mercoledì 22 luglio 2020

SIMONA PARRINI, PUNTO E VIRGOLA.


Carissime e carissimi, il vostro blogger non è molto fortunato, in quanto sembra il mio destino che le intervistate più simpatiche e più di spessore umano che incontro decidano di smettere proprio questa estate, forse chissà, le interviste sono venute così belle perchè in loro c'era quella sensazione di malinconia autunnale da canto del cigno, fatto sta che conoscere persone tanto belle ti fa desiderare fortemente anche di supportarle sul campo, poterle omaggiare di un sano tifo che viene dal cuore; ma come successo con Ilaria Leoni, purtroppo non avrò il piacere di tifare Simona Parrini nel rettangolo verde, vederla difendere, lottare e soffrire per quelle maglie che lei indossava solo se le amava; tanti calciatori mercenari ne riderebbero, certo, ma gli sconfitti sono loro.

Vorrei salutare Simona con questa bellissima foto, che fissa un momento di felicità con alcune sue importantissime compagne di viaggio. Un congedo col sorriso.


Nei miei sogni a occhi aperti, di quelli che fai prima di addormentarti, c'è quello di vincere una qualche lotteria e poter mettere su una squadra femminile di buon livello per puntare la A, e mi immagino a cercare calciatrici, le vorrei tutte toscane, magari qualche talentuoso profilo mortificato in una serie minore a cui offrire la grande occasione della vita, ma soprattutto cercherei una calciatrice di riferimento, una alla quale affidare la chiave dello spogliatoio, la classica allenatrice in campo, e la prima che avrei chiamato sarebbe stata Simona, senza alcun dubbio e remora.
Ma come detto sono sogni, e ci si deve rassegnare a veder smettere queste Persone, maiuscola voluta, questo calcio femminile che sta diventando sempre più esterofilo e sempre più orientato al business ha preso un'altra direzione, ma sarà proprio la nuova macchina dal motore potente ma fragile a cercare, tra non molto, donne di calcio come Simona per riportare quei valori che si stanno perdendo ma che non sono solo una mera facciata, un qualcosa che "sarebbe bello mantenere ma non si può"...no, i valori che le donne hanno portato nello sport sono un pilastro di esso, sono importanti come il campo e il pallone, e Simona è stata tutto per il calcio, è stata i piedi, la mente, il cuore.

Ma sto parlando di una ragazza giovane, di  soli (ok, Simona, non si dice l'età di una signora, mi hai già redarguito in tal senso :D ) che in termini calcistici ha solo finito il riscaldamento, e da ora in poi vivrà una partita importante e difficilissima, perchè Simona vuole andare oltre a una carriera di allenatrice, vuole creare un sogno fantastico, una formazione di ragazzi e ragazze con sindrome di Down, che il calcio deve essere davvero patrimonio di tutta l'umanità, lo giocano uomini e donne normodotati, lo giocano ipo e non vedenti, il calcio è per tutti e nessuno meglio di una ex calciatrice che tante volte si sarà sentita discriminata in quanto donna lo può sapere meglio. Certo, chiunque volesse portare avanti un progetto come questo avrebbe la mia incondizionata simpatia, ma mi chiederei; ne sarebbe davvero capace? con Simona non mi sono posto la domanda, ma le ho lanciato una scommessa, ovvero che riuscirà alla grande a creare questa realtà, i termini di essa li sappiamo solo io e lei, ma io scommetto solo quando sono sicuro di vincere, e se vinco..Simona sa cosa farò. Ne riparleremo a tempo debito, intanto lasciatemi salutare questa ragazza straordinaria, che mi sta aiutando tanto anche per il blog e in più di un senso, lei crede in me e io credo in lei, e nel bellissimo commiato da lei scritto e pubblicato sui social ha argutamente parlato di punto e virgola; ma si, proprio come quello che ho messo adesso, di solito si usa per lanciarsi in una disquisizione più corposa partendo da un assunto breve, ed è quello che farà Simona, punto e virgola e via col nuovo capitolo, non ti fermerai mai, e tutti noi tuoi ex tifosi non saremo ex, ti seguiremo in altre vesti ma non come si segue un calciatore che diventa un Mister, no, verrai tifata e amata come in campo, sarà questo il tuo premio e il tuo destino.
 Quindi arrivederci a prestissimo Simona, ti aspettiamo su quei campi verdi il cui profumo non ti abbandonerà mai, tutto questo calcio nuovo continua con te.


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