lunedì 3 febbraio 2020

EMPOLI - ROMA, OVVERO LA BATTAGLIA DI MONTEBORO.




Seguire il calcio femminile è un piacere, per chi abita in Toscana ancora di più, visto che abbiamo ben tre squadre in serie A. E anche se il mio cuore è viola, quando la mia squadra è lontana o ha già giocato ne concedo volentieri un pezzo a due formazioni che, campanilismo a parte (sentimento che non mi appartiene, magari perchè sono nato e cresciuto in aperta campagna e non in un paese/rione da difendere) sono due bellissime realtà da seguire.
Della Sangi ho già parlato, è un piccolo miracolo di ambiente, di stile, un modo alternativo di vivere il calcio. L'Empoli ladies invece è espressione di una terra dove il calcio si respira e si onora da molti anni, e dove il settore femminile è già realtà da decenni, grazie a un grande uomo di calcio e di sport che risponde al nome di Alessandro Pistolesi, al quale oggi ho avuto l'onore di stringere la mano.
Questo lavoro ha portato a una società che è da ammirare per la cura nel coltivare i suoi talenti, per la gestione oculata della rosa, e soprattutto per ottenere i risultati lavorando con un profilo basso, in un work in progress che porta lo spettatore a capacitarsi della costante crescita delle calciatrici, con prestazioni sempre convincenti contro squadre più attrezzate e blasonate, dalle quali non si lascia mai travolgere, riuscendo sempre a giocarsela fino alla fine, e qualche volta, vedi Milan, anche a vincere contro ogni pronostico.
Arrivo a Monteboro da solo, ma non ci sono problemi, la giornata da grigia si è fatta bella, vedo la Roma arrivare, fuoriclasse come Elisa Bartoli, Manuela Giugliano e Andressa Alves a un metro da me, e le ragazze Empolesi dove di fuoriclasse acclarate ce n'è già una in porta e un altro paio sono sulla buona strada per esserlo.
A un certo punto, un simpatico signore con la bandiera empolese mi riconosce dalla foto del mio profilo facebook, evidentemente imperverso sui social a tema più di quanto credessi. Ci presentiamo e in pochi istanti Andrea mi arruola nella loro curva, lui lo sa che sono tifoso della Fiorentina, ma sa anche che voglio bene alle azzurre e che le tifo molto volentieri, una cosa non esclude l'altra come tanti credono.


Due immagini della bella tribuna empolese

Non mi pare vero di andare con loro, una bella realtà composta da appassionati di lungo corso e molti madri e padri di calciatrici, un tifo caloroso, verace, ma mai cattivo verso le avversarie, che è il tifo come dovrebbe essere, non siamo a un torneo di bridge. E forse a molti milionari del maschile il tifo non farà ne caldo ne freddo, ma per queste ragazze credo che la vicinanza dei tifosi sia importantissima "le ragazze han bisogno di noi" in questo caso è verità.
Inizia la partita, la Roma comincia subito a cercare la rete, ma le ragazze sono disposte in campo splendidamente e nella prima mezz'ora passa poco o niente, tanto quel poco lo prende Rachele Baldi, una sicurezza, palla messa in banca ogni volta.
La migliore tra le giocatrici di movimento empolesi in questa partita è senz'altro Flaminia Simonetti, piede fatato e visione di gioco ampissima, forse la ragazza romana (per lei oggi deve essere stata dura a livello emotivo) è la più promettente regista di centrocampo che abbiamo in Italia, insieme a Cecilia Prugna, oggi messa un po' in difficoltà dalla retroguardia romanista ma che è sempre uno spettacolo quando parte palla al piede. Importantissimo a centrocampo anche il lavoro di Norma Cinotti, che protegge le due fiorettiste con tanto tanto lavoro fisico. Sulle fasce bene De Rita e Di Guglielmo, Varriale e Giatras centrali ormai sono una certezza.

Papaleo e Bartoli


La Roma dopo i primi assalti rallenta, le azzurre controllano bene e cercano anche di creare gioco, e al dodicesimo vanno vicinissime al goal, quando Simonetti calcia una punizione delle sue e mette una deliziosa palla al centro che purtroppo passa e va senza trovare la deviazione vincente. Due minuti dopo Giugliano ci prova con un bel tiro dal limite, ma Rachele Baldi dice il primo dei suoi molti no.
A metà primo tempo attimi di paura per uno scontro testa contro testa tra Varriale e Bartoli, che ha dato origine però a un divertente siparietto sugli spalti; passato il momento di trepidazione,ci si è chiesto chi fossero le ragazze coinvolte. La prima è rialzarsi è stata Bartoli, e tutti "ah, lei figurati se non si riprende, nemmeno se le spari resta giù" poi si è rialzata anche Varriale, e tutti "Ah, ma è Marta, figurati, se lo sapevamo prima stavamo tutti più tranquilli,ha la testa d'acciaio pure lei" Cara Marta, se leggi queste righe non avere dubbi, sei considerata una guerriera capoccia dura da tutta la tribuna amica. Le due ragazze rientrano subito in campo senza tanti problemi, non sono mica quei fiorellini delicati del maschile.
Il resto del primo tempo prosegue senza troppi sussulti, le azzurre sono brave a contenere le folate offensive di Andressa (migliore in campo delle sue insieme a capitan Bartoli) e isolare le non troppo ispirate attaccanti. Si comincia a pregustare un primo tempo sullo zero a zero, quando nel recupero una punizione di Andressa crea lo scompiglio in area, la palla arriva a Bonfantini che calcia a botta sicura ma Baldi fa il miracolo, però la palla malandrina arriva a Thomas, fantasma fino a quel momento, che insacca a porta sguarnita.
Alla rete seguono fondatissime proteste di calciatrici azzurre e tifosi; prima della conclusione di Bonfantini il guardalinee ha alzato la bandierina per segnalare una posizione di fuorigioco ma poi l'ha abbassata un istante dopo, ma il gesto non è sfuggito, errore gravissimo perchè le bandierine o si alzano o non si alzano, non si può stare a ripensarci. Poi l'ultima parola spetta all'arbitro e riguardando le immagini il tocco che manda la palla verso Bonfantini era di un'azzurra e quindi il fuorigioco non sussiste, ma questa indecisione è un errore da matita rossa.
Nel secondo tempo la Roma la vuole chiudere e inizia un forcing asfissiante; al cinquantesimo Elisa Bartoli fa un gran goal di testa, ma la rete viene annullata per un fallo non suo. Evidentemente l'arbitro si è sentito in colpa con le romaniste per questa decisione, perchè pochi minuti dopo, dopo altri due tiri pericolosissimi delle giallorosse e due grandi risposte di Rachele, concede un rigore ai limiti dell'assurdo; Thomas ruba palla in area di rigore, Di Guglielmo la contrasta ma senza fallo e la poco corretta giocatrice francese si lascia cadere, e il direttore di gara abbocca. Gli animi sugli spalti si scaldano, indubbio, ma a ragione e comunque senza nessuna offesa verso le calciatrici giallorosse, certo all'arbirtro non sono arrivati mazzi di violette ma fa parte del gioco, sennò veramente chiudiamola qua e facciamo solo tornei di bridge.
Sul dischetto va Andressa, di solito una sentenza, ma noi conosciamo bene chi deve affrontare la brasiliana. Inizio a crederci, a incitare Rachele, ricordatevi la partita contro la Florentia e la doppia ribattuta alla Martinovic.
Andressa calcia come contro la Fiorentina, rigore alla brasileira secondo i dettami di Ronaldinho; angolato, potente e rasoterra, imparabile per tutti. Ehm, quasi tutti. Questo era imparabile per un buon portiere, persino per un ottimo portiere, ma l'Empoli in porta ha una FUORICLASSE, come ripeto da mesi. Non so quale legge della fisica abbia sfidato, fatto sta che Rachele ci arriva con la punta delle dita e la manda sul palo, sulla ribattuta Di Guglielmo si oppone a Bartoli che calcia sulla traversa, poi l'arbitro ferma per fallo in attacco.  E' il tripudio sugli spalti, il cuore mi ha  mancato dei battiti, groppo alla gola, ho visto qualcosa di favoloso, perchè lo dico senza nessuna esagerazione, questa è la più grande parata che abbia mai visto da quando seguo il calcio femminile.

Da stampare e farci un poster (fonte; pagina facebook empoli ladies)

Purtroppo però anche nelle migliori storie c'è sempre un risvolto spiacevole; questo paratone costa a Rachele un infortunio, forse per un movimento sbagliato o per una botta, ma la numero  mostra segni di sofferenza, si accascia a terra, sembra non farcela ma invece si, si rialza, e qui comincia un'altra partita di Rachele oltre a quella con le romaniste, quella contro il dolore e la sofferenza, quel dolore che ti fa piegare in due a palla lontana ma che viene ignorato con grande forza di volontà quando c'è da entrare in azione. Non può farcela, dico tra me e me, non è possibile, invece resiste fino al novantesimo. Questo è il coraggio, queste sono le grandi donne che rendono meraviglioso il calcio femminile.
E come nelle migliori storie calcistiche, a un grande intervento del portiere spesso segue il goal del pareggio. Che arriva non da habituè del goal come Simonetti, Prugna e Papaleo, ma da una calciatrice che chi segue il blog sa quanto stimo, che di ruolo fa la centrale difensiva e realizza con questa la sua prima rete in serie A; parlo di Marta Varriale, da oggi iscritta all'albo marcatrici con un bel colpo di testa su calcio d'angolo di Simonetti, le altissime centrali giallorosse sono travolte da una marea azzurra e tra tutte Marta insacca di giustezza, con la scarsa opposizione di sua maestà saponetta Ceasar, ovvero un liscione ogni tre interventi (ma può migliorare ancora la media se la lasciano in campo).
Alla rete fa seguito un'esultanza letteralmente travolgente, con Marta che va ad abbracciare Pistolesi in una fantastica istantanea, tutta la squadra in festa, tifosi impazziti, Marta ci indica, della festa anche noi siam parte, e vorrebbe anche travolgere Baldi ma l'acciaccata portierona le fa capire da lontano che non è il caso. Queste sono le esultanze che ci piacciono tanto, non i Balotelli che segnano e poi caracollano menefreghisti, più Marta Varriale per tutti.

"Sotto la curva, oh Marta sotto la curva"  (fonte; pagina facebook empoli ladies)

La Roma accusa il colpo, e le azzurre cercano con le ultime enegie di portarsi anche in avanti, e l'occasione colossale capita davvero; cross dell'inesauribile simonetti, Erzen svirgola ma Hjolman manca clamorosamente la ribattuta vincente, mostrando tutti i limiti del reparto avanzato azzurro. Purtroppo infatti oggi il problema era in attacco; assente Arianna Acuti, Anghileri si è impegnata tantissimo ma onestamente è ancora troppo acerba per impensierire una retroguardia come quella romanista, e l'intesa con Hjolman, oggi comunque in giornata meno brillante che a Milano, non è stata ottimale. Anche Morucci, entrata a 20' dalla fine, fa quello che può ma non ha il tempo di imporsi. Meglio Papaleo, ma le attaccanti hanno giocato troppo lontano dall'area di rigore, contro le ragazzone giallorosse era davvero difficile imporsi, purtroppo nel femminile la fisicità conta davvero molto e non sempre c'è il talento puro, come nel caso di Simonetti, a sopperire la mancanza di muscoli e centimetri.
La svolta della partita è al minuto 73, con l'ingresso di Serturini al posto di Bonfantini, la carta vincente dell'accorta Bavagnoli; la forte esterna d'attacco ingaggia una lotta impari contro la stremata di Guglielmo, e al minuto 86 la salta e mette in mezzo una palla calibratissima che purtroppo Rachele fa passare, e Boglioni non si accorge di Thomas che insacca sul secondo palo.
E dopo la rete proprio l'attaccante francese fa un gesto davvero incomprensibile; dopo aver esultato viene verso la nostra tifoseria e per ben due volte porta la mano all'orecchio, in un atteggiamento di aperta provocazione che sinceramente non ci stava nemmeno per idea, perchè il tifo caloroso e le parole forti ci sono state, ma solo ed esclusivamente all'indirizzo della terna arbitrale, ma mai in tutti i novanta minuti una calciatrice della Roma è stata apostrofata o insultata, chi segue il blog sa quanto sia sacro per me il tifo pulito e giuro che alla minima offesa sarei stato il primo a indignarmi, ma da "ospite" della curva empolese mi rendo personalmente garante che nessun insulto di nessun tipo è stato indirizzato alle calciatrici avversarie, e anzi, dopo il brutto gesto della Thomas invece di un insulto (che condanno a priori, ma a provocare non si ottiene mai niente di buono) la curva ha intonato un coro sull'orgoglio di essere empolesi, dando una lezione di stile alla numero 19 giallorossa. Cara Thomas, se non ti piace come si tifa in Italia o specialmente in Toscana (e infatti proprio a Roma immagino siano tutti dei gentleman che sorseggiano il tè col mignolo alzato durante le partite) puoi sempre cercare un campionato più adatto al tuo alto lignaggio, ma fino a che sei qui è consigliabile evitare certi atteggiamenti, perchè l'ultima cosa di cui ha bisogno il calcio femminile è di teste calde che provocano.
Vabbè, parentesi chiusa. Le ragazze dopo la rete subita non hanno la forza di esprimere un pressing organizzato, Cecilia Prugna è l'ultima ad arrendersi ma il suo tiro viene murato, e il triplice fischio fa calare il sipario. Ma nessuno di noi, nessuno, ha criticato le ragazze, queste sono atlete favolose che hanno dato il massimo,giocatrici di talento e avvenire all'inizio del grande viaggio, l'Empoli ladies è un orgoglio per il calcio femminile italiano e davvero non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta. Ora il filotto di partite tremende in campionato è alle spalle, ci saranno Orobica e Tavagnacco, le ragazze riprenderanno punti e morale, perchè il posto di questa squadra è subito dopo le grandi, a braccetto con Sangi e Sassuolo, la middle class illustre della serie A.
Quanto a me mi sono proprio divertito, ringrazio Andrea Arzilli che mi ha accolto tra la tifoseria con una cortesia impareggiabile, ringrazio Ilaria, la mamma di Norma Cinotti e tutte le altre persone con le quali ho diviso un grande pomeriggio di calcio, sperando che sia il primo di molti, perchè compatibilmente agli impegni lavorativi e con la viola verrò sempre volentieri a Monteboro, un bel posto dove si fa un bel calcio e un bel tifo.


IL PAGELLONE DI OMARONE (stavolta in azzurro)

BALDI 10; i motivi li ho già spiegati, una serie di interventi prodigiosi e quel rigore. Forse non è stata impeccabile nell'uscita sul goal dell'1-2 ? chi se ne frega, io i voti li do col cuore, non scrivo mica per la gazzetta.

DI GUGLIELMO 6 ; la solita partita di cuore e tecnica, peccato cali troppo nel secondo tempo e ceda il passo alla Serturini.

VARRIALE 7,5; solita prestazione elegante e generosa, la Thestrup praticamente non l'ha fatta esistere, e in più un bel goal con esultanza capolavoro. Very very good.

GIATRAS 6,5; eleganza insomma, ma Thomas su azione non fa praticamente nulla grazie anche alla sua marcatura. Rischia di decimare la tribuna ospite con una pallata sugli spalti il cui spostamento d'aria  fa la messa in piega alle signore presenti.

DE RITA 6,5 ; titolare al posto di Boglioni, prestazione di cuore e classe, anche se non ha la forza di lottare per 90 minuti contro le gigantesse giallorosse (BOGLIONI 5,5; dispiace ma purtroppo si perde completamente la Thomas sul secondo goal, doveva essere lei a metterci una pezza)

 SIMONETTI 8; ha i numeri dell'Alice Parisi degli anni migliori, e una visione di gioco degna di Pirlo, con passaggi illuminanti che illuminano il campo di Monteboro. Il futuro del calcio italiano passa dai suoi piedi.

PRUGNA 6,5; meno lucida e ispirata che contro Juve e Milan dove era stata mattatrice assoluta, l'altro grande talento azzurro è comunque un esempio di coraggio e tenacia. Tranquilla Cecilia, da qui a fine stagione ce ne farai vedere delle belle.

CINOTTI 7; sacrificata in fase di impostazione, praticamente tutta una partita da incontrista per proteggere Simonetti e Prugna, ruolo alla Gattuso che svolge più che bene. Gladiatrice oscura.

HJOLMAN 5,5; contro l'Inter era stata la migliore in campo delle azzurre, oggi le giallorosse la arginano senza troppa fatica, nonostante alcuni buoni spunti. Pesa la palla ciccata sul finale.

PAPALEO 6; impegno e coraggio tanto, ma conclusioni quasi niente, ma oggi contro le giallorosse era difficile passare. Per Papa-gol ci sarà modo di rifarsi nelle prossime partite. (MORUCCI S.V.;tanta corsa ma non ha modo di combinare niente nei pochi minuti concessi)

ANGHILERI 6- ; si ritrova titolare in una partita quasi proibitiva, ma la giovanissima attaccante ce la mette comunque tutta, ma è ancora troppo acerba per impensierire le esperte centrali romaniste. La ragazza si farà.

PISTOLESI 7; il suo Empoli ladies è vivo e pimpante, ha affrontato 4 partite proibitive vincendone una e mollando il colpo solo contro l'Inter, ma le sconfitte di misura contro Juve e Roma per questo gruppo sono come vittorie. Nessuna involuzione tattica, anzi il contrario, da ora in poi le ragazze cominceranno a divertirsi, come nel girone di andata.

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