venerdì 20 dicembre 2019

UN SOGNO IN VIOLA; RACHELE BALDI




Ingenuamente avevo pensato che, con la pausa natalizia della serie A, queste settimane passassero nel languore, un’attesa delle prossime partite tra un pasto luculliano e l’altro. Invece con l’apertura del calciomercato le notizie elettrizzanti, in un senso o nell’altro, cominciano a susseguirsi a ritmi vertiginosi, e non credo che ci annoieremo affatto.

Rachele Baldi (fonte; Empoli channel)


La Fiorentina women’s, con la cessione di Noemi Fedele, si trova ora ad avere un problema, perché Francesca Durante si è  operata da poco alla spalla e non rientrerà tanto presto, e di fatto alla ripresa del campionato la squadra gigliata potrà contare solo su Stephanie Orhstrom per blindare la porta, e se per disgrazia si facesse male anche lei (scongiuri multipli in atto) la situazione non sarebbe sostenibile, con tutto il rispetto per la giovane Rebecca Tinti che non conosco ancora, ma francamente non so se avrebbe in se l’esperienza e il coraggio necessario per difendere stabilmente la porta di una pretendente allo scudetto.

Quindi la Fiorentina deve in pratica tornare obbligatoriamente sul mercato, cercare un’estrema difensore che dia delle garanzie.

Di suggestioni ce ne sono tante, una soluzione sarebbe un prestito semestrale , magari un’altra giovane di ottima prospettiva come Amanda Tampieri (ma è giusto prendere un’altra giovane che nel suo club ha delle chances e relegarla in panca come terza?) a una portiere di esperienza comprovata  come Alessia Gritti, 32enne ex bandiera del Mozzanica attualmente un po’ chiusa da Forcinella al Verona, una che, se chiamata in causa, non deluderebbe certamente.

Ma, come diceva uno migliore di me, “I have a dream”, un sogno calcistico ovviamente, ed il mio più grande è Rachele Baldi in viola.
Ora, un tifoso avversario mi potrebbe anche dire “Ma come, hai già Orhstrom e Durante, ma non sei contento?”  Si, sono molto contento di loro, Stephanie è una istituzione e la Durante, almeno tra i pali, è una delle migliori della categoria, ma Rachele Baldi, signore e signori, è una fuoriclasse.

Cuore e Grinta (fonte; pagina facebook di Rachele Baldi)

Ora, con fuoriclasse, termine suggestivo che non mi stupirebbe fosse stato coniato da Gianni Brera, si intende comunemente il fantasista, il poeta con la palla al piede, il vecchio 10 di talento. Ma ogni singolo ruolo calcistico, in realtà, ha i suoi fuoriclasse, e di fatto un Buffon, uno Scirea, un Facchetti o un Franco Baresi non sono meno fuoriclasse di un Maradona , un Roby Baggio o un Batistuta.
In ogni caso una cosa è certa; i fuoriclasse sono pochi, merce rarissima, nel femminile come nel maschile. Senza scomodare le Hegerberg o le Rapinoe, visto che tra le migliori 100 giocatrici la fifa ha ritenuto di includere una sola italiana, la Bonansea, peraltro al 53esimo posto,  le fuoriclasse nostrane per me sono la stessa Barbara Bonansea, Alia Guagni, Sara Gama, Valentina Cernoia, Gloria Marinelli e  Benedetta Glionna tra le più giovani, e poi lei, Rachele Baldi.

Si, perché la numero uno dell’Empoli ladies ha tutto; una fisicità eccezionale con riflessi felini, una grande sicurezza nelle uscite, intuito e senso di posizione da vendere, e uno sguardo killer difficile da sostenere per le attaccanti, sguardo che ha ipnotizzato la pur tosta Martinovic dal dischetto. Para tutto quello che si può parare, prima di arrendersi alla Sabatino sabato scorso ha compiuto interventi prodigiosi (e infatti era imbestialita dopo il secondo goal incassato) e ha 25 anni, l’età perfetta per spiccare definitivamente il volo. Si, perché se non la prende la viola, Rachele la prende un top club estero, per l’Empoli ladies è sicuramente un lusso (attenzione, non ho detto che è sprecata, quella di Pistolesi è un’ottima compagine, ma Rachele merita di lottare per dei trofei) e potrebbe presto esserlo anche per la serie A.


Maegan kelly ha appena capito che non si passa (fonte;pagina facebook Rachele Baldi)


Che poi si, lo ammetto, per Rachele ho una istintiva e partigiana simpatia, e per farvi capire quanto devo raccontarvi una storia.
Era più o meno la metà del decennio scorso, un pomeriggio come tanti girellavo con due amici per Casalguidi provincia di Pistoia, il paese dove sono cresciuto prima di mettere radici a Firenze, e c’era una partita degli juniores (o allievi) del Casalguidi, e ci mettemmo a dare un’occhiata alla gara, e a un certo punto  ci siamo accorti che il portiere del Casalguidi  era una ragazzina, e trovammo la cosa alquanto curiosa; mentre eravamo li perplessi, a un certo punto la vedemmo fare un’uscita da manuale, che trovai perfetta. Dopo qualche minuto la partita terminò, e noi ci recammo a uno dei bar del paese. Parlando con altri avventori raccontammo della ragazza tra i pali, e subito un classico avventore medio da bar disse “E che hanno finito i portieri maschi?” e tutti a ridere della cosa. Tutti tranne me, perché già all’epoca questo umorismo tristanzuolo mi dava fastidio, poi cambiammo argomento e presto mi dimenticai della cosa, anche se negli anni mi sono a volte chiesto se poi quella ragazzina avesse continuato a giocare.
Poi, nello scorso settembre, quando ho cominciato a interessarmi al calcio femminile a livello di club e dopo averla vista all’opera a Monteboro contro l’Inter, sono andato a curiosare sulle pagine social di Rachele, e su quella di facebook SBAM!! Trovo proprio la foto di una giovanissima calciatrice con la divisa del Casalguidi, e mi resi conto che la fenomenale portiere delle ladies empolesi appena convocata in nazionale dalla Bertolini era proprio la ragazzina che tanti anni prima aveva effettuato quell’uscita impeccabile. E ve lo confesso, mi è scappata una mezza lacrimuccia, e subito dopo un sorriso di soddisfazione per gli avventori di quel bar casalino; loro saranno sempre bovinamente seduti col cicchetto in mano, un po’ più anziani e forse ancor più inaciditi, mentre colei della quale ridevano era ad ascoltare l’inno di Mameli con lo stemma della nazionale sul cuore.

La prima di tante magli azzurre per Rachele (fonte; pagina facebook Rachele Baldi)


Quindi, adesso capite quanto sarebbe bello per me che Rachele Baldi indossasse i colori che amo?

Insomma, sognare non costa niente, e visto il periodo una letterina al babbo natale Viola Rocco Commisso uno la può sempre spedire. Certo, se arrivasse lei Francesca Durante diventerebbe di troppo, ma pur piacendomi molto anche Francesca quest’ultima almeno fino ad adesso non è riuscita a dare alla propria difesa (e a noi tifosi) quel senso di sicurezza che invece Rachele trasmetterebbe a tutti. E anche la Orhstrom si accomoderebbe di nuovo in panchina, ma viste le gerarchie decise da Cincotta per la stagione in corso a quanto pare la saracinesca scandinava è destinata lo stesso a tornare riserva, visto che fino a che la Durante è stata bene non ha visto il campo nemmeno per sbaglio.

Quindi ripeto, è il momento giusto, perfetto e forse irripetibile, di portare Rachele Baldi in viola, sarebbero anni di sicurezze e porta blindata, e terminerebbe anche questa incertezza  tra i tifosi che da un anno a questa parte sono piuttosto divisi tra le due attuali portiere viola. Io sono un “Durantiano” per motivi anagrafici e perché col suo fisico eccezionale e la sua reattività quando è in giornata compie delle parate davvero strepitose, ma sono comunque d’accordo con chi dice che deve migliorare molto nelle uscite e soprattutto gestire meglio la difesa. Ma se arrivasse la Baldi, ben presto ogni dubbio svanirebbe come neve al sole, e per farla svanire, si sa, basterebbe anche un sole pallido di gennaio.

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