Questo stranissimo 2020 mi ha portato a vivere una situazione particolare, ovvero innamorarmi di una squadra e di un progetto senza averla mai vista giocare e non conoscendo di persona nessuna e nessuno degli artefici della realtà San Giovanni,una conoscenza andata avanti per mesi solo per via telematica ma che, a forza di ascoltare e trascrivere le loro storie, ha creato in me una piacevolissima situazione di alternativa realtà romanzesca, tanto da darmi la pirandelliana sensazione di una loro irrealtà di fondo, come se fossero solo i personaggi di una commedia ben riuscita; e invece ieri sera ho scoperto che le ragazze del San Giovanni e il loro Mister (Mirco, Noemi e Sophie li avevo già conosciuti in precedenza) non sono solo persone reali, ma anche fresche, disponibili e simpatiche come poche volte mi è capitato di incontrare, e siccome credo ormai fossi diventato a mia volta una "curiosità" è stato simpatico per tutti scoprirsi dopo quasi tre mesi.
Nuova stagione, stesso grintoso stemma
L'occasione è stata creata da un primo allenamento che ha avuto come obiettivo soprattutto quello di riprendere confidenza con moduli e schemi, una nuova connessione per tutte le ragazze, ferme per tanto, troppo tempo. Il campionato inizierà solo a ottobre inoltrato ma giustamente dopo un così lungo stop il gruppo ha bisogno di ritrovarsi, per cui non è mai troppo presto per iniziare una nuova stagione che si profila impegnativa, il campionato nazionale di A2 nel quale il San Giovanni è appena approdato ufficialmente (dopo aver conquistato matematicamente la promozione sul campo già prima dello stop causa Covid, scusate se è poco eh) richiederà un impegno e una concentrazione, oltre che una disponibilità, superiore agli altri anni, e per tante ragazze,alcune anche in piena maturità, sarà una sfida che forse mai nemmeno pensavano di affrontare, mentre per giovanissime come Anna Staiano e Margherita Bazzini sarà invece, cosa che spero tanto per loro, un primo approccio con il futsal ad alti livelli, scrivo primo approccio perchè sia loro che il San Giovanni potranno raggiungere altri importanti traguardi (e anche se ancora non posso "spoilerare" ci saranno degli innesti di altissima qualità in una rosa già eccellente, credetemi).
In ogni caso l'allenamento proposto dal Mister Daniele Scarpellini mi ha sorpreso veramente; innanzitutto c'erano delle ragazzine della squadra giovanile (tra cui la bravissima Sophie che già avete conosciuto sul blog) alle quali è stato dato modo di confrontarsi, seppur in modo informale, con le ragazze della prima squadra, vedere dodicenni confrontarsi con ragazze anche di 20 anni più adulte a me ha fatto piacere, è così che si abituano le atlete a rendere al meglio fin da subito.
Pian piano che l'ora scorreva ho visto geometrie affinarsi sempre di più, e a un certo punto ho assistito a una prodigiosa, pazzesca apertura di Ilaria Borghesi per Alessandra Medori, un arcobaleno di raffaelliana precisione che in pratica è tutto quello che io e i miei amici scarponi abbiamo sognato di realizzare in dieci anni di oneste pedate alla palla, mentre Ilaria così, con rilassatezza estrema, fa un capolavoro e non si emoziona nemmeno perchè per lei evidentemente è il pane quotidiano, e da giocate come questa si capisce che stagione ci attende, smoking bianco signore e signori, questo è un gran galà del futsal.
Mi piace anche il clima che si respira, il Mister si fa intendere ma senza mai esagerare, le ragazze sono serie e professionali ma non manca mai una battuta per alleggerire, poi un allenamento mai noioso, spigliato, piacevole da vedere a prescindere.
L'allenamento è proseguito, come dicevo, sempre più intenso e sempre più raffinato a livello qualitativo, con azioni da spellarsi le mani dagli applausi, ho ancora negli occhi un bellissimo goal di Francesca Tanzi che segnato in una partita ufficiale avrebbe tirato giù il palazzetto, e poi la grande esperienza di Ciofini in difesa (con un intervento in velocità incredibile, grintoso ma pulitissimo, che nel mio già nominato gruppo di scarponi sarebbe finito in ortopedia con due tibie rotte e amicizie altrettanto infrante) e la grinta di Eleonora Innocenti (ma quanto corre?) ma è tutta la squadra che gira, che gioca bene e a memoria. Insomma, sono decisamente di parte e ancora me ne intendo poco, ma sto già sognando in vista della prossima stagione.
A fine allenamento, un bel momento di gruppo con la consegna di una targa al capitano Francesca Tanzi, omaggio dalla Palagalli per la vittoria del campionato, gli ultimi riconoscimenti di una scorsa stagione da incorniciare, il passato è meraviglioso ma lo sguardo è già decisamente puntato verso il futuro.
Capitan Trilli con la targa ricordo.
Insomma, buona la primissima, e state connessi, che il San Giovanni sarà sempre più centrale nel mio progetto, e le belle storie abbonderanno come il sole in estate.
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