martedì 24 dicembre 2019
TANTI AUGURI A TUTTE LE RAGAZZE...E A CHI LEGGE.
Questo blog, che si riposa per qualche giorno, augura tanti tanti auguri a tutte le ragazze che con grande sacrificio ci permettono di assistere al meraviglioso spettacolo della serie A femminile. Si, gli auguri vanno a tutte certo, ma comunque qualche legittima simpatia c'è, li voglio fare quindi, diciamo, dedicati.
Auguri immensi elevati all'ennesima potenza alla mia FIORENTINA WOMEN'S, la mia squadra del cuore con giocatrici fantastiche che ci colorano di viola la vita.
Auguri al cubo e un mare di abbracci alle ragazze della FLORENTIA SAN GIMIGNANO e dell'EMPOLI LADIES.
Augurissimi al quadrato alle ragazze dell'INTER WOMEN, colori che rispetto e squadra con tanti talenti giovani e simpatiche.
Auguroni belli di cuore alle ragazze del TAVAGNACCO alle quali, dopo la cena natalizia con bicchieri e piatti di plastica, coca cola e fanta (ossia la base di ogni cena conviviale tra amici vera e schietta) auguro la salvezza.
Auguri cordialissimi alle ragazze dell'OROBICA, che spero finiscano il campionato almeno con onore, a quelle della PINK BARI, squadra simpatica e con tanti bei talenti dalla Scandinavia alla Sicilia, anzi a Malta, alle ragazze del SASSUOLO di Daniela Sabatino, a quelle dell'HELLAS VERONA della fantastica Benedetta Glionna, e alle ragazze della ROMA FEMMINILE, con la loro grande capitana Elisa Bartoli, l'unica che può stare accanto alla nostra Alia.
Auguri un poco più di circostanza ma comunque senza alcuna antipatia alle ragazze della JUVENTUS che si, hanno una maglia che a Firenze non va per la maggiore ma sono dei talenti indiscutibili che meritano ampiamente il primo posto in classifica, e alle ragazze del MILAN, che in campo è la squadra che mi è rimasta un poco meno simpatica, anche se poi ragazze adorabili come Bergamaschi e Fusetti te la fanno comunque apprezzare.
Auguri anche alle ragazze delle serie minori (avete visto che bello il video natalizio del Napoli femminile? andate sulla loro pagina!!) e alle squadre primavera delle campionesse che verranno.
E infine auguri a tutti coloro che hanno la bontà di leggere i miei articoli, alla pagine Instagram di "Ragazzemondiali" e di "TCF Tutto Calcio femminile" che hanno condiviso dei miei post, e a tutti coloro che semplicemente hanno messo un "Mi piace" ad essi, siete tutti importanti e mi date la voglia di andare avanti con il mio progetto.
BUONE FESTE A TUTTE E A TUTTI, E A GENNAIO SI RIPARTE!!!!
VIVA IL CALCIO FEMMINILE!!!
sabato 21 dicembre 2019
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI... IN VIOLA
Pensateci, cos’è che fa vendere i
quotidiani sportivi in quei giorni d’estate in cui non c’è un torneo a pagarlo
a oro, niente europei, niente mondiali e niente olimpiadi e persino, pensate
che bontà, anche la nazionale di calcio femminile può ottenere la prima pagina?
Il calciomercato. Che poi per gran parte è pura fuffa, aria fritta cucinata da
furbi chef dello scoop e dello slogan. Quindi, visto che per i miei sproloqui
non sarà abbattuto nemmeno un albero per farne carta, sopportate la letterina a
babbo natale di un tifoso speranzoso e ottimista quanto basta.
Il nostro babbo natale viola Commisso (fonte; lasicilia.it)
Bene, come recita appunto il titolo
con il famoso lancio pubblicitario di Maurizio Costanzo durante il suo iconico
talk in seconda serata (Ohibò, mi ricordo del Costanzo show, mica starò
invecchiando?) provo a fantasticare e suggerire qualche nome che sarebbe a
parer mio molto bello vedere in viola. Restando ovviamente con i piedi per
terra, ci mancherebbe, e limitandomi a guardare alla nostra serie A.
Ora, la domanda che ci si deve
porre è innanzitutto questa; di cosa ha bisogno la Fiorentina Women’s in questo
momento? Perché non è che si può desiderare mezza nazionale azzurra quando
abbiamo già le nostre validissime ragazze, fatto sta che per tenere il passo
della Juve ci vuole una panchina più lunga e con calciatrici di sicuro
affidamento che si inseriscano nel gruppo e negli schemi nel minor tempo
possibile. E a parer mio, in questa finestra invernale, il giusto sarebbe un
rinforzo per reparto.
PORTIERI
Come si sa, dopo l’addio di Fedele la
Fiorentina in questo momento ha veramente bisogno di una portiere, su questo
non ci piove, e va presa adesso, perché Durante non si sa quando rientra. Del
mio sogno Rachele Baldi ho già parlato nel precedente post e non mi dilungo
ulteriormente, ma più realisticamente la viola ha due strade; o cercare, anche
in prestito semestrale, una Noemi 2.0, ossia una ragazza giovane che accetti di
vestire una maglia prestigiosa ma anche di giocare poco o niente, o una
portiere di esperienza avanti negli anni già impiegata poco che voglia giocarsi
le sue ultime chances in un club di primo livello. Alessia Piazza e Roberta Aprile,
molto brave e già nel giro azzurro, sono anch’esse riserve nei loro club, ma
Milan e Inter difficilmente se ne priverebbero, quindi nemmeno ci spero.
Per il “profilo giovane” ho già da
tempo individuato quella che per me è la più promettente in prospettiva; Amanda
Tampieri. Attualmente in forza alla Florentia San Gimignano, riserva di Katja
Schroffenegger, si è messa in mostra alla grande dopo l’infortunio occorsa a
quest’ultima, con parate prodigiose e decisive nelle due grandi vittorie contro
Roma e Milan e anche di alcuni interventi superlativi nella sfida persa col
Sassuolo, con una parata su colpo di testa ravvicinato di Sabatino che davvero,
andate a cercarvela perché è un qualcosa di impossibile da raccontare. Se col
ritorno della Schroffenegger è destinata a tornare in panchina, allora perché non
farlo in maglia viola almeno per un semestre, che la Sangi come terza ha la
brava Ilaria Leoni?
Amanda Tampieri (fonte; florentiasangimignano.it)
Un altro profilo molto interessante
è quello di Giada Pilato dell’Orobica; portiere giovane ma già con esperienza,
ex Inter e Milan e a suo tempo convocata nell’under 23, attualmente chiusa a
Bergamo da Lia Lonni, dopo un periodo opaco potrebbe provare a rilanciarsi in
viola.
Giada Pilato (fonte; spaziomilan.it)
Per il “profilo di esperienza” ci sono anche
qua un paio di nomi su cui la società potrebbe puntare forte.
Il primo è proprio quello della già
nominata Ilaria Leoni. Per lei si tratterebbe di un ritorno dopo ben otto anni e
157 presenze al Firenze (come si chiamava la Fiorentina Women’s prima del 2015) e
passata anche a Empoli prima di approdare alla Sangi. Ora, non so come si è
lasciata con la viola, ma eventualmente non sarebbe male un suo ritorno alla
base in prestito, a 30 anni potrebbe ancora dare molto in campo.
Ilaria Leoni (fonte; florentiasangimigano.it)
Un’altra che mi piace davvero
molto, e che porterebbe davvero un mare di esperienza, è Alessia Gritti,
attualmente in forza all’Hellas Verona e un po’ chiusa dalla giovane Forcinella , ex grande bandiera del
Mozzanica e poi del Chievo, proprio le due società che purtroppo hanno
rinunciato a iscriversi al campionato in corso. Quando la vidi in campo contro
la Fiorentina mi fece un’ottima impressione, incertezza sul 3-0 a parte fu
impeccabile, con una paratona su Parisi da applausi nel secondo tempo.
Insomma,
se dovesse essere chiamata in causa si dormirebbero sonni tranquilli.
Alessia Gritti (fonte;hellasveronawomen.it)
DIFENSORI
Dunque, sulla fascia con Alia, Davina
e Janelle Cordia la viola è messa proprio bene, per cui secondo me servirebbe
soprattutto una centrale di esperienza da alternare ad Agard e Tortelli, visto
che in questo periodo Janni Arnth non convince. Anche in questo caso non
sarebbero da cercare grossi nomi, ma ragazze di alta affidabilità che sognino
un salto di qualità.
Un profilo che a me piace parecchio
è quello di Marta Varriale delle Empoli Ladies; 25 anni, nata a Firenze e
cresciuta nelle giovanili viola, sempre titolare con Pistolesi, in campo è
generosa ed elegante, e secondo me è assolutamente da far tornare a casa, e
puntare su di lei anche per il futuro.
Marta Varriale (fonte; empoliladies.it)
Anche la 23enne Giulia Bursi della
Florentia sarebbe una ottima scelta; fisico, carattere e generosità, quando l’ho
vista dal vivo mi è parsa davvero una gran combattente, difficile da superare
(chiedere alla Giacinti). Questi sono i profili che piacciono a me in difesa,
pochi fronzoli e parecchia sostanza.
Giulia Bursi (fonte; florentiasangimignano.it)
Infine, un’altra mia fissa è Laura
Perin dell’Hellas; solo 22 anni, una ragazzona rocciosa e con esperienza nelle
giovanili azzurre, uscita forse troppo presto dal giro migliore, che
meriterebbe un’occasione in una squadra importante.
Laura Perin (fonte; hellasveronawomen.it)
Difensori giovani, che abbiano
fame, che diano tutto in campo; di questo secondo me ha bisogno la viola,
piuttosto di straniere che si specchiano un po’ troppo.
CENTROCAMPISTE
Ecco, qua invece con Breitner e l’esplosione
di Mascarello siamo a mio parere già messi bene in quanto a incontriste,
servono di più i piedi buoni, per far rifiatare Parisi e Adami.
Bene, in questo caso la faccio poco
lunga, un nome solo; Cecilia Prugna.
Cecilia Prugna (fonte; empoliladies.it)
La talentuosissima 22enne pisana in
forza all’Empoli ladies è letteralmente esplosa sotto la gestione Pistolesi;
ottimo tocco di palla e vizio del goal (ben 23 in 70 presenze in azzurro, ed è
una centrocampista!), grande autorità e sicurezza in campo, freddissima
rigorista, prestante anche fisicamente, oltre a impostare il gioco si sacrifica
anche nei contrasti. Cecilia è da portare in viola senza se e senza ma prima che
qualche altra big ci metta gli occhi, magari girando alle azzurre qualche giovane
che nella viola trova poco spazio, così
che si faccia le ossa.
ATTACCANTI
Beh, ogni tifoso ha legittimamente le sue
opinioni, e la mia è questa; attacco della viola finalmente al top col rientro
di Mauro e quello imminente di Clelland, ma Lisa De Vanna a me proprio non
convince. Ora, ne riconosco la grandezza e il prestigio, ma il campionato italiano,
al quale è arrivata comunque in età troppo avanzata, non fa per lei, le sue accelerazioni
incendiarie con le compatte difese italiane spesso e volentieri finiscono mestamente
con la palla oltre la linea di fondo, quando decide di partecipare attivamente
alla manovra spesso fa la differenza ma tutto quell’ incaponirsi in dribbling
alla Maradona (e anche la Thogersen in questo senso mi contraria abbastanza) lo
trovo deleterio e perfino stucchevole.
Per questo è il momento di provare
(ma lo so, questo è davvero una chimera) il colpaccio clamoroso di mercato;
prendere Gloria Marinelli.
Gloria Marinelli (fonte; inter-news.net)
Come già detto, per me la ragazza
di Agnone è una fuoriclasse assoluta, ha la fisicità dirompente e il senso del
goal di una Girelli ma piedi infinitamente più educati, con tocchi di classe
sopraffini davvero rari in una centravanti. E poi è giovanissima, ci
garantirebbe anni e anni di magie,e con Alia o Alice Parisi a servirla i goal
arriverebbero a valanga.
Gloria in nazionale (fonte;ecoaltomolise.net)
Ora, non so se la società nerazzurra
a una proposta di acquisto risponderebbe direttamente con un bel marameo, ma vista la
deludente stagione delle nerazzurre e un ambiente attualmente non proprio sereno è il classico momento da “ora
o mai più” che se poi l’Inter ingrana e diventa una protagonista del campionato
poi la blindano definitivamente. E magari girandogli anche la De Vanna, che in
nerazzurro avrebbe più spazio...
Insomma, “Gloria, manchi tu nell’area,
manchi a questa viola, che con te vedrai che vola….” Cioè, dopo uno slogan così
bello, caro Santa Clause-Commisso, non me/ce la meritiamo la Marinelli in
viola? Si scherza eh…anzi no.
venerdì 20 dicembre 2019
UN SOGNO IN VIOLA; RACHELE BALDI
Ingenuamente avevo pensato che, con
la pausa natalizia della serie A, queste settimane passassero nel languore, un’attesa
delle prossime partite tra un pasto luculliano e l’altro. Invece con l’apertura
del calciomercato le notizie elettrizzanti, in un senso o nell’altro,
cominciano a susseguirsi a ritmi vertiginosi, e non credo che ci annoieremo
affatto.
Rachele Baldi (fonte; Empoli channel)
La Fiorentina women’s, con la
cessione di Noemi Fedele, si trova ora ad avere un problema, perché Francesca Durante
si è operata da poco alla spalla e non
rientrerà tanto presto, e di fatto alla ripresa del campionato la squadra
gigliata potrà contare solo su Stephanie Orhstrom per blindare la porta, e se per
disgrazia si facesse male anche lei (scongiuri multipli in atto) la situazione
non sarebbe sostenibile, con tutto il rispetto per la giovane Rebecca Tinti che
non conosco ancora, ma francamente non so se avrebbe in se l’esperienza e il
coraggio necessario per difendere stabilmente la porta di una pretendente allo
scudetto.
Quindi la Fiorentina deve in
pratica tornare obbligatoriamente sul mercato, cercare un’estrema difensore che
dia delle garanzie.
Di suggestioni ce ne sono tante,
una soluzione sarebbe un prestito semestrale , magari un’altra giovane di
ottima prospettiva come Amanda Tampieri (ma è giusto prendere un’altra giovane che
nel suo club ha delle chances e relegarla in panca come terza?) a una portiere
di esperienza comprovata come Alessia
Gritti, 32enne ex bandiera del Mozzanica attualmente un po’ chiusa da
Forcinella al Verona, una che, se chiamata in causa, non deluderebbe
certamente.
Ma, come diceva uno migliore di me,
“I have a dream”, un sogno calcistico ovviamente, ed il mio più grande è
Rachele Baldi in viola.
Ora, un tifoso avversario mi
potrebbe anche dire “Ma come, hai già Orhstrom e Durante, ma non sei contento?” Si, sono molto contento di loro, Stephanie è
una istituzione e la Durante, almeno tra i pali, è una delle migliori della
categoria, ma Rachele Baldi, signore e signori, è una fuoriclasse.
Cuore e Grinta (fonte; pagina facebook di Rachele Baldi)
Ora, con fuoriclasse, termine
suggestivo che non mi stupirebbe fosse stato coniato da Gianni Brera, si
intende comunemente il fantasista, il poeta con la palla al piede, il vecchio
10 di talento. Ma ogni singolo ruolo calcistico, in realtà, ha i suoi
fuoriclasse, e di fatto un Buffon, uno Scirea, un Facchetti o un Franco Baresi
non sono meno fuoriclasse di un Maradona , un Roby Baggio o un Batistuta.
In ogni caso una cosa è certa; i
fuoriclasse sono pochi, merce rarissima, nel femminile come nel maschile. Senza
scomodare le Hegerberg o le Rapinoe, visto che tra le migliori 100 giocatrici
la fifa ha ritenuto di includere una sola italiana, la Bonansea, peraltro al
53esimo posto, le fuoriclasse nostrane
per me sono la stessa Barbara Bonansea, Alia Guagni, Sara Gama, Valentina
Cernoia, Gloria Marinelli e Benedetta
Glionna tra le più giovani, e poi lei, Rachele Baldi.
Si, perché la numero uno dell’Empoli
ladies ha tutto; una fisicità eccezionale con riflessi felini, una grande
sicurezza nelle uscite, intuito e senso di posizione da vendere, e uno sguardo
killer difficile da sostenere per le attaccanti, sguardo che ha ipnotizzato la pur
tosta Martinovic dal dischetto. Para tutto quello che si può parare, prima di
arrendersi alla Sabatino sabato scorso ha compiuto interventi prodigiosi (e
infatti era imbestialita dopo il secondo goal incassato) e ha 25 anni, l’età
perfetta per spiccare definitivamente il volo. Si, perché se non la prende la
viola, Rachele la prende un top club estero, per l’Empoli ladies è sicuramente
un lusso (attenzione, non ho detto che è sprecata, quella di Pistolesi è un’ottima
compagine, ma Rachele merita di lottare per dei trofei) e potrebbe presto
esserlo anche per la serie A.
Maegan kelly ha appena capito che non si passa (fonte;pagina facebook Rachele Baldi)
Che poi si, lo ammetto, per Rachele
ho una istintiva e partigiana simpatia, e per farvi capire quanto devo raccontarvi
una storia.
Era più o meno la metà del decennio
scorso, un pomeriggio come tanti girellavo con due amici per Casalguidi
provincia di Pistoia, il paese dove sono cresciuto prima di mettere radici a Firenze,
e c’era una partita degli juniores (o allievi) del Casalguidi, e ci mettemmo a
dare un’occhiata alla gara, e a un certo punto ci siamo accorti che il portiere del
Casalguidi era una ragazzina, e trovammo
la cosa alquanto curiosa; mentre eravamo li perplessi, a un certo punto la
vedemmo fare un’uscita da manuale, che trovai perfetta. Dopo qualche minuto la
partita terminò, e noi ci recammo a uno dei bar del paese. Parlando con altri
avventori raccontammo della ragazza tra i pali, e subito un classico avventore
medio da bar disse “E che hanno finito i portieri maschi?” e tutti a ridere
della cosa. Tutti tranne me, perché già all’epoca questo umorismo tristanzuolo mi
dava fastidio, poi cambiammo argomento e presto mi dimenticai della cosa, anche
se negli anni mi sono a volte chiesto se poi quella ragazzina avesse continuato
a giocare.
Poi, nello scorso settembre, quando
ho cominciato a interessarmi al calcio femminile a livello di club e dopo
averla vista all’opera a Monteboro contro l’Inter, sono andato a curiosare
sulle pagine social di Rachele, e su quella di facebook SBAM!! Trovo proprio la
foto di una giovanissima calciatrice con la divisa del Casalguidi, e mi resi
conto che la fenomenale portiere delle ladies empolesi appena convocata in
nazionale dalla Bertolini era proprio la ragazzina che tanti anni prima aveva effettuato
quell’uscita impeccabile. E ve lo confesso, mi è scappata una mezza lacrimuccia,
e subito dopo un sorriso di soddisfazione per gli avventori di quel bar casalino;
loro saranno sempre bovinamente seduti col cicchetto in mano, un po’ più
anziani e forse ancor più inaciditi, mentre colei della quale ridevano era ad
ascoltare l’inno di Mameli con lo stemma della nazionale sul cuore.
La prima di tante magli azzurre per Rachele (fonte; pagina facebook Rachele Baldi)
Quindi, adesso capite quanto
sarebbe bello per me che Rachele Baldi indossasse i colori che amo?
Insomma, sognare non costa niente,
e visto il periodo una letterina al babbo natale Viola Rocco Commisso uno la
può sempre spedire. Certo, se arrivasse lei Francesca Durante diventerebbe di
troppo, ma pur piacendomi molto anche Francesca quest’ultima almeno fino ad
adesso non è riuscita a dare alla propria difesa (e a noi tifosi) quel senso di
sicurezza che invece Rachele trasmetterebbe a tutti. E anche la Orhstrom si
accomoderebbe di nuovo in panchina, ma viste le gerarchie decise da Cincotta
per la stagione in corso a quanto pare la saracinesca scandinava è destinata lo
stesso a tornare riserva, visto che fino a che la Durante è stata bene non ha
visto il campo nemmeno per sbaglio.
Quindi ripeto, è il momento giusto,
perfetto e forse irripetibile, di portare Rachele Baldi in viola, sarebbero anni
di sicurezze e porta blindata, e terminerebbe anche questa incertezza tra i tifosi che da un anno a questa parte sono
piuttosto divisi tra le due attuali portiere viola. Io sono un “Durantiano” per
motivi anagrafici e perché col suo fisico eccezionale e la sua reattività quando
è in giornata compie delle parate davvero strepitose, ma sono comunque d’accordo
con chi dice che deve migliorare molto nelle uscite e soprattutto gestire
meglio la difesa. Ma se arrivasse la Baldi, ben presto ogni dubbio svanirebbe
come neve al sole, e per farla svanire, si sa, basterebbe anche un sole pallido
di gennaio.
giovedì 19 dicembre 2019
UN SALUTO A NOEMI FEDELE
Per chi si reca abitualmente al
Bozzi weekend dopo weekend si delinea quasi un paesaggio, che col tempo diventa
consueto: il riscaldamento dei portieri è una parte importante del prepartita,
entrano per prime e si allenano a parte, e ti abitui a vedere da lontano (ma
non troppo) la biondissima chioma della Ohrstrom contrapposta a quelle castano
scuro di Durante e Fedele, oltre al recente biondo cenere di Rebecca Tinti,
portiere della primavera aggregatasi alla prima squadra dopo il serio
infortunio occorso alla Durante.
Noemi Fedele (fonte; Fiorentinanews.com)
Dalla prossima partita, però, il
paesaggio cambierà, in quanto Noemi Fedele non ci sarà più. La ventiduenne talentuosa
portiere anche dell’under 23 ha deciso di trasferirsi nella bella Maiorca per
provare un’avventura nel campionato spagnolo. A me, come tifoso, rincresce
molto, era un elemento validissimo sulla quale puntare nel futuro, ma è anche
vero che a tutti dispiaceva molto non vederla mai giocare; all’attivo in questa
stagione ha una sola presenza in coppa Italia nel 5-0 col Ravenna, un clean sheet
che di fatto chiude la sua esperienza in viola senza reti al passivo nella
season 2019/2020.
Quindi è giusto che i talenti
giochino, che sentano il campo, che vivano la partita. Delle nostre giovani
portiere più promettenti e nel giro delle nazionali in fondo gioca con regolarità
solo Francesca Durante (Rachele Baldi ormai ha 25 anni ed è da nazionale
maggiore senza se e senza ma, io la preferisco anche a Laura Giuliani, non me
ne vogliate) mentre Alessia Piazza e Roberta Aprile (straordinaria domenica
scorsa, spero rubi il posto a Marchitelli, una grande che però il suo lo ha già dimostrato) hanno visto il campo col contagocce,
proprio come Noemi.
Su dodici squadre,
comunque, Tavagnacco, Orobica e Verona,
rispettivamente con Capelletti, Lonni e Forcinella, hanno affidato la loro
porta a ragazze giovanissime, e nella Sangi ha brillato fulgente la stella di
Tampieri, che presumibilmente però ora dovrà di nuovo far posto a Katja
Schroffenegger. Personalmente penso che queste giovanissime estreme difensori
abbiano fatto molto bene, errori di inesperienza ce ne sono stati ma anche
tante buone cose, solo Lia Lonni è ingiudicabile perché onestamente in una
squadra allo sbando come quella bergamasca è davvero difficile mantenere la
porta inviolata o anche solo reggere il ritmo martellante delle numerose conclusioni
che piovono verso la porta.
Egoisticamente avrei preferito che un
talento come Noemi rimanesse in Italia, magari proprio nell’Orobica nella quale
avrebbe certo trovato spazio, ma il campionato spagnolo è in netta ascesa ed è
forse una vetrina più appetibile, spero solo che in questa finestra di mercato
invernale non ci sia, per dirla alla pistoiese, uno “scappio” di talenti
nostrani verso l’estero. I portieri sono elementi preziosi del nostro
campionato, sono dei tesori da salvaguardare, ma dodici squadre sono
maledettamente poche per un campionato, e tante promesse sono quindi destinare
a languire in panchina o a giocare in serie B, campionato che purtroppo non ha
davvero visibilità.
Per cui, Noemi, hai fatto bene a tuffarti in una nuova
avventura, spero che tu possa giocare, crescere e poi tornare nel nostro campionato
più forte che mai, magari proprio in viola, che ai tifosi (e penso di poter
parlare a nome di molti) sei simpatica e non verrai certo dimenticata.
D’altra
parte noi abbiamo soffiato Paloma alla Spagna, e loro si sono vendicati
rubandoci te, mondo ladro!
Scherzi a parte, tantissimi auguri
per la tua nuova avventura, Noemi!
martedì 17 dicembre 2019
FIORENTINA WOMEN'S - INTER WOMEN 4-0
FIORENTINA: Ohrstrom, Cordia, Guagni (62'
Thogersen), Tortelli, Adami, Parisi (55' Mascarello), Mauro, Bonetti, De Vanna
(73' Lazaro), Philtjens, Agard
INTER: Aprile; Auvinen, D'Adda, Debever;
Merlo, Alborghetti, Santi (70’ Pandini), Brustia, Fracaros (70' Van Kerhoven);
Tarenzi, Marinelli.
(fonte; pagina facebook fiorentina women's)
Che sarebbe stato un bel pomeriggio
lo si era capito prima di mezzogiorno, quando le nubi di una mattinata plumbea
si sono dissolte per far posto a un tiepido sole dicembrino.
Arrivo presto, come sempre, è bello
avere tutto il Bozzi a disposizione, scegliersi il sedile prediletto, aspettare
gli amici di tifo.
Lo stadio stavolta è bello pieno,
il clima è quello delle grandi occasioni, c’è Sky e le sue inviate, tanti
tifosi ospiti che in questa domenica intelligentemente hanno approfittato del
doppio confronto tra Fiorentina e Inter (alle 20 e 45 c’erano anche i ragazzi)
per una doppia emozione su campo di calcio.
Sole sul Bozzi
Poi l’Inter, si sa, è sempre
l’Inter, il nome basta a incutere rispetto, tanto che si tende a dimenticare
una cosa importante; che questa di Sorbi è di fatto una squadra neopromossa che
ancora non ha onorato il suo blasone. Fiorentina e Juventus hanno dimostrato di
valere il proprio nome, Roma e Milan lo stanno dimostrando, ma le nerazzurre
sono ancora una compagine incompiuta, che ha stentato fin dall’inizio e le tre
gare con Sassuolo, Roma e Milan le ha perse malamente, 9 goal subiti e solo 2
realizzati, uno di Tarenzi bellissimo ma del tutto inutile.
Ma si sa, le squadre ferite vanno
temute, le giocatrici buone ci sono, l’Inter Women sulla carta è un bel mix di
giovani di grande talento e giocatrici esperte, con Marchitelli e D’Adda
veterane di gran livello; peccato che, in campo, la squadra non abbia idee,
nerbo, risolutezza e soprattutto unità, e di questo il responsabile, come quasi
sempre in questi casi, è soprattutto chi allena. Io ho molta stima della
persona di Attilio Sorbi, lo trovo un fior di galantuomo e il suo motto “a
tutta randa” mi è simpatico, ma forse per fare l’allenatore serve altro, magari
della cattiveria costruttiva, della sana grinta da trasmettere alle giocatrici,
insieme a una bella iniezione d sicurezza.
riscaldamenti
Ma in questa domenica di sole a
tradimento c’è anche un’altra bella ricorrenza; è il compleanno della nostra
Tatiana Bonetti, punto fermo della squadra, e siccome la Parisi mercoledì
scorso nel giorno del suo compleanno ha segnato in coppa Italia contro il
Ravenna, tutti sperano in un ripetersi della fortunata circostanza, per
cantarle “Tanti auguri a te” tutti in coro.
Alla lettura delle formazioni,
notiziona delle notizione; la nostra capitana Alia Guagni è in campo, si sapeva già
che poteva giocare ma la conferma provoca comunque un boato di gioia. Cincotta
per la prima volta dopo parecchie partite rinuncia alle accelerazioni di
Thogersen per costruire una fascia con Janelle Cordia terzina e Alia più avanzata, mentre dalla parte
opposta ripropone ancora De Vanna sulla fascia esterna come a Empoli, lasciando
Paloma in panca. A centrocampo Parisi e
Adami assicurano qualità, mentre in difesa si dorme sonni tranquilli con la
collaudata coppia Tortelli – Agard.
L’Inter schiera la sua formazione
tipo, con le possenti Debever e Auvinen centrali, il collaudato centrocampo
comandato da Alborghetti e la temibilissima Marinelli in coppia con Tarenzi,
con Regina Baresi e Eleonora Goldoni relegate in panca.
Calcio d'inizio
Dopo pochi minuti appare chiaro che
la scelta del mister sulla fascia destra pagherà moneta sonante; questo
perché Janelle e Alia iniziano a rosolarsi
a fuoco lento la malcapitata Caterina Fracaros, talentuosa ma ancora troppo
giovanina per certi clienti, un vero e proprio Davide contro due feroci Golia,
ma un Davide impaurito e senza fionda.
E anche dall’altra parte la povera
Beatrice Merlo ha il suo bel daffare a contenere le sfuriate di De Vanna, che
però spesso e volentieri esagera, e in varie occasioni le sue folate terminano
mestamente sulla linea di fondo. Se non finisse il campo probabilmente
arriverebbe al Poggio Imperiale palla al piede, la generosità è commovente ma,
lasciatemelo dire, Paloma ha più il suo perché da esterna avanzata, perlomeno
si ferma, salta l’avversaria con eleganza e mette delle belle palle al centro.
Si, lo avete capito, stimo molto Lisa de Vanna ma in quel ruolo non mi convince
proprio.
Ma d’altra parte, con Ilaria Mauro
recuperata e una Bonetti in stato di grazia, la coppia d’attacco non si tocca
davvero. E, dopo un goal annullato alle nerazzurre per un presunto tocco di
mano, proprio Tatiana al minuto 17 mette il turbo e decide che è l’ora di
iniziare a farsi cantare gli auguri di compleanno; dopo aver ricevuto palla da
Cordia sulla tre quarti si beve la Debever (ha ha ha) e la Auvinen e trafigge
l’incolpevole Roberta Aprile, schierata al posto di Marchitelli.
E proprio la portierona
recentemente convocata in nazionale sarà la migliore in campo delle sue, compiendo interventi letteralmente prodigiosi prima su
Mauro da distanza ravvicinata, poi un cross di Cordia destinato a insaccarsi
beffardo, poi ancora su un tiro di Parisi e infine su Guagni lanciata a rete
con un assist di Bonetti degno dello Zico dei tempi d’oro. Insomma, senza le
parate di Aprile il passivo per le nerazzurre, già pesante, sarebbe stato
osceno.
Ma nulla può al minuto 39, quando
un bel cross dell’onnipresente e liberissima Cordia viene intercettato da De
Vanna che appoggia di prima verso Tatiana, che si coordina e lascia partire un
siluro VanBasteniano direttamente nell’angolo opposto, e non c’è Aprile che
tenga, anzi per le nerazzurre è pieno inverno.
Il primo tempo è ormai finito, ma
c’è ancora un minuto di recupero, quanto basta alla povera Fracaros per
suggellare il suo primo tempo da incubo; cross in mezzo di Mauro per Alia e la
terzina nerazzurra, intimorita dall’avere sul collo il fiato di un’avversaria
di tale spessore, va nel panico e insacca nella propria porta per la più
maldestra delle autoreti. A quel punto la povera Fracaros è contestata senza
pietà dai suoi tifosi, e qui, forse perché coinvolto marginalmente, mi sento di
spezzare una lancia a favore della diciottenne terzina nerazzurra; onestamente quella
di schierare una difesa a tre anziché la solita a quattro e mettere una ragazza
così giovane in una situazione simile è stata, da parte di Sorbi, una scelta
davvero discutibile, al limite del masochistico; cronaca di una morte
(calcistica) annunciata, scriveva il
buon Garcia Marquez. Coraggio Caterina, dimentica in fretta, sei giovanissima e
questo è solo un incidente di percorso, una partitaccia, a Empoli sei stata una
delle migliori in campo, la prossima volta andrà meglio.
Il secondo tempo comincia come era
terminato il primo, viola in avanti e occasioni che fioccano; da calcio
d’angolo Adami prova un tacco alla Mancini che se fosse entrato sarebbe stato
un euro (ma anche asiatico e africano) goal; peccato davvero. In ogni caso al
minuto 53, dopo un batti e ribatti in area su azione insistita di Mauro,
Tatiana decide di regalarsi un pallone per il compleanno e lancia un missile
terra-aria sotto la traversa; 4-0 tondo tondo,tripletta per Bonetti e interiste
annichilite. Noi del pubblico impazziamo per Tatiana, chi le canta ancora tanti
auguri, chi il collaudato coro “Tatiana Bonetti eeh ooh”, tutto il Bozzi è per
lei.
Fortunatamente per le nerazzurre,
le nostre decidono che può bastare; entrano Thogersen, Mascarello e Paloma per
De Vanna, Adami e Parisi, ma non si affonda più, le interiste si arrabattano
per trovare almeno il goal della bandiera ma concludono poco o niente, Tarenzi
e Marinelli sono sole, la Van Kerkhoven porta poco o niente alla manovra,
Baresi e Goldoni restano a guardare sconsolate, inspiegabilmente ignorate dal
loro tecnico.
La fine arriva come una
liberazione, le nostre festeggiano Tatiana lanciandola in aria, sporcano la
Orhstrom con l’erba del Bozzi perché in effetti la sua divisa era pulita quasi
come al primo minuto, si preparano a festeggiare un natale sereno. Questa
squadra già da tre partite consecutive largheggia nel risultato e, cosa ancora
più importante, non permette alle avversarie di rientrare inopinatamente in
partita, come successo con Florentia, Verona e Tavagnacco; niente più cali di
tensione, squadra che ha raggiunto una condizione fisica e mentale top, e
speriamo che la lunga sosta natalizia non comprometta quest’armonia raggiunta
abbastanza faticosamente.
Finale in festa
Le ragazze dell’Inter Women, invece,
sono l’immagine della sconfitta; dopo il fischio finale sono apparse stanche,
rassegnate, senza nemmeno quella rabbia bella di chi esce battuto ma sa di
avere dato tutto. Riprendetevi ragazze, perché mi piacete molto, siete una
bella squadra e vedervi quart’ultime fa male al cuore. Credete in voi, e se
Sorbi non riesce a darvi la scintilla, sarebbe giusto si facesse da parte.
Nel dopogara da segnalare la
gentilezza delle giocatrici interiste; nonostante la cocente sconfitta (quasi)
tutte loro si sono prestate volentieri a selfie e autografi; Regina Baresi è
una ragazza davvero cordiale, degna figlia e nipote di due grandi gentiluomini
del pallone, Gloria Marinelli è sorridente e simpatica, Eleonora Goldoni
gentilissima e, anche se non sono uso fare commenti “estetici” sulle
calciatrici, è davvero una bellissima ragazza, dal vivo ancor più che in foto,
se possibile. Ma una menzione speciale va a Beatrice Merlo, che non mi ha fatto
solo la solita firma con numero, mi ha chiesto il nome e mi ha fatto anche una
dedica, un bell’autografo di quelli di una volta, che spiccherà sempre nel mio
ormai griffatissimo libro sulle ragazze mondiali; a Beatrice Merlo, ma anche a
tutte le altre ragazze interiste, auguro di diventare anche loro ragazze
mondiali, la stoffa per fare grandi cose c’è, manca solo un buon motivatore che
cementi un gruppo che ha perso la fiducia.
Dopo gli ultimi auguri alle nostre
meravigliose ragazze vincenti, durante le buone feste di rito tra noi tifosi
una nuvola è andata a oscurare il sole, aumentando la malinconia crescente;
cinque settimane senza partite, la prossima giornata vedrà tutte le toscane in
trasferta, per una nuova partita al Bozzi se ne riparla il 18 gennaio, derby
contro la Sangi; una piccola eternità, ma sarà ancora più bello quando ci
ritroveremo tutti insieme, calciatrici e tifosi, per un altro pomeriggio da
ricordare.
Concludo con dei grazie doverosi.
Grazie mister Cincotta, grazie ragazze,
grazie Alia, Ilaria, Alice,Tatiana, Stephanie, Alice, Greta, Laura, Davina,
Paloma, Lisa,Stephanie, Frederikke, Valery, Francesca, Janni, Marta, Janelle,
Lana, Michela, Martina, Marta, Chiara, Azzurra, Margherita, Noemi, Rebecca.
Grazie per tutte le emozioni, per tutti i sorrisi, per averci reso
quest’autunno meno grigio e malinconico, e la vita un po’ migliore.
Grazie allo staff di persone dietro le quinte,
che organizzano e dirigono, che risolvono i problemi, che permettono che lo
spettacolo abbia inizio.
E un grazie anche a noi tifosi, che
ci siamo ogni volta, che sosteniamo senza violenze e inciviltà, che coi soldi
del biglietto permettiamo a questo movimento di continuare a esistere.
A tutte e tutti voi, a tutta la
Fiorentina Women’s , tanti auguri di buone feste da un tifoso che vi vuole bene
e non vi lascerà più. Ci rivediamo negli anni venti.
domenica 8 dicembre 2019
EMPOLI LADIES - FIORENTINA WOMEN'S 0-3
EMPOLI LADIES; Baldi, Di Guglielmo,
Varriale, Giatras Zoi, Boglioni, Cinotti, Prugna, Morucci, Papaleo, Hjolman,
Acuti
FIORENTINA WOMEN’S ; Ohrstrom, Cordia,
Tortelli, Agard, Fusini, Thogersen, Parisi, Adami, De Vanna, Mauro, Bonetti
È un pomeriggio plumbeo a Empoli,
di quelli incerti, sbilanciati tra il sole e il cattivo tempo, come spesso lo è
anche una partita di calcio.
Siamo un bel gruppetto di tifosi,
sempre i soliti, che ogni volta conosco sempre meglio, quello del calcio
femminile è ancora un tifo salottiero, che permette di parlarsi, di comprendersi.
Il teatro della battaglia sportiva. Un grazie agli empolesi, che ci accolgono sempre gentilmente.
Prima della partita arrivano Rocco
Commisso e Joe Barone, sempre fantastici; sorrisi, strette di mano,battute
simpatiche, tanta vicinanza anche affettiva; a noi tifosi, ancora pochi ma senz’altro
buoni, queste cose fanno veramente piacere.
Ci sistemiamo sulle microtribune
dello stadio Monteboro, che a me piace perché ti permette di essere vicinissimo alle
calciatrici, ancora meglio di uno stadio inglese. Consigli per chi ci va; non
state troppo a distrarvi o a guardare gli smartphone perché vi potrebbe
arrivare un pallone in piena faccia senza nemmeno che ve ne accorgiate.
L’Empoli, senza la sua regista
Simonetti e con Garnier non al meglio (entrerà solo nel finale), se la vuole
comunque giocare, con Papaleo accanto alla punta Acuti e con Hjolman più
arretrata.
La Fiorentina, oltre alla ormai
lungodegente Guagni, ha diverse altre giocatrici acciaccate, e Cincotta, che
proprio non ama mantenere un blocco o un modulo per due partite di fila,
stavolta propone esterna sinistra Lisa De Vanna al posto di Paloma Lazaro, con
la Thogersen sempre padrona della fascia destra.
Come vedete, siamo vicini vicini...
Ma stavolta le scelte danno fin da
subito ragione al mister; la viola appare pimpante e si prende subito il
centrocampo, grazie anche alla coppia Adami- Parisi in stato di grazia
assoluta; la verticalizzazioni fioccano, le empolesi non riescono ad uscire
dalla loro metà campo, la sempre forte Rachele Baldi (per distacco la migliore
in campo delle azzurre) sventa un paio di pericoli ma il martellamento viola
porta in breve tempo alla capitolazione delle avversarie; al minuto 16 Lisa De
Vanna, in uno dei suoi numerosi assalti furiosi palla al piede (durante i quali
è praticamente immarcabile) serve una palla al centro che finirebbe preda di
Baldi se Marta Varriale non ci mettesse il piede svirgolando la palla che si
alza a palombella per finire la sua corsa in porta, ma Laura Agard, che passava
da quelle parti, evita alla brava difensore dell’Empoli l’onta dell’autogoal
spingendo la palla in rete di testa; 1-0 meritatissimo per la viola.
Le ladies, reduci da due pareggi
consecutivi a reti inviolate, devono ora cercare di spingere in avanti per mettere una benedetta palla in porta, ma
il loro gioco si fa invece sempre più confuso e involuto; la Ohrstrom è
inoccupata, la palla è sempre delle nostre, le azzurre cercano di resistere
soprattutto con il talento Paola Boglioni che argina quando può la Thogersen
(che sfiora un eurogoal su tiro da fuori), ma al minuto 39, sempre su
incursione dalla sinistra di De Vanna col solito cross teso in area, stavolta è
Ilaria Mauro, con un furbo tocco, a ingannare Baldi in uscita, che respinge
come può una palla avvelenata che rimbalza prima sul piede di Varriale, poi
Boglioni ciabatta malamente la palla che avrebbe voluto spazzare dell’area
servendo un comodissimo assist a Tatiana Bonetti che realizza il più facile dei
goal a porta vuota, e non ha nemmeno il coraggio di esultare.
Si va quindi a riposo su un sue a
zero meritatissimo, ma i goal ce li ha praticamente fatti l’Empoli.
La seconda frazione di gioco si
apre sulla falsariga della prima, stavolta è Thogersen che riesce ad arrivare sul
fondo e crossare; la bella, brava e velocissima danese, che prima dell’ultimo
passaggio sarebbe da pallone d’oro, al momento di fornire l’assist però
spedisce in area dei missili terra-aria che non si capisce bene a chi debbano
andare, quasi mai infatti risultano utili, a volte li blocca a terra Baldi, a
volte li spazza la difesa empolese, a volte vanno in fallo laterale dall’altra
parte del campo. Sinceramente in queste azioni c’è bisogno di più precisione,
altrimenti diventano infruttifere e ripetitive, e una formazione un minimo più
accorta del frastornato, irriconoscibile Empoli di ieri le può sventare senza
troppe fatiche.
Al minuto 54 la partita si chiude;
la Parisi, woman of the match indiscussa, ha un mirino telescopico nella scarpa
destra e disegna una punizione perfetta
per la testa dell’atletica Janelle Cordia, che lasciata solissima dalla
disattenta retroguardia azzurra insacca di giustezza e prepotenza.
Dopo il 3-0 la viola,
fortunatamente, non accusa cali di tensione e non fa rientrare in nessun modo
le avversarie in partita, complice anche una formazione rassegnata, stanca,
nemmeno lontana parente dell’Empoli ladies frizzante e combattivo del bravo
Pistolesi. L’impeccabile Baldi, francamente un lusso per questa squadra, sventa
lo sventabile con uscite tempisticamente perfette, ma l’inerzia del gioco non
cambia nemmeno per sbaglio.
L’ingresso di Marta Mascarello per
Adami blinda ulteriormente il centrocampo viola spegnendo ogni velleità
empolese, in nemmeno mezz’ora la formidabile Marta (si, lo so, forse mi
sbilancio troppo, ma a me questa ragazza convince appieno) avrà toccato trenta
palloni, impressionante. Pistolesi azzecca una sostituzione con Giorgia de
Vecchis per Morucci, la brava centrocampista romana fa partire dai suoi piedi
alcune ispirate ripartenze, ma tutto si traduce in un tiro di Acuti telefonato
a Stephanie Ohrstrom, giusto per far assaporare ai guanti della svedese l’erba
del semisintetico di Monteboro.
Con tutto il rispetto per le punte
empolesi, ma nel mercato invernale è bene che la società si rinforzi in
attacco, perché questa carenza di goal dai terminali offensivi è preoccupante
(la maggior parte delle reti azzurre in serie A sono state realizzate dalle
centrocampiste) e anche se il discorso salvezza, coi tracolli verticali di Orobica
e Tavagnacco, sembra essere già archiviato, fino a ieri le ladies avevano
dimostrato di essere da sesto-settimo posto, un risultato ragguardevole per una
neopromossa.
Le nostre ragazze invece hanno
vinto e convinto, con questa Parisi da nazionale, che quando sta bene tra le
centrocampiste della serie A è seconda solo alla Cernoia, il pallino del gioco
è sempre stato delle viola, ovviamente grazie alla prestazione collettiva, con
la Adami sostanza e piedi vellutati, le agguerrite esterne che, assieme alla
Cordia, sono state le signore incontrastate delle fasce, le attaccanti rapaci e
decisive quando dovevano esserlo, la difesa blindata con la coppia Agard-
Tortelli; pochi fronzoli e tanta sostanza, questa è la Fiorentina che non ha
paura, sicura dei propri mezzi, che può ancora rendere grande questa stagione.
LE ALTRE PARTITE
-SASSUOLO – FLORENTIA SAN
GIMIGNANO 3-0 ; brutta partita e brutta
sconfitta per la mia cara Sangi, che alla prima partita senza Giulia Orlandi
appare spenta, sfilacciata, in balia completa di una squadra buona ma nettamente
inferiore al Milan mai temuto e domato al Santa Lucia. Una menzione per una
grandissima Amanda Tampieri, che prima del tracollo (ma la portiere toscana sui
goal è del tutto incolpevole) compie
delle parate prodigiose, e quella sul colpo di testa a botta sicura di Sabatino
merita già adesso di essere selezionata per la top ten, ma forse anche top
five, delle parate più belle della stagione.
-OROBICA – JUVENTUS 1-7 ; Stendiamo un velo pietoso sulla
situazione di classifica e societaria delle bergamasche, non ho visto la partita
proprio perché prevedevo una catastrofe. Ma almeno hanno segnato un goal alla
Juve, la viola in due partite nemmeno ci è andata vicino. Le bianconere, già
fortissime, hanno ora una serie di partite che potrebbero vincere giocandole in
ciabatte.
-TAVAGNACCO – VERONA 0-3; avevo
scritto dopo la partita contro la Fiorentina che le scaligere, per fare bene,
bastava che ripartissero dal formidabile secondo tempo contro le nostre. Mi
sono state a sentire. Ah, godetevi la Glionna fino a che ve la lascia la Juve.
-MILAN - PINK
BARI Rinviata. Per nebbia all’aereoporto
di Bari che ha impedito il decollo. Quando la recuperano, saranno i Milanesi a
Cantare ai pugliesi “Solo la nebbia, avete solo la nebbia”?
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