oggi sono veramente lieto di presentare una calciatrice che, per cause indipendenti dalla propria volontà, attualmente non può fare parte della rosa del San Giovanni calcio a 5, ma che comunque ne fa parte lo stesso. Perchè? perchè Ilaria Degli Innocenti è un elemento imprescindibile della squadra in quanto è la persona in più nello spogliatoio, la prima tifosa sugli spalti, colei che supporta e aiuta in ogni modo le ragazze, un vero e proprio simbolo, vi basti dire che non essendo nella rosa ufficiale non potevo conoscere il suo nome e la sua storia ma sono state le sue compagne a gridarmelo a gran voce, Ilaria una di noi. Una ragazza tra l'altro sportiva dentro, fin da bambina, che vi travolgerà con i suoi racconti.
Ilaria degli Innocenti in blu San Giovanni.
E poi con Ilaria, ve lo confesso,ho avuto un feeling immediato in quanto abbiamo scoperto una comune passione per la saga del Signore degli anelli ed Harry Potter (su un terzo franchising invece non c'è stata intesa, come leggerete poi...) ma lei va oltre, essendo anche una fantastica cosplayer di moltissimi soggetti (certo il fisico perfetto aiuta nel suo caso, io posso fare giusto il cosplayer di Obelix....) insomma, come capita con tutte le ragazze del San Giovanni, una calciatrice che è anche molto di più.
Ma lascio che sia Ilaria a prenderci per mano e guidarci dentro alle sue avventure.
Ciao Ilaria, vuoi innanzitutto presentarti ai lettori?
Ciao a tutti, mi chiamo Ilaria e ho 27 anni. Sono laureata alla magistrale di Scienze motorie e pratico sport a livello agonistico da quando ho 6 anni. Sono sempre stata molto attiva e non mi sono mai tirata indietro di fronte a nuove sfide ed esperienze. Sono una persona positiva ed estroversa. Sono una nerd. Leggo fumetti (soprattutto manga) e adoro la letteratura Fantasy. Una mia grande passione è il cosplay e travestirmi durante le fiere e i raduni.
Complimenti, vorrei avere un decimo della tua intraprendenza! i fumetti piacciono tantissimo anche a me ma non esco dai Disney e dai Bonelli, i Manga sono belli eh, ma non riesco ad abituarmi alla lettura rovesciata! (ve l'ho detto, sono pigro dentro...).
Puoi raccontarci i tuoi primi passi nel mondo dello sport? inseguivi già un pallone fin da bambina oppure praticavi altri sport ?
No, non provengo dal calcio, ma dal ciclismo. Come ho imparato ad andare su due ruote, dopo poco tempo correvo per strada con la mia bici da corsa.
Una giovanissima ciclista.
La passione per il ciclismo ce l’aveva mio nonno, cicloamatore per una vita. Tutti i nipoti sono passati dal ciclismo. Correvo nella G.S. Olimpia Valdarnese, associazione sportiva dilettantistica di Montevarchi. Ho deciso di lasciare questo sport a 12 anni, le competizioni si facevano sempre più toste e io passavo la maggior parte del mio tempo sui libri di scuola. Ero una bambina un po’ particolare, alcuni giorni ero una rider agguerrita e altri una graziosa ballerina; eh si, per cinque anni ho praticato danza classica e moderna (più un anno di hip hop, ma sorvoliamo) nella palestra delle elementari del mio paese.
Ilaria danzatrice.
Non contenta nei mesi invernali, nei quali non salivo sulla mia bici, mi portavano ai corsi di nuoto. Dopo aver messo da parte la bici, ho provato con la pallavolo, nel Green Volley di Levane. Mio babbo era un pallavolista, così ho deciso di tentare anche io per quella strada, e per quanto pensi tutt’ora che sia uno sport bellissimo sia da giocare che da vedere non è mai stato il mio sport. Mi è sempre piaciuto il calcio, ma non quello alla tv (anche se sono una tifosa Viola), il calcio di strada, quello praticato nel cortile della scuola o ai giardini. Qualche volta andavo perfino a vedere le partite dei miei compagni di classe allo stadio a Levane. A 16 anni venni a sapere che una squadra di ragazze si allenava nella palestra delle scuole medie e provai anche io. Nonostante non sia mai stata una goleador non ho più abbandonato questo sport.
Beh, hai praticato tanti di quelle discipline che già basta per poter capire che persona sei; una ragazza che ama lo sport vero, per quello che è, e che quando non si è sentita più a suo agio ha cercato nuove strade, nuovi stimoli, senza porre nessun limite a te stessa e al tuo spirito di iniziativa.
Ora veniamo al Futsal, disciplina nella quale, come il tuo capitano Francesca Tanzi ti sei consacrata ormai da parecchi anni. Ci puoi parlare del tuo percorso prima del San Giovanni?
Ho iniziato nell’Aspi nella squadra MissK, alcune amichevoli e qualche torneo e poi il campionato.
Con le MissK di Matteo del Sala
Guidate da Matteo del Sala, eravamo una squadra fuori dal comune. Mi sono divertita un sacco e porterò quei primi anni, così come tutte le mie compagne di squadra, nel cuore. Poi negli anni successivi, alcune compagne hanno smesso e se ne sono aggiunte altre. La squadra ha cambiato nome, Ottaviano Pazzi, e Mister, Daniele Scarpellini. Nel 2015 abbiamo vinto il campionato e partecipato ai Nazionali di Bellaria, rappresentando la Toscana e qualificandoci seconde.
All'Ottaviano Pazzi con Daniele Scarpellini.
Dopo quest’ultimo anno di Aspi abbiamo deciso di “alzare il volume” e iscriverci al campionato FIGC serie C. I ritmi sono decisamente cambiati, allenamenti più impegnativi e specifici. L’anno successivo, abbiamo cambiato società e siamo state accolte da Mirco Bossini nel San Giovanni calcio a 5.
Mi piace tanto sentire parlare di MissK (adoro questo nome!!!) e Ottaviano Pazzi, nomi che tornano nelle varie interviste, destini che si incrociano, la vostra storia da vivere per tutti noi lettori.
In che ruolo ti sei specializzata nel calcio a 5?
Il mio ruolo è sempre stato la fascia. Sono veloce, non ho un gran piede, ma se voglio faccio girare le scatole.
Arriviamo ora al San Giovanni calcio a 5; come sei entrata in questa realtà? Ci vuoi inoltre presentare lo staff e le tue compagne? mi piacciono sempre le vostre risposte a questa domanda, è la chiave per capirvi, per entrare nel vostro mondo fantastico.
Foto di gruppo col San Giovanni calcio a 5
La mia esperienza nel San Giovanni purtroppo è stata completa solo il primo anno. Il secondo ho deciso di seguire negli allenamenti un’altra squadra e non ho potuto partecipare al campionato, ma non mi sono allontanata dal gruppo, prendendo parte agli allenamenti. L’ultimo anno invece ho potuto dare il mio supporto solo dalla tribuna. È stato un anno difficile e mi è mancato tutto: compagne, campo, palla e spogliatoio. Sono felice però di aver conosciuto persone meravigliose come Daria Nannelli, una grandissima persona fuori e dentro il campo. Divertente e solare. Una vita preziosa stroncata da un incidente stradale. Mi ricorderò sempre quel pomeriggio, sono passati esattamente due anni, in cui Francesca mi chiamò al telefono per raccontarmi cos’era successo. Questo tragico episodio ha unito molto la squadra e la società c’è stata molto vicina e ha fatto veramente in modo che il suo ricordo rimanga vivo per sempre.
Devo ringraziare ogni giocatrice, compagna, amica, che ha condiviso con me parte di questo nuovo percorso. Dalle “anziane” (e non di età ma di affetto) del gruppo: da Francesca Tanzi a Giulia Liguori, preziose amiche dentro e fuori il campo, Silvia Berlingozzi che ho “molestato” ogni volta che avevo occasione, sempre pronta ad aiutarti, così come Elisa Olmastroni, Marsy (Marsida Milaqui), Medo (Alessandra Medori), Lelo (Elonora Bini) che mi chiamano sempre con il mio soprannome “Pise”, e l’implacabile Eleonora Innocenti. Le new entry di quest’anno le ho conosciute solo fuori dal campo, ma da spettatrice devo dire che sono molto valide, delle ottime giocatrici e sono soprattutto delle bravissime persone.
Un pensiero a Selene Margiacchi, brava in ogni ruolo, che ha condiviso con me momenti ed esperienze anche prima del San Giovanni e a Lisa Banchetti la nostra hair stylist. Chi ha giocato con me il primo anno Irene Mannelli, Elena Caldelli e Maria Basso.
Un saluto alle mamme Claudia, Marina e Sara e al Jolly Sofia Peruzzi, giocatrice di grande talento.
Tornando alla Società non posso che ringraziare il Mister Daniele Scarpellini in primis, con il quale ho sempre avuto un buon rapporto anche di amicizia, il presidente Mirco Bossini, sempre molto disponibile e Noemi, con la quale purtroppo ho condiviso pochi momenti, ma che si è impegnata molto per questa squadra.
Ti ringrazio, hai fatto tanti nomi di giocatrici del passato che è sempre bello ricordare, la vostra sarà anche una storia breve ma ha già avuto momenti importanti, e le vittorie di oggi derivano anche dai sacrifici di chi ha giocato prima e spesso non ha potuto, o voluto, nemmeno godersi i frutti.
So che l'ultima stagione non hai giocato, ma le tue compagne mi hanno detto tutte che sei stata di un supporto incredibile, la sesta in campo, e sei stata importantissima anche dagli spalti. Come è stato vedere le ragazze dominare la stagione? raccontaci del tuo anno da tifosa.
La vittoria di quest’anno è stata meritatissima e sono molto orgogliosa di aver fatto parte della tribuna e di aver tifato per loro. Purtroppo come ho accennato per me è stato un anno molto difficile. Ho una malattia cronica intestinale da quando ho 22 anni, che nonostante gli alti e bassi e le dosi massicce di farmaci che ho dovuto prendere, nonostante la stanchezza e i disagi non ho mai mollato o abbandonato un impegno preso. L’ultimo anno è stato molto impegnativo, ho praticamente passato gran parte del mio tempo in ospedale e sono stata sottoposta a diversi interventi. I messaggi, il supporto di amiche e compagne però hanno alleggerito il carico e quando non ero a spasso per qualche reparto ho indossato la mia tuta azzurra e mi sono presentata in tribuna per supportarle. È stata un’emozione assistere alla partita decisiva del campionato e ricevere la maglia, simbolo di promozione, con su scritto insieme a tutte le altre anche il mio nome. Ha significato per me molto e per questo ringrazio tutti dalle mie fantastiche compagne alla società.
Ai tanti abbracci aggiungo anche il mio, per quello che conta. Dici bene, in certi frangenti non essere sole è la cosa che conta, dove si va nella vita senza amici, senza persone che ti vogliono bene? Anche questa è una squadra, anche questo è lo sport, le società sportive migliorano la vita alle persone e il San Giovanni ancora più di altre.
Ma c'è anche un'altra Ilaria, perchè sei anche un'allenatrice, categoria da me molto amata, e sono molto curioso di saperne di più in merito; ce ne vuoi parlare?
Ilaria allenatrice.
Si esatto, come vi ho accennato amo il calcio, ma non sono una tifosa da stadio. Quello che a me piace di questo sport è veder compiere i primi passi ai piccoli calciatori che hanno voglia di intraprendere quest’avventura. Sono responsabile dell’attività di base nella società (Polisportiva Bucinese) di una squadra del paese confinante con il mio e alleno bambini dai 5 ai 7 anni. È tosta, ve lo assicuro, i bambini, soprattutto di quell’età sono impegnativi, ma non farei a cambio con altre categorie.
Con i bambini della Polisportiva Bucinese.
Ho avuto una breve esperienza come preparatore atletico nella prima squadra, ma non è niente di emozionante come veder segnare il primo goal a un bambino, o vederlo imparare a fare un dribbling, a superare un avversario o compagno in un 1 contro 1 o ancora semplicemente a vincere la paura della palla. Per qualcuno quest’ultima cosa potrà sembrare banale ma non lo è affatto.
Non lo è perchè ne avevo paura anch'io, e ci ha pensato mio padre a farmela passare con pazienza, anche se tuttora ho paura a colpire di testa. In ogni caso quello che fai è meraviglioso, i Mister dei bambini sono assolutamente persone speciali, hanno un compito immenso, trasmettere loro la bellezza dello sport, e lo dovete fare al meglio altrimenti rischi non solo di non trasmettere un bel niente e anzi, di respingere, e un bambino che respinge lo sport non sarà mai completamente felice, lo sport è tutto.
So che sei una ragazza molto attiva e intraprendente, oltre allo sport continui a praticare altre attività davvero interessanti, che hai già accennato ma che sarebbe bello far conoscere ai lettori con più dettagli.
Cosplayer di Merida, eroina del disneyano The Brave-Ribelle.
Qui nei panni di Aayla Secura di Star Wars (io avevo detto Avatar...me ne intendo)
Lo ammetto e lo ripeto sono una nerd, come ho accennato presentandomi leggo fumetti e mi travesto (sono una cosplayer) per hobby. Sempre legato al mondo dello sport, inoltre, l’anno scorso mi sono unita a un gruppo di fan di Star Wars come me e ci cimentiamo in combattimento coreografico con spade laser (è un mix diciamo tra la scherma e il combattimento medievale, senza entrare troppo nel dettaglio). Siamo i Florence Knight di Firenze e partecipiamo a fiere ed eventi sparsi per tutto il territorio toscano.
I Florence Knight.
Ecco, come dicevo su Star Wars non andiamo d'accordo, mi sono addormentato a metà del primo (intendo il primo veramente, quello degli anni settanta) e non mi sono ancora deciso a concedere una seconda chance, mia moglie Starwarsiana mi detesta per questo! Ma chissà, magari vengo a vedere i vostri combattimenti e cambio idea...
Ultima domanda; come ti senti adesso, Ilaria? pensi di tornare presto parte della squadra, oppure continuerai a stare loro vicino in altri modi e portare avanti altre tue priorità?
È una domanda alla quale purtroppo so dare male una risposta. Ancora la mia avventura negli ospedali non è finita e non ho potuto ancora chiudere questo capitolo, al quale ne seguiranno altri non meno impegnativi, dato che la fase successiva è sempre molto tosta. Purtroppo quando la salute non è delle migliori si fanno male programmi per il futuro. In tutto quello che faccio, ripeto, ci metto tutto il mio impegno e cercherò sempre di portare avanti i miei progetti, ho ancora dei sogni e cercherò con tutta me stessa di realizzarli. Però ho imparato ad ascoltare il mio corpo e non è detto che questo torni mai nelle condizioni ottimali. Quindi dovrò fare delle scelte. Sicuramente farò passare questo periodo più o meno lungo e quando avrò modo ricomincerò a piccoli passi. Per quanto riguarda la mia esperienza con il San Giovanni calcio a 5 e il tornare presto a far parte della squadra ad ora non posso dare una risposta. È molto probabile che se dovessi ripartire per la prossima stagione ricomincerei con dei semplici allenamenti, credo almeno per un altro anno di non poter fare di più. Sicuramente continuerò a dare il mio supporto alla squadra e a starle vicino. Poi si vedrà…
Esatto, si vedrà, anche se quello che ho capito di te Ilaria è che la tua malattia non avrà vita facile, gliela complicherai talmente tanto che sono dell'idea che prima o poi, più prima che poi, si stufa e se ne va, perchè una persona positiva dentro come te riuscirà a farcela. Nel frattempo spero gradirai la mia compagnia sugli spalti, in quanto appena potremo sarò a tifare San Giovanni con tutto il mio entusiasmo, sarà bello dividere la tribuna per un po', però a me piace stare largo e comodo, quindi fammi il favore di passare prestissimo dalla tribuna al campo, che gli spalti sono per i pigri come me, non per le guerriere nate come te.
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