fare un provino nella società dove all'epoca giocava mio fratello, il San Donnino, dove ho esordito all'età di 10 anni.

Quindi anche tu, come praticamente tutte le altre ragazze della tua generazione, hai iniziato coi maschietti prima di avere una squadra femminile tutta per te?

Si, esatto. 

Hai sempre giocato come centrale di difesa, o prima hai provato anche altri ruoli?

In realtà prima di finire centrale di difesa ho provato un po' tutti i ruoli, tranne portiere e attaccante. Il ruolo di difensore centrale lo devo al mio attuale allenatore Alessandro Pistolesi, è stato lui a scoprirmi in questa veste.

In questo blog, frequentato da tanti appassionati della Fiorentina women's, farà piacere apprendere notizie sulla tua parentesi al Firenze di Andrea Guagni e Sauro Fattori. Cosa ci puoi dire della tua esperienza in viola?


Altro che le figurine Panini, queste sono quelle belle!


Nell'Acf Firenze ho giocato con le giovanissime e con la primavera fino ad arrivare a fare metà stagione da Gennaio a Giugno in prima squadra, in serie A. E' stata un'esperienza molto positiva, ho esordito da titolare nella massima serie all'età di 17 anni a Udine contro il Chiasellis. 
A Firenze ho avuto l'opportunità di confrontarmi con giocatrici molto forti, una su tutte Alia Guagni, non sto qui a dirvi quanto sia forte, già lo sapete. Linari, Salvatori Rinaldi, Vigilucci, Fusini, tutte giocatrici che anche adesso sono in categoria e sono molto forti. Ho giocato con capitan Orlandi, adesso ex calciatrice ma grande colonna portante dell'Acf Firenze e della Fiorentina poi. Per ultima, non per importanza ma semplicemente perché è ancora con me ad Empoli, Norma Cinotti. 





Momenti col Firenze...


Dopo il Firenze se non mi sbaglio c'è stato il Castelfranco, prima volta con Pistolesi. Come è stato allenarsi con lui da giovanissima? Hai capito subito che il mister è una persona speciale, che avrebbe potuto darti tanto a livello sportivo e umano?

Esatto, dopo Firenze, Castelfranco con Pistolesi. Si, il mister mi ha sempre aiutata in tutto e per tutto come ho già detto in altre interviste, molto di questo mio percorso è merito suo, a lui devo molto. 


Due cuori grandi uniti in un abbraccio, dopo una partita contro il Musiello Saluzzo.


I ricordi più belli con la maglia del  Castelfranco? quando poi nel 2015 diventò Empoli ladies immagino tutte voi foste contente, ma non ci fu comunque un po' di dispiacere per la fine di una società con una storia trentennale?

Marta consola Cecilia Prugna..ma che tesoro prezioso è questa foto? Un simbolo della poesia del calcio femminile.


Con la maglia del Castelfranco ho partecipato a due campionati di serie B, e i ricordi più belli che ho impressi sono le persone che facevano parte di quella squadra, eravamo un gran bel gruppo.

E la tua è una gran bella frase, hai colpito nel segno, i ricordi sono le persone,la storia siamo noi.


Marta con la gloriosa maglia de Castelfranco

 Della prima parte della tua avventura con l'Empoli ladies cosa ci puoi raccontare? tra l'altro il tuo score su Wikipedia parla di sei reti in 4 stagioni, mica male per una centrale! quale è stato il tuo goal più bello, quello più da bomber?

Nel mio primo bienno a Empoli ricordo una promozione sfiorata di un punto sul Cuneo al primo anno e una promozione conquistata l'anno successivo. In serie B ricordo molto bene un gol con annessa esultanza ad abbracciare Pistolesi. Era un recupero e lo giocammo di sera,contro il Ligorna, feci un bel gol di testa da calcio d'angolo, saltai più in alto di tutte e la girai in rete. Poi non posso non citare il mio primo gol in serie A, stessa esultanza sempre da calcio d'angolo, per il momentaneo 1-1 contro la Roma.


Esultanza dopo il goal al Ligorna


Cosa ci dici sulle due stagioni tra Verona e Chievo?

Ho passato due anni a Verona, è stata un'esperienza bellissima sia a livello umano sia a livello calcistico. Sono cresciuta tanto sotto tanti aspetti. 


Marta al Chievo Valpo, società scioltasi nel 2019


Ora, per la fortuna di tutti noi, sei di nuovo all'Empoli ladies, finora hai fatto una stagione eccezionale, e con Zoi Giatras formi per me (e non solo) una coppia di centrali di primo livello. Come è nata la vostra alchimia? in che modo vi completate a vicenda?

Zoi l'avevo già conosciuta quando entrambe facevamo parte della rappresentativa Toscana, ma io giocavo ancora come terzino. Ci siamo ritrovate quest'anno insieme e si è instaurato fin da subito un ottimo rapporto sia in campo che fuori. La nostra alchimia è nata di partita in partita. Lei mi ha aiutata molto con la sua esperienza, io non lo so...chiedilo a lei ahaha.
Certo è che prima di tutto abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo.

Ci avrei scommesso, sia per l'intesa che avete sia per il fatto che anche Zoi è molto gentile e simpatica. Dico questo perchè...ma andiamo avanti, parliamo di avversarie; quali sono le attaccanti più difficili da affrontare, quelle che ti fanno sudare sette camicie, anzi sette magliette?

 Le attaccanti che reputo più difficili da marcare sono Girelli, Mauro, Bonetti, Giacinti e Tarenzi.

Concordo soprattutto per Ila e Tatiana, chissà perchè... Qual è il tuo momento calcistico più bello a livello individuale, il ricordo cristallizzato nel cuore? e a livello di squadra?

 Il momento calcistico più bello a livello individuale è senz'altro l'esordio in serie A, e il primo gol in serie A contro la Roma. 
A livello di squadra, lo scudetto primavera e il torneo di Arco conquistati con il Firenze e la promozione conquistata con l'Empoli, momenti davvero indimenticabili.



 -Veniamo adesso al tuo goal contro la Roma, del quale posso dire con gioia "Io c'ero!", rete della quale ti hanno già chiesto in tanti, ma a me interessa soprattutto un aspetto, la tua esultanza con l'abbraccio a Pistolesi, e poi il momento molto simpatico con te che stavi per saltare addosso anche a Rachele Baldi e lei che ti ha fermata per la botta presa qualche minuto prima.

Per quanto riguarda il mio primo gol in serie A contro la Roma c'è poco da dire...in quel momento pensavo di sognare, appena ho visto partire la palla avevo capito che mi avrebbe raggiunta. Dentro di me mi ero detta "Questa palla è mia, o la colpisco io o lei colpisce me" non so bene come è andata, chi ha colpito chi, ma appena l'ho vista entrare in porta non ci ho capito più niente. Con il mister avevamo un "patto" , la corsa pazza verso di lui è una dedica, il resto è un nostro segreto. Per quanto riguarda Rache,sentivo che mi vociava qualcosa ma non era facilmente interpretabile,volevo saltarle addosso ma era appena uscita da un "Doc sicura non mi sia rotta l'anca?", e ho capito che era meglio evitare.


Magic moment, vissuto live.


- Vedi, non c'era poi così poco da dire. Cambiando argomento, so che sei un filino tifosa della Fiorentina maschile...vai spesso al Franchi? qual è il tuo coro preferito da cantare?

 Si sono "leggermente" tifosa della Fiorentina. Quest'anno insieme al mio migliore amico ho fatto l'abbonamento in curva Fiesole. Il mio coro preferito? mi fanno impazzire tutti ma uno su tutti: "E cariha, e Firenze cariha e cariha...e Firenze carihava bombe nell'aria..boom...lalalallalaa..", ma ripeto son tutti belli anche "Quando scendono in campo i ragazzi, il cuore mi batte perché…."

-Devo venire prima o poi in Fiesole anch'io, in "Corilogia" sono un po' scarso. E qual è tuo campione viola del cuore? uno dei vantaggi di essere un filino più vecchiotto di te è averci visto giocare Baggio e Batistuta, ma qual è l'idolo di una ragazza del 1994?

Baggio e Batistuta purtroppo non li ho visti giocare, aggiungo anche Antognoni. Non ne ho uno in particolare, Frey, Astori  ,Giuseppe Rossi, Borja Valero,Toni...e della Fiorentina di oggi Milenkovic, Castrovilli, Chiesa, Ranieri e Ribery.

- Prima di salutarci ti pongo la domanda che faccio sempre a coloro che intervisto, ma è la prima volta che la pongo a una diretta interessata; cosa ti auguri per il futuro del calcio femminile?

Per il futuro del calcio femminile mi auguro semplicemente di arrivare presto al professionismo, ne abbiamo bisogno e ce lo meritiamo.

Che dire Marta, è stato veramente bello parlare di calcio con te in tanti suoi aspetti, e soprattutto parlare di momenti e di emozioni, hai compreso appieno il senso del mio progetto, ossia comporre un arazzo variopinto sul mondo del calcio femminile. Ti saluto con l' augurio di rivederti presto in campo assieme alle tue compagne, nell'attesa del giorno in cui anche noi tifosi potremo tornare ad ammirarvi nell'atmosfera impareggiabile di Monteboro, in quello che sarà il giorno più bello per chi vi vuole bene, a voi e alla maglia che indossate.

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