sabato 26 settembre 2020

FRANCESCA CINI, TRUE GRIT.

 Care amiche e cari amici de "Il viola e il rosa"


Il progetto Badesse continua con una ragazza che pur essendo stata molto generosa e simpatica nelle sue risposte di discorsi, in campo, ne deve fare davvero pochi; da quello che ho letto e da quello che la sua capitana Benedetta mi ha detto di lei, mi sento di scomodare il mio mito John Wayne, perchè il film conosciuto da noi come "Il grinta" ha come titolo originale "True grit", Vero coraggio, ed è quello che Francesca Cini ha avuto prima di rilanciarsi dopo una brutta esperienza vissuta in età adolescenziale e poi per prendersi il Badesse diventandone un punto di riferimento non solo sul campo.


Francesca Cini in maglia Lornano - Badesse.


Un altro bel racconto di calcio toscano, di passione e di emozione, e ben volentieri vi lascio in compagnia di Francesca.


Ciao Francesca, piacere di averti sul blog! Vuoi innanzitutto presentarti ai lettori?


Ciao!!! Mi chiamo Francesca Cini, ho 27 anni e sono centrocampista del Badesse! Sono nata a Siena il 07/07/1993! Ho due grandi passioni, il pallone e la moto, e riesco a gestirle molto bene! Diciamo che come finisce il “periodo” calcio inizia quello della moto e viceversa! Fin da piccola sono stata una bambina fuori dagli schemi, sempre in mezzo ai maschi, dietro al pallone o in bici. Ho sempre desiderato avere la minimoto... Ma non c'è stato verso! Infatti, dopo tanti sacrifici, 3 anni fa, ho avuto l’opportunità di comprarla... Ma non mini... Quella vera!!!


Francesca e il suo bolide. (Chapeau)


Buon per te, io sono terrorizzato dalle moto (anche se adoro i giubbotti da motociclista, mi danno un'aria da duro assolutamente millantata, e da figlio di un centauro mi vergogno non poco, ma tant'è..) ma ammiro chi le guida!!

Parlaci adesso di Francesca bambina; come è nata la tua passione per il calcio, e chi è stato a trasmettertela? 

L’amore per il pallone è nato intorno ai 6 anni, quando passavo tutti i pomeriggi al parco con quello che allora era il mio migliore amico, con cui sono cresciuta condividendo ogni giorni questa grande passione! Mi ricordo molto bene la determinazione che avevo, anche se lui era nettamente più forte di me, ma io continuavo imperterrita tutti i pomeriggi a giocare nonostante chiappassi molte "pappine" ! Una bella testa dura direi! Prendevo gol su gol ma non mi importava... Chiappavo il pallone e ripartivo! Non mollavo! E piano piano sono riuscita togliermi qualche soddisfazione!!!

Inoltre, devo questo amore per il pallone anche a mio nonno materno, il quale giocava con me giornate intere, ovviamente lui come portiere ed io a tirare. Ci divertivamo tanto ed io gli davo soddisfazione in quanto di 5 nipoti che siamo, ero l’unica con cui ha condiviso questa passione! Ricordo che mi assecondava sempre, mi portava con se alle partite del Siena ed ovviamente anche in trasferta! Il ricordo più bello che ho è di quando mi portò all’Olimpico a vedere Roma - Siena... Bellissimo, me lo ricordo come fosse ieri! 

Anche a lui devo molto!

I nonni, quelli belli! ne avevo uno anch'io di nonni con cui ho condiviso molto, non di calcio ma di tanto altro, e sono ricordi che, come dici te, restano come fossero successi ieri.

So che hai esordito nelle giovanili del  Siena Nord, squadra maschile; come ti sei trovata coi compagni? ti sei trovata bene oppure hai avuto dei problemi di ambientamento?

Si, intorno agli 11 anni un mio compagno di classe mi propose di andare a giocare nella sua squadra.. il Siena Nord maschile. Mi ricordo l’emozione che avevo addosso, l’agitazione e l’euforia per giocare in una squadra vera. Purtroppo peró questa avventura non durò molto. La mia euforia finì dopo qualche mese dopo quando sentii che dagli spalti volavano offese ed ovviamente i miei compagni di squadra non facevano di meglio, quindi presi la decisione di smettere... In quegli anni una bambina che giocava a pallone era come un pesce fuor d’acqua, e molte frasi o affermazioni che mi sono sentita dire mi hanno fatto perdere la determinazione...La cosa che mi fece più male fu sentire cosa usciva dalla bocca degli adulti, coloro che avrebbero dovuto insegnare il rispetto e la lealtà ai loro figli dando soprattutto il buon esempio invece furono i primi a tagliarmi le gambe! Quindi, presa dallo sconforto, decisi di smettere nonostante mia madre mi spronasse a continuare a giocare! 

Fortunatamente le cose adesso sono migliorate, ora il calcio non è solo uno sport maschile e tutte le bambine, che coltivano questa passione, sono libere di farlo senza alcun timore... Non auguro a nessuno di passare ciò che ho passato io perchè non c’è cosa più brutta che fare a meno della propria passione per colpa degli altri! Però sono anche dell’idea che questa “brutta” avventura mi è servita di lezione.. adesso non ascolto nessuno, vado avanti con la mia testardaggine!!


Beh, Francesca, non so davvero che dirti, di solito pongo queste domande ricevendo risposte perlopiù rassicuranti, sei stata la prima che ha avuto il coraggio di denunciare una discriminazione subita sia da coetanei che dagli adulti, e se i primi, sapendo quanto i ragazzini possono essere stupidi (moltissimo) hanno forse l'attenuante dell'età (ma chissà, essendo ormai adulti anche loro, quanti penserebbero a venire a chiederti scusa) Sentire queste cose dagli adulti è un orrore senza mezze misure, non so come fa questa gente a non vergognarsi, spero che qualcuno di loro, anche per vie traverse, possa leggere queste righe così che gli arrivi un messaggio da parte mia; fate schifo e siete feccia umana. Cioè, ti hanno danneggiata, ti hanno in pratica costretta a smettere, e pur ammirando tua madre che ti spronava capisco anche te che non te la sentivi, a quell'età non ti puoi prendere il peso delle cattiverie del mondo sulle spalle, però appena le hai avute più robuste lo hai fatto, ed è questo che conta.

Quindi per te inizia una seconda avventura, ma nel calcio a 5; cosa ci puoi raccontare di quegli anni? In che squadre hai giocato? e come è stato, arrivando dal calcio a 11, adattarsi al futsal che è assai diverso sotto tanti aspetti?


Nel 2012 mi si presenta questa occasione con la squadra dei Fedelissimi, squadra in cui ho conosciuto il nostro capitano Benedetta Parri. Per me era un mondo completamente nuovo, ricordo bene quando entrai nel palazzetto, molte domande mi ronzavano in testa: ma cosi piccino il campo?! Ma si gioca in una palestra! ? come mai son cosi piccole le porte?! Ma soprattutto.. e ora che faccio?! Niente... Mi adattai poco dopo al tipo di gioco, agli spazi stretti, ai continui scatti in su e in giù e al correre parecchio. Qualche anno dopo ho cambiato squadra, ho avuto il piacere di giocare con le Crete, una squadra di Rapolano Terme, in cui ho avuto il piacere di essere il capitano. Qui ho conosciuto molte persone con molta voglia di fare, ma soprattutto eravamo un gran bel gruppo! 


Francesca nel periodo del Futsal.



Che ruolo avevi nel calcio a 5? e ci vuoi raccontare i tuoi momenti più belli nei palazzetti?


Diciamo che ho fatto un po’ il jolly.. mi sono adattata a fare sia difensore, sia la fascia e sia la punta. Ma il ruolo che più mi piaceva era la fascia! Di momenti belli ce ne sono tanti soprattutto l’orgoglio di scendere in campo con la fascia da capitano. Mi ricordo ancora la partita ad Abbadia San Salvatore, quando segnai il gol decisivo su rigore!

Nonostante siano stati 3 anni intensi, comprensivi di bei momenti ma anche di tante amarezze, decisi di smettere... tutto quel “piccolo” che fa parte del calcetto a 5 mi stava un po' stretto..




Però ci hai provato e ce l'hai messa tutta, hai dato il meglio per il futsal ma trovo anche giusto che tu abbia di nuovo ceduto al richiamo dell'erba verde, del campo infinito, delle partite al sole cocente o sotto la pioggia battente, se è quello il tuo mondo allora hai fatto bene a riprendertelo.

Dunque arriva il Badesse; come sei capitata in questa società? e cosa ti ha convinto del progetto al punto di farlo anche tuo?

Finalmente Badesse.


Se sono nel Badesse lo devo a Benedetta Parri, il nostro Cap! Ricordo che già mi aveva contattata l’anno prima per giocare nella Colligiana, ma il mio fu un NO secco! L’anno dopo Bene ci ha riprovato e mi ricordo che ero molto incerta... Passare dal calduccio dei palazzetti, allenandomi un solo giorno alla settimana ad andare fuori al freddo a giocare  sotto la pioggia e con più allenamenti a settimana... Beh, avevo paura di non riuscire a portare a termine questo impegno. Alla fine, dopo qualche mese e tanti ripensamenti, mi sono detta “proviamoci” ed ho accettato, menomale aggiungerei! Mi sarei persa TANTO!


Ne sono convinto anch'io,  risparmio a te e ai lettori il capitolo lacrimevole sul sottoscritto che ha smesso troppo presto e se ne pente ogni giorno, ma da "vecchietto" quale sono lasciati dire che hai evitato dei bei rimpianti!

E quindi che ci racconti dello scorso anno? qualche bella avventura, aneddoti divertenti o commoventi, facci conoscere il Badesse che farà piacere a me e ai lettori.



Qui e nelle immagini seguenti, numero 7 Cini in azione.




Lo scorso anno è stato uno SPETTACOLO! Peccato sia durato troppo poco! Ci siamo divertite moltissimo, siamo state un grande gruppo con molta voglia di fare bene! Ci siamo tolte molte soddisfazioni, non ci avevano dato tanta importanza, ma parecchi l’abbiamo zittiti. E questi sono sassolini che ti togli molto volentieri dalle scarpe! Mi ricordo molto bene l’ultima partita giocata a Prato prima del lockdown. Campo impraticabile, sembrava una piscina.. MA DI FANGO! Non stavamo in piedi, gente che scivolava lungo il campo, piedi incollati al terreno.. mi ci scappa ancora da ridere al pensiero! Molte partite l’abbiamo vinte in casa, e la soddisfazione è stata doppia. Quando porti a casa la partita è soddisfacente, ma con tutta la tifoseria che ti incita è meglio!


E chissà quest'anno con la bella squadra che avete fatto quanto andrete forte, e quando i vostri tifosi (magari anch'io qualche volta, se mi ci volete...) potranno tornare a vedervi avranno ancora di più di che gioire. Nel frattempo vi auguro altre partite epiche e al limite delle forze umane, perchè dopo il lockdown credo che non vediate l'ora.

E che ci dici più nello specifico del tuo gruppo?che siete affiatate me ne sono già accorto, ma qual è il vostro segreto?




Come già accennato in una domanda precedente, siamo state un bel gruppo unito, e questo è molto importante in una squadra. Io sono dell’idea che puoi essere forte quanto vuoi, ma se non c’è gruppo l’incantesimo finisce. Non mi sarei aspettata di legare cosi tanto con le mie compagne, Ognuna di loro mi ha regalato a suo modo almeno un ricordo! Il freddo, la pioggia, i sacrifici, la stanchezza, e anche qualche amarezza hanno avuto meno peso con loro.. sembra banale da dirsi, ma fino a che non ci sei dentro non puoi capire! Comunque a parte il preambolo cito un esempio, un piccolo gesto scaramantico che facevamo io e Laura Furi, gran terzino, prima di ogni partita (non si può dire cosa). Se dovessi scrivere qualcosa di ognuna diventerebbe una lista infinita... Diciamo che ci siamo sapute divertire ;) 


Anche se ci lasci con la curiosità di sapere cosa sia, questo gesto scaramantico, ho comunque capito il vostro segreto, divertirvi e andare d'accordo, che sarebbe all'apparenza la cosa più scontata e banale...ma allora perchè a tante squadre non riesce quest'alchimia?

In che ruolo sei impiegata da Gianluca nel Badesse? e come sei arrivata a ricoprirlo?


Semplice! Il mister mi ha provato come centrocampista e da lì non mi sono più mossa... è diventato il mio ruolo.




Ti è capitato di segnare qualche goal con la maglia del Badesse? se si, ci vuoi raccontare quello a cui sei più emozionalmente legata?


Si, mi ricordo molto bene e con gran entusiasmo la mia doppietta in casa contro il Pontassieve calcio femminile, sono stati i miei primi due gol della stagione. Mi ricordo il mix di emozioni che mi hanno travolta, insieme a tutte le mie compagne!! A quel punto capisci che tutti i sacrifici che fai per correre dietro a quel pallone non sono vani!! 


Eh, segnare primo e secondo goal della stagione nella stessa partita è un'emozione unica, ci credo che ti è rimasta! Sembra di sentirla un po' anche a noi la tua gioia.

Ultima domanda; Cosa ti aspetti dalla stagione che verrà? lasciatelo dire, è stata messa su una bella squadra davvero!! Ti senti pronta per questa fantastica avventura?


Dalla prossima stagione sono molto fiduciosa! Siamo una bella squadra, ancora più convinte di fare bene dell’anno scorso, ed in più ci sono delle new entry davvero interessanti e con esperienza che sicuramente faranno crescere la squadra. Se sono pronta Omar? È da Febbraio che siamo ferme, io non vedo l’ora di ricominciare!!! Ovviamente vi aspetto tutti al campo e SEMPRE FORZA BADESSE!

Francesca e le ragazze vi salutano così.



E' questo che mi piace di te Francesca, pochi fronzoli e tanta grinta, sono le giocatrici come te che fanno spogliatoio, che aiutano e cementano il gruppo. Sai cosa penso finora di questo Badesse, anche se non posso dire di conoscerlo tecnicamente? che siate una squadra di coraggiose, che abbiate voglia di incendiare questo campionato e con questi presupposti se si crea l'amalgama giusta (ma non vedo perché no..) tra veterane e nuove il Badesse femminile volerà parecchio alto, a ogni nuova intervista ci credo sempre di più. Grazie Francesca, grinta pura, ci vediamo su quel campo verde che è la tua dimensione.




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