Se c'è una cosa che mi dispiace è quando l'Empoli ladies gioca in contemporanea con la Viola, perchè non posso vivere in diretta le emozioni che sempre riescono a darmi le ragazze di Pistolesi, e poi andare a cercare highlights in rete è sempre una piccola impresa, purtroppo.
La carica delle azzurre (fonte di tutte le foto; pagina facebook Empoli Ladies)
Per le azzurre è stato un 2020 finora terribile, con Everest da scalare a ogni giornata, un tour de force massacrante, ma non per questo sono state massacrate, anzi. La prima vetta tra l'altro l'hanno espugnata contro ogni pronostico, 1-2 in trasferta contro il Milan con le reti di Prugna e di Guglielmo, compagne di squadra da sempre, con una storia bellissima di amicizia e passione calcistica che mi commuove ogni volta che ne sento parlare.
I miei amici della tribuna empolese
Poi la storica partita al Castellani contro la Juventus, e la sconfitta di misura per 2-1, ma con un goal empolese che è una delle più belle azioni costruite in questa serie a; 11 tocchi consecutivi senza che le bianconere vi potessero opporre resistenza, poi un cross letteralmente alla Pirlo di Prugna per Acuti che con un solo geniale movimento manda al bar Sara Gama e Linda Sembrant e a caccia di Farfalle Laura Giuliani, insaccando comoda di testa. Un qualcosa di delizioso come un manicaretto di pasticceria francese.
Poi arriva una sconfitta più netta contro l'Inter, ma troppo pesante per quello che si era visto in campo specialmente nel primo tempo, poi l'epica e sfortunata battaglia di Monteboro contro la Roma (per la cronaca dettagliata cercate il relativo post in questo blog) e poi il giorno grigio di Montelupo contro la Juve in coppa Italia, l'unica sconfitta bruciante del filotto horror.
Jenny Hjolman e il talento di casa Marzia Visani
Ma quando una squadra con un grande gruppo e determinata, esponente della classe media del campionato assieme a Sangi, Sassuolo e Inter, perde così tante partite di fila non è che si lascia andare alla disperazione, anzi, si arrabbia, carica grinta e muscoli, e non appena arriva a tiro una squadra più alla portata poverette le malcapitate.
Non avevo dubbi infatti che le azzurre avrebbero vinto la gara contro la scarsa Orobica, squadra non tanto di cattive giocatrici quanto di mancanza di progetto, sia tecnico che societario, mi chiedevo solo quanto avrebbero vinto, se solo dominando o addirittura dilagando.
Perchè la formazione schierata a Bergamo per dieci undicesimi è quella che tanto mi piace, e che recito a memoria da mesi; Baldi, Di Guglielmo, Varriale, Giatras, Garnier (e qui preferisco Paola Boglioni, ma Emily è bravissima lo stesso) Simonetti, Prugna, Cinotti, Hjolman, Acuti e Papaleo. Centrocampo dei sogni con un trio di campionesse (e Norma Cinotti mi piace e mi convince sempre di più a ogni partita che le vedo fare) Attacco gagliardo e omogeneo ben provvisto di tecnica e fantasia, la capitana Di Guglielmo a garantire gli equilibri e poi il mio adoratissimo triangolo delle bermude in difesa, Baldi-Varriale-Giatras, ovvero la zona X dove le attaccanti scompaiono riapparendo solo dopo il triplice fischio. Per me questo trio se la può giocare con tutte le altre difese della A, solo Giuliani-Gama-Sembrant è superiore, ma più per la maggiore esperienza internazionale che per il talento vero e proprio.
L'Orobica però,formazione disperata ma non ancora automaticamente retrocessa, che ha fatto il mercato invernale più intenso (anche se, senza un progetto, i risultati non si vedono, comprare giocatrici anche forti e mandarle allo sbaraglio è come non averle) e certo non regala le partite. Infatti il primo tempo le bergamasche reggono, anche se il gioco lo fanno le azzurre, e non vedo l'ora di riuscire a vedere la rovesciata,purtroppo fuori di poco, di Lucia di Guglielmo, che a quanto pare ha tolto il monopolio della specialità a Deborah Salvatori Rinaldi.
Tutta la gioia di Giatras e delle compagne.
L'Orobica ovviamente reagisce, Muya è senz'altro l'attaccante più talentuosa e pericolosa (realizzò tra l'atro un bel goal contro la Fiorentina) ma contro quella difesa beh, evidentemente ce ne vogliono di più forti ancora.
Muya-Varriale; che duello che mi sono perso, ahimè..
Il raddoppio della sicurezza arriva al minuto 83; bellissimo tiro da fuori area di Norma Cinotti che cala perfido sotto la traversa, Lonni è sorpresa e lo devia proprio sul legno alto, e Cecilia Prugna è più lesta delle belle statuine orobiche a ribattere in rete da due passi. Partita in cassaforte, lombarde che accusano il colpo, e al minuto 92 una bella azione corale porta al terzo goal azzurro; Simonetti serve un bellissimo pallone ad Arianna Acuti che crossa verso Jenny Hjolman appostata sul secondo palo, e l'esterna svedese ha pure il tempo di ringraziarla prima di trafiggere Lonni.
Ancora allegria, ancora bellezza.
E' la gioia, azzurre che tornano a 18 punti in classifica, lontanissime dalla zona calda e insieme all'Inter, che avrà disputato una stagione deludente ma comunque non è certo una squadra di ultime arrivate.
O che vincano o che perdano, il saluto finale al pubblico non manca mai.
E domenica alle 14 e 30 altra gara delicata, quella contro il Tavagnacco penultimo, che arriverà con un nuovo tecnico (Lugnan esonerato, al suo posto l'allenatrice della primavera Chiara Orlando) e tanta voglia di fare punti; ma vincerla per le azzurre sarebbe troppo importante, vorrebbe dire chiudere definitivamente il discorso salvezza ancora prima della sosta di marzo, si preannuncia una partita bellissima, alla quale cercherò di non mancare, perchè l'Empoli ladies vista su Tim Vision è bella, ma vista dal vivo,nella torcida caldissima (Ma correttissima, con buona pace della Thomas) di Monteboro, è uno spettacolo assoluto.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.